Hai già partecipato ad operazioni speciali, in cui ci sono dei civili coinvolti. Questa volta però, dovrai lavorare insieme ad una squadra di supporto che tutti definiscono Looser. Sono guidati da un tale stronzo, Clay, che fa tutto secondo i suoi parametri, le sue ideologie. Se non ti sta bene il suo piano di attacco, che è quasi sempre rischioso ed inutile, verrai allontanato dalla missione. Ma per fortuna loro sono la tua squadra, e dovrai approvare il piano. Vi incontrate qualche giorno prima, per discuterne. Il luogo dell'incontro è un ristorante cinese, come se tutto questo fosse un gioco. Il tuo capitano non ti ha detto molto, solo che ci sono dei civili che vengono tenuti prigionieri da un cartello al confine con il Messico. Hai già fatto missioni di questo tipo, sono semplici e veloci. Sei una delle prime. La donna all'ingresso ti scambia per una cliente qualsiasi, è piuttosto comune, sai mimetizzarti meglio di quanto si crede. Le dieci la parola d'ordine, quella che Clay ti ha ripetuto più volte come se fossi una deficiente."Riso piccante"
La donna solleva le sopracciglia, dopodiché annuisce. Ti accompagna in una saletta privata, che sembra essere usata dai fumatori, a causa di tutto il fumo passivo. Le luci sono soffuse, e c'è un unico tavolo al centro della stanza, un tavolo da poker. Speri vivamente che Clay non abbia la malsana idea di parlare di lavoro e giocare, ci sono in ballo un mucchio di soldi, e tu non vuoi giocarti il tuo cinquanta per cento. Aspetti paziente che il gruppo di idioti si faccia vivo, ed alla fine si materializzano. Sono chiassosi e puzzolenti, e li riconosci subito. Il primo ad entrare è Clay, come un buon capo, dopodiché entrato gli altri zoticoni in fila. L'unico che mantiene lo sguardo su di te è Jake Jensen. È una tale testa di cazzo, ma lavora bene. Hai sentito delle storielle su di lui, in stile fumetti. Dicono che non chiude mai la bocca, nemmeno quando dorme. Fischia con un ghigno sul volto, mentre passa gli occhi su di te.
"Questa Bambola ce la manda il supporto?"
Domanda rivolto a Clay, il quale sorride pregustando si l'espressione di Jensen, una volta scoperto che tu sei il supporto di cui sta parlando. Lasci che si ridicolizzi da solo ancora un pò, afferra una sedia e la posiziona accanto a te. Appoggia i gomiti sulle ginocchia e ti sorride come un cascamorto.
"Ciao Bambina, ti dispiace se ti chiamo così?"
Appoggia una mano sulla tua coscia, coperta dai jeans neri, e risale di qualche spanna. Appoggi la tua mano sulla sua, e gli sorridi come farebbe una Bambola, come vi definisce lui.
"Dal momento in cui sono di almeno tre gradi sopra di te, e che sono qui per lavoro... direi di sì, mi dispiace. Toccami ancora una volta, e questa mano te la spezzo"
Gli afferri le dita e rigiri il suo polso abbastanza forte da fargli male, ma non da spezzarlo. Jensen sembra scioccato quando capisce che sei tu il supporto, ma nonostante questo non fa un passo indietro. Lo hanno sempre eccitato da morire le donne a comando, è come una sorta di fetish.
"Porca miseria!"
Esclama per poi guardare Clay con uno sguardo vivo ed eccitato. Potrebbe essere davvero un bell'uomo, sexy, spiritoso, se non fosse un tale coglione. Hai sentito dire che usa le donne come posate usa e getta, e la cosa non ti piace affatto.
"Mettiamoci a lavoro, non abbiamo tutto il giorno"
Borbotta Clay, apre la sua valigetta nel quale ci sono fascicoli, ed una cartina del luogo in cui fare irruzione. È una villa su tre piani, recintata in stile carcere di massima sicurezza, con sentinelle ad ogni angolo del giardino. Per fortuna però, c'è un bravo cecchino nella squadra degli idioti, Cougar, ti è capitato di lavorare con lui una sola volta, anni ed anni fa. È un ottimo tiratore, fa lavori puliti e in poco tempo, ma sopratutto, non lascia traccia di se. Ripulisce il campo da ogni sua possibile contaminazione. Che siano bossoli, o impronte. Cerchi di ignorare il più possibile lo sguardo di Jensen, che sembra star guardando sotto i vestiti, e con uno sguardo famelico, come se non mangiasse da tanto tempo.
"Il perimetro è ben sorvegliato, ci sono quattro sentinelle di vedetta, quattro a terra, e due ad ogni ingresso. Il mio piano è di far fuori le vedette, procedere corpo a corpo con quelli a terra, e quelli sulle porte, poi entrare e vedere cosa c'è"
Scuoti la testa decisa di stravolgere il suo piano suicida. Non intendi morire così, con loro, poi...
"Andata per le vedette, ma quelli di terra sono troppi. Niente corpo a corpo, o almeno non tutti insieme. Il mio piano è di entrare da questo lato, c'è un punto facile da scavalcare. Li facciamo fuori uno ad uno, senza fare rumore, senza scatenare l'inferno. Conoscendo quel bastardo di Gastrell, ha almeno cinque uomini per se stesso. Quindi è blindato più del papa in persona"
Tracci una x nel lato est della proprietà, mentre gli uomini ti guardano silenziosi ed incuriositi. Si chiederanno come fai a conoscere Gastrell, peccato che non sei intenzionata a dirglielo, non adesso per lo meno.
"E come ci avviciniamo a lui?"
Domanda confuso Roque, il traditore della squadra. Fidarsi di lui è diventato impossibile a qualsiasi agente speciale del paese, è conosciuto per il suo tradimento nei confronti della squadra e di Clay. È un tipo cazzuto, troppo arrabbiato, troppo teso. Non è il soldato migliore, non per operazioni così delicate.
"Non dobbiamo arrivare a lui, dobbiamo portare fuori i civili. È un operazione di salvataggio, o forse te lo sei dimenticato?"
"No, Bambolina, ma lui è lì. Abbiamo l'occasione perfetta per uccidere quel fottuto Irlandese del cazzo!"
Ti urla contro con furia, è Clay che lo rimette al suo posto, ricordandogli chi comanda. Ripeti a te stessa che è un cattivo soldato, e che manderà tutto all'aria, perché farà di testa sua.
"Perché ci hanno dato una ragazzina come supporto?"
Domanda poi al suo comandante. Ti viene da ridere, evidentemente nessuno di loro ha capito chi comanda davvero. Così ti alzi in piedi e chiarisci bene le cose, una volta per tutte.
"Voi siete la squadra di supporto, la mia squadra. Qui Clay non comanda proprio un cazzo, da la sua opinione, ma alla fine la decisione spetta a me. Se voglio posso sbattervi fuori, o farvi uccidere. Qui sono io il grande boss, quella che ce l'ha più lungo quindi si fa come dico io. Intesi?"
Leggi le espressioni di ognuno di loro, vedi in loro un pò di imbarazzo, rabbia, vergogna, ed alla fine rispetto. Ti rispettano in quanto donna di potere, ed in quanto capo dell'operazione. Non farebbero mai una cazzata, ci sarebbero troppo vite in gioco, compresa la loro.
"Prima di iniziare.."
Jensen se ne esce con una delle sue solite cazzate da idiota insicuro, che fa battute su battute per mascherare la sua insicurezza, ed ogni tipo di sentimento. Lo guardi in cagnesco, lui ti sorride e si avvicina quanto basta per farti eccitare.
"Ci proverò con te per il resto della vita, finché non mi dirai di sì e finiremo a letto. Ti sposerò e faremo dei bambino così perfetti, intelligenti, con la tua bellezza ed il tuo cervello... indubbiamente.."
"Chiudi il becco Jensen!"
Tuona Clay stufo delle sue cazzate. Tu invece cerchi di trattenere un sorriso, ed ammetti che non è poi così idiota. Forse una chance finito il lavoro gliela darai, lo farai diventare la tua puttanella e sarai tu a gettarlo via come un fazzoletto usato, non il contrario.
Spazio Autrice
Mi sono lasciata un pò prendere la mano, ma ho amato scrivere questo capitolo. Spero che vi piaccia, e prometto che cercherò di riportare tutti i personaggi che ho tolto. Purtroppo non sempre ho l'ispirazione giusta, e quindi tendo a scrivere sui personaggi più facili, per me. Spero abbiate una buona giornata. xx Eni.
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Immagina Chris Evans
FanficUna serie di immagina con protagonista i vari personaggi interpretati da Chris Evans. Buona lettura :)