COLIN SHEA

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La parte che ami di più della giornata è fare il bagnetto a tua figlia, essere circondata dal suo profumo e vederla interagire con le bolle di sapone e con i suoi giochini, sei innamorata di tutto ciò. Hai un forte senso di maternità, l'hai sempre avuto. La porta d'ingresso batte, il suono delle chiavi fa capolinea nella stanza, insieme alla voce di Colin.

"Tesorini di Papà, sono a casa!"

Raggiunge il bagno con un sorriso da cartone animato. Lo fa sempre in presenza della piccola, e lei lo adora. Scalcia sotto l'acqua calda e ridacchia emozionata. Colin ti lascia un bacio a stampo per poi mostrarti la cena. Sua madre è un ottima cuoca ed il più delle volte manda qualcosa a casa, così che tu possa riposarti. Si accorge subito del graffio su uno dei suoi zigomi. Oggi stava giocando in giardino con altri bambini, uno di questi l'ha fatta cadere dallo scivolo. Colin non è mai stata d'accordo a mandarla al asilo nido, sostiene che sia troppo piccola.

"Che ha sullo zigomo?"

"È solo un graffio, un bambino l'ha fatta cadere dallo scivolo"

Lui spalanca gli occhi, si toglie la giacca ed afferra penna e carta dal mobiletto in salotto. Ecco che ci siamo, papà protettivo in azione. Colin non sa gestire le situazioni come questa, i bambini cadono e si fanno male ma poi si rialzano e tornano a giocare. Le maestre ti hanno detto che erano lo scivolo era quello basso, la caduta non è stata troppo violenta, la bambina si è alzata da sola e ha camminato fino a loro piagnucolando. Le hanno disinfettato il graffietto, poi le hanno dato un cioccolatino e lei è tornata a giocare ridendo. Non le è successo nulla di grave.

"Voglio il nome ed il numero di telefono dei genitori di quella peste. Adesso"

"Colin calmati, ho già parlato con sua madre e mi ha fatto le sue scuse. Sono bambini di tre anni!"

Lui fa avanti ed indietro per il salotto, avvolge la bambina nel suo accappatoio da coniglietto e la sbaciucchia tutta. Si deve ancora abituare al nido, ma sei sicura che lo farà. È la prima figlia ed è normale che sia così apprensivo. Riordini il bagno mentre Colin le asciuga i capelli e le mette il pigiama. Ami vederli insieme che si preparano per la nanna. Colin la culla mentre canticchia una ninna nanna, la fa sdraiare nel suo lettino e sta ancora un pò con lei finché non è tranquilla. Quando viene verso di te è arrabbiato.

"L'hai portata dal pediatra, per controllare la testa o il viso?"

"No, calmati adesso. Vieni qui"

Lo trascini sul divano dove si siede sbuffando. Gli prendi le mani che sono sudaticce e fredde, è davvero così preoccupato per un graffietto sul viso? Non è tanto difficile da immaginare, lo fa anche se tu ti fai male, è molto protettivo con voi.

"Va tutto bene, lei sta bene"

"Lo so. È che mi cago sotto ogni volta che si fa male, lei è fragile"

In realtà non è fragile, Colin dovrebbe rilassarsi un pò di più. La verità è che la sua bambina sta crescendo e lui è terribilmente in ansia. Prima o poi non avrà più bisogno di lui, smetterà di salutarlo con il sorriso, gli dirà di farsi i fatti suoi e tutte queste cose da adolescente, ed a quel punto sarà davvero la fine.

"Che ne dici di mangiare? Ho una fame assurda"

Metti in due piatti tutto ciò che ha portato Colin, ci sono delle polpette, un pò di insalata, e la cheesecake che ti fa impazzire. Mangiate parlando del più e del meno, ed alla fine Colin si addormenta con la testa sul tuo petto, mentre guardate l'ultimo episodio di Grey's Anatomy. Lui lo odia, ma è una scusa per starti appiccicato.

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