Sei impegnata a pensare al tuo piano di studio di oggi pomeriggio, hai diversi test questa settimana, uno più complicato dell'altro. La professoressa di matematica attira la vostra attenzione, costringendoti ad ascoltare ogni parola. Spiega brevemente il test che farete, cosa ci troverete e altre cose importanti per superarlo."Ho organizzato dei gruppi di studio, se per voi non è un problema. Farete a coppia, sapete come funziona"
La professoressa è solita a mettervi a coppie, per aiutare quei compagni in difficoltà, è un ottimo metodo di studio, hai superato molti test aiutata dai cervelloni della classe. Speri solo di essere messa in coppia con qualcuno più bravo di te, piuttosto che fate il tutor. Ma la fortuna non è proprio dalla tua parte, o forse sì. Il tuo compagno di studio è Kyle. È un ragazzo piuttosto intelligente ma con una media abbastanza bassa, diciamo che lui si accontenta di raggiungere la sufficienza, non cerca mai di superarla. La professoressa vi lascia andare a pranzo, mentre gli altri gruppi si formano, tu scappi via. Kyle è figo, c'è poco da dire, e ti mette in soggezione, diventi subito timida e arrossisci e parli balbettando, cosa che non è proprio da te.
Prendi un vassoio e ti metti in fila. Prendi un insalata, dei nuggets e un tè freddo. Kyle ti raggiunge al tavolo. Si siede davanti a te con un vassoio colmo di cibo. C'è la pasta, le patatine fritte, i nuggets. di tutto e di più.
"Ciao, siamo compagni di studio... sei scappata..."
Borbotta iniziando a mangiare velocemente. Anche mentre mastica è figo, ti chiedi come sia possibile. Ti guarda confuso poi sorride divertito.
"Va tutto bene?"
Annuisci senza riuscire a dire una parola. Lui prende un altra forchettata di pasta ed annuisce a sua volta. Prendi coraggio e trovi le parole giuste.
"Allora studiamo in biblioteca?"
"No, io preferisco studiare a casa mia. Riesco a concentrarmi meglio"
Imprechi nella tua testa. È ufficiale, questo test lo fallirai. Come riuscirai a concentrarti a casa di Kyle, con lui presente? Non farai altro che pensare di non sbagliare, o di spiegare tutto il più semplice possibile. Aiuto.
"A c-casa tua?"
"A casa mia. È un problema per te? Se vuoi possiamo studiare in biblioteca"
"No, va bene. Devo aiutarti il più possibile, se ti senti più a tuo agio a casa tua allora andremo a casa tua"
Lui sorride e ti senti morire. Porca miseria. Ma perché non può essere brutto, pieno di brufoli e con l'alito pesante? Così le cose sarebbero più facili. Ti fa alcune domande, del tipo cosa ti piace mangiare, o se preferisci un sottofondo di musica classica. Sembra più un appuntamento che una sessione di studio. Allontani quel pensiero dalla testa, e ti concentri sui suoi occhi che ti analizzano.
"Sei molto timida, non è così?"
Scrolli le spalle, lui indica il tuo vassoio che è ancora pieno e ti chiede perché non mangi. La verità è che hai lo stomaco chiuso per l'ansia di dover stare con lui tutta la settimana a studiare. Lo liquidi dicendo che hai bisogno della toilet e scappi via senza mangiare.
All'uscita da scuola lui ti aspetta al cancello. Ti saluta con un gesto della mano, e tu gli sorridi. Camminate fino a casa sua in silenzio, forse lui è più imbarazzato di te. In realtà non è così, pensa solo che non ti sta molto simpatico, dato che sei così silenziosa e non lo guardi negli occhi. Forse avresti voluto stare con qualcun altro, magari Joe Carter il ragazzo popolare della scuola. Kyle pensa che sia solo un pallone gonfiato, con il cervello piccolo. Ecco perché ha bisogno di ripetizioni. Non che sia stupido o abbia qualche difficoltà di apprendimento, lui non ha voglia di studiare e basta.
Arrivate a casa di Kyle, una bella villetta con un grande giardino ed una dependance. Vi chiudete lì dentro, una grande stanza piena di giochi come le console, il biliardo, alcune slot machine. Pensi che sia davvero bello. Vi mettete in un angolo, dove c'è una grande scrivania. Vi immergete subito nei compiti e nello studio senza preoccuparsi di altro. D'improvviso la porta si apre e quella che sembra sua madre, entra con un vassoio di cibo. Ci sono dei sandwich, della spremuta d'arancia e qualche cioccolatino.
"Grazie mamma"
Sorride Kyle. Interrompete il rigoroso e silenzioso studio, per fare merenda. Il sandwich è piuttosto buono, con il tacchino e il formaggio.
"Di la verità, non volevi studiare con me?"
Ti senti in colpa, non avresti voluto ferirlo o comunque fargli pensare di non voler studiare con lui. Non è così, è il contrario.
"No.. anzi. I-io non sono molto a mio agio con i ragazzi. Non ci so fare"
Ammetti con un po' di imbarazzo. Lui alza un sopracciglio e sorride. Per i primi anni del liceo anche Kyle si sentiva così con le ragazze. Non sapeva mai come parlare o come interagire.
"Cosa ti fa sentire a disagio?"
Domanda confuso. Prende un sorso di spremuta per poi avvicinarsi a te. Non sai rispondere, è semplicemente così.
"Non saprei. Tu.. immagino"
"Io? E cosa faccio per farti sentire a disagio?"
Ti porti le mani sul viso completamente rossa. Vorresti sparire, ma forse è ora di abbattere il muro, e tirare fuori il coraggio.
"Non lo so. Sono così timida e introversa. Lo sono sempre stata... penso che ci sia qualcuno più bello di me, più intelligente di me"
"E allora? Il mondo è pieno di persone, ci sarà sempre qualcuno migliore di noi, ma a chi importa? Tu sei bella ed intelligente, mi hai aiutato a capire questo fottuto esercizio!"
Sorridi abbassando lo sguardo, lui ti solleva il mento e ti guarda negli occhi. Per un attimo pensi che ti bacia, ma non succede. Ti sposa una ciocca di capelli, poi porta le dita sul elastico dei capelli e te li appoggia sulle spalle.
"Sei bellissima. Potresti far impallidire qualsiasi star di Hollywood"
"Grazie Kyle"
Lui in cambio ti da un buffetto sulla guancia, e ti fa sorridere con una battuta. Senti di aver conquistato un amico, magari lui in futuro ti aiuterà ad avere più fiducia in te stessa.
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Immagina Chris Evans
FanfictionUna serie di immagina con protagonista i vari personaggi interpretati da Chris Evans. Buona lettura :)