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Questo è uno speciale per le 4.5K letture raggiunte (delle quali non mi sono accorta...)

Grazie mille a tutte le persone che dedicano il loro tempo nel leggere le mie storie e apprezzarle nel piccolo, mwah!

Il capitolo sarà dedicato all'uscita di Minho e Jisung riguardo al capitolo 11!

^-^-FLASHBACK-^-^

-Mamma! Io vado con Minho hyung alla pista!- urlò Jisung, il suo borsone di pattinaggio sulla spalla e la mano ferma sulla maniglia della porta. -Va bene! Non fare tardi!- rispose la donna, parlando dal terrazzo. Il più piccolo si chiuse la porta dietro, mentre la brezza estiva colpiva il suo viso, scompigliando i suoi capelli. Il suo borsone sulla spalla gravava, ma riuscì comunque a raggiungere la fermata. E come se fosse stato chiamato, il pullman raggiunse la fermata di Jisung, aprendo le sue porte.

Il giovane si accomodò, sedendosi sul fondo del mezzo, osservando le altre persone che si muovevano, prendendo i loro posti o scendendo. Sfilò il suo cellulare dalla tasca, osservando l'orario riflesso, le 15:50. In quei dieci minuti di strada sarebbe giunto alla pista e si sarebbe incontrato con Minho. 

Quando notò infatti la sagoma della grande palestra, si affrettò a prenotare la fermata, iniziando a scendere dal suo posto e dirigersi verso le porte d'uscita. Il bus frenò in modo brusco, obbligando il ragazzo a reggersi agli appositi sostegni, rischiando comunque di scivolare. Quando notò le porte aprirsi, corse spedito giù dal mezzo, dirigendosi a passo svelto verso la pista di pattinaggio. In lontananza riuscì a notare la figura slanciata di Minho, un casco nero stretto in mano e una moto al suo fianco parcheggiata.

-Hyung!- si affrettò a correre per raggiungere il ragazzo, sventolando la mano per attirare l'attenzione. E ci riuscì perfettamente nel notare l'altro girare lo sguardo, incrociando i suoi occhi e sorridendogli. -Jisung, hey.- il suo sorriso si allargò quando il minore si fermò davanti a lui, il fiato corto per la corsa fatta e le guance imporporate di rosso, mentre le labbra facevano fuoriuscire sbuffi per riprendere fiato.

-E questo casco?- domandò curioso il minore, notando che l'altro indossava una maglia termica coperta da una giacca leggera e dei guanti per motociclisti. -Sono venuto in moto.- gli indicò il mezzo. -E non me l'hai mai detto?- domandò il minore, un cipiglio che cresceva sul suo viso. -Dovevo?- domandò sorpreso il maggiore, mentre portava la mano libera a grattarsi la nuca.

-Mi si era rotta qualche mese fa, ho dimenticato a prescindere di averla. Solo oggi mio padre mi ha detto che potevo tornare dal meccanico a recuperarla.- si spiegò l'altro. -Per perdonarmi, ti porto dopo a farci un giro.- aggiunse e poté notare il modo in cui la leggera rabbia di Jisung spariva, scambiata da un sorriso. -Va bene!- gli sorrise, iniziando a trascinarlo per mano nella struttura.

-Cosa vuoi imparare? A reggerti in piedi? Andare all'indietro?- domandò Jisung, girando la testa verso il maggiore mentre si fermava al check-in. -Yah, so reggermi in piedi.- il maggiore lo osservò male, mentre Jisung sventolava la mano davanti al suo viso, ribadendogli di fare silenzio.

-Due biglietti per la pista riservata. Rimarremo per tre ore, grazie.- sorrise Jisung alla segretaria, sfoggiando la sua carta, che poggiò sul lettore per pagare. -Hey, non mi hai detto che dovevo pagare.- mormorò Minho a bassa voce, mentre il minore ritirava le ricevute. -Sono 21681 won, hyung. Non c'è bisogno.- il minore lo trascinò nuovamente per la mano, dirigendosi con lui verso gli spogliatoi e facendo il suo ingresso. -Prima entriamo in pista, meglio è.- sorrise Jisung, mentre poggiava il suo borsone, iniziando a togliersi le scarpe e in seguito i jeans. 

Minho interdetto aveva bloccato lo sguardo su di lui, notando i jeans larghi scivolare per le sue gambe, lasciando in mostra dei leggings termici. -Che c'è?- domandò improvvisamente Jisung, attirando l'attenzione dell'altro. -Uh? N-no, niente.- gli sorrise, mentre apriva il suo di zaino, frugandoci e recuperando il suo doppio paio di calzini e una seconda maglia termica, per evitare di sudare con quella indosso.

Con calma si tolse i guanti, iniziando a togliere la giacca in pelle che fasciava le sue spalle, poggiandola in modo ordinato al fianco del casco. Con la stessa calma si tolse la maglia termica, lasciando che l'aria fredda in circolo nello spogliatoio toccasse la sua pelle, facendola rabbrividire.

E Jisung bloccò i suoi movimenti nell'indossare i suoi pattini, rimanendo bloccato ad osservare la schiena chiara del maggiore, che si fletteva ai suoi singoli movimenti. I suoi muscoli misero forza nei movimenti, mentre indossava l'altra maglia a maniche corte, lasciando i suoi bicipiti in mostra. -Hai fatto?- domandò il maggiore, girando lo sguardo verso il minore, che sbatté le palpebre, per riprendersi. -Sì!- si alzò di fretta, dimenticandosi dei pattini slacciati, scivolando in avanti.

-Atten-to...- Minho finì di parlare dopo aver chiuso gli occhi, al boato che il corpo di Jisung causò contro il pavimento. -Sto bene.- il minore alzò la testa, sbrigandosi ad allacciare i pattini. -Andiamo.- si alzò, mentre il maggiore notava i suoi pantaloni grattati nel punto in cui era caduto.

Minho lo seguì semplicemente, entrando nella pista collegata allo spogliatoio. Con facilità fece il suo ingresso nella pista. Mentre Jisung corse verso essa, entrando con velocità. L'arancio lo osservò mentre alzava il viso verso il soffitto, aprendo le braccia e lasciando che i suoi piedi facessero il resto del lavoro.

Minho che ancora si stava reggendo al bordo, osservava i suoi movimenti fluidi e quasi abituali. Chissà quanto tempo aveva speso quel ragazzo su una pista di pattinaggio. A farsi ammirare da occhi esterni, in quel momento nella quale lui e il ghiaccio si fondevano in un'anima sola.

-Allora? Vieni?- domandò Jisung all'improvviso, fermandosi con una mossa vicino all'altro, dopo aver percorso tutta la pista. -Guidami.- mormorò il maggiore, le sue dita strette sul bordo in attesa di qualche mossa del minore. Infatti quest'ultimo raggiunse le sue mani, prendendole strette tra le sue e portandole tra di loro. -Se accellero troppo dimmelo.- gli sorrise, prima di iniziare a pattinare all'indietro, le sue dita strette con quelle del maggiore, mentre quest'ultimo avanzava. -Scivola con i piedi, non forzare il passo.- gli suggerì Jisung e l'altro gli diede retta, iniziando a far scivolare i suoi piedi e dandosi una spita.

-Puoi accellerare.- disse Minho, quando ormai aveva preso il passo, eppure quando il minore lo fece, come d'istinto strinse le sue mani, per paura che lo lasciasse per un attimo. -Non ti lascio.- gli sorrise Jisung, come se avesse capito la sua paura.


maduonna mea!! ho letto una bang chan x reader per capire il metodo di scrittura dell'autrice, ma sono rimasta scioccata, ho pianto per mezz'ora💀

comunque parlando seriamente questa storia avevo stimato durasse 60 capitoli, tesori arriveremo a circa 100 capitoli

comunque parlando seriamente questa storia avevo stimato durasse 60 capitoli, tesori arriveremo a circa 100 capitoli

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