RANSOM DRYSDALE

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Sorridi alla tua migliore amica, la quale fa battute squallide da tutta la sera. Al vostro tavolo ci sono alcuni ragazzi che sperano di portarvi a letto. In realtà Rory sembra esserci cascata con uno di loro. Va ancora al college, e sembra davvero interessato a lei. Il sorriso di Rory si spegne non appena nota qualcosa alle tue spalle. Ti giri a guardare a tua volta, c'è Ransom e sembra star cercando qualcosa con lo sguardo. Non sapevi fosse uscito, onestamente. Eravate felici, l'hai amato come mai nessuno, poi è morto suo nonno ed è impazzito completamente. Ha perso tutto, i suoi genitori hanno deciso di escluderlo dalla loro vita. Ti sei messa nei suoi panni, forse la morte del nonno l'ha sconvolto a tal punto da uccidere, o forse voleva solo vendicarsi. Fatto sta che ha ucciso una donna, ed è finito in prigione. Ti ha scritto un paio di lettere, ti ha chiamata, ma era troppo doloroso. Come ha potuto fare qualcosa di così stupido? Dovresti perdonarlo e andare avanti? Non ci riesci. Senti gli occhi inumidirsi di lacrime, la gola ti brucia. Nonostante siano passati due anni la ferita è ancora fresca. Molte volte ti sveglio in piena notte e lo cerchi accanto a te, ma lui non c'è.

"Ciao principessina"

Sorride mostrandoti i denti bianchi e perfetti. Ti alzo e lo superi, dopodiché ti precipiti fuori per prendere un po' d'aria. Lui ti segue, senza battere ciglio. Sei sicura del suo amore per te, te l'ha sempre dimostrato, anche se con gli altri è uno stronzo totale. Fissi il cielo blu e sospiri. Lui si ferma accanto a me senza dire nulla. Il suo profumo è così buono e intenso, carico di ricordi. La sua mano tocca la tua, l'anello che porta al mignolo è freddo e ti fa rabbrividire.

"Mi sei mancata così tanto"

Borbotta per poi spingerti verso di lui, ti liberi dalla sua presa e fai qualche passo indietro. Non vuoi, non adesso. Lui ha ucciso una persona e non puoi dimenticarlo.

"Andiamo smettila.. bimba"

"Io non ce la faccio, non posso farlo"

"Fare cosa? Abbracciarmi dopo due cazzo di anni? Sì che puoi"

Riprova ad abbracciarti, ma lo spingi via. Fai qualche passo sul marciapiede, cercando di schiarirti la mente. È tutto così difficile ora, lo ami ancora più di prima, se possibile. Ma ha una macchina addosso che non si leverà, rimarrà lì. Lui è un assassino. Ha ucciso una donna innocente, non puoi di certo dimenticarlo.

"Andiamo. Sono sempre io, quello che ti porta i fiori ogni settimana, che ti prepara il bagno caldo quando stai male. Che ti ama incondizionatamente. Sono io cazzo!"

Esclama a voce alta. Per la prima volta hai paura di lui, non ti farà del male, ne sei sicura, ma hai paura che faccia altre cazzate. Che metta in pericolo la vostra vita. All'inizio tutti credevano che tu fossi la complice di Ransom, ma lui ha subito detto che sei estranea a tutto ciò che ha fatto. Ti ha protetta dal casino che ha fatto.

"È cambiato tutto. Hai mandato a puttane ogni cosa, avresti dovuto pensare anche a me, invece hai fatto quello che volevi. A te non frega nulla se io soffro!"

Esclami senza riuscire a trattenere le lacrime. Ransom ti blocca contro il muro, appoggia la sua fronte sulla tua e ti guarda dritta negli occhi. Il suo profumo è così intenso che quasi ti nausea. Vorresti solo baciarlo e amarlo, com'è giusto che sia, invece c'è un enorme masso sopra di voi che sta per cadere.

"Non è vero, tu sei tutto ciò di cui ho bisogno. Sono stato un coglione è ho pagato per quello che ho fatto. Non abbandonarmi anche tu!"

Ringhia con gli occhi lucidi. Lo spingi via, anche se vorresti solo baciarlo e portarlo a casa. Anche tu hai bisogno di lui, è l'uomo con cui hai sognato di avere una vita, di creare una famiglia. Ma adesso cambia ogni cosa, il reato che ha commesso è troppo grave per fingere che non sia successo.

"Cazzo!"

Urla con rabbia per poi colpire il muro con un pugno. La porta del pub si apre e richiude. Ti asciughi velocemente le lacrime e ti giri per vedere chi sia la persona in questione. È il ragazzo che era seduto accanto a te, Marcus.

"Va tutto bene?"

Guarda Ransom il quale è un fascio di nervi. Si avvicina a te, ti appoggia una mano sulla spalla e ti guarda negli occhi, nota i segni del pianto e si gira a guardare il mio ex fidanzato.

"Perché non te ne vai? Lei era così felice senza di te!"

Esclama senza sapere con chi a che fare, e senza sapere tutta la storia. Non credo abbia il diritto di intromettersi, anche se è molto gentile. Ransom è l'uomo più geloso sulla faccia della terra. Non geloso da seguirti o controllarti il cellulare, si è sempre fidato di te. Ma spesso tira qualche pugno agli uomini che ti guardano o che ci provano.

"Oh ne sono sicuro? Tu chi cazzo sei?"

Ti porti le mani nei capelli, ti avvicini a Ransom e gli appoggi una mano sul petto per farlo calmare. Non vuoi che finisca di nuovo dentro. È importante che si lasci il passato alle spalle. In questi due anni l'hai tenuto d'occhio, nonostante non ci hai parlato, ne sei andata a trovarlo. Chiedevi sempre al suo avvocato come stava, se avesse fatto progressi nella terapia e quando sarebbe uscito. Purtroppo non avete mai avuto una data vera e propria. Ma Ransom in carcere si è sempre comportato bene, ha sempre rispettato le regole e non è mai stato coinvolto in risse. Ecco perché è uscito per buona condotta.

"Sono un suo amico"

"Oh e da quanto la conosci?"

Continua Ransom. Ha quella scintilla di cattiveria nello sguardo, quella che mi spaventa ogni volta. Lo prendi per mano ma lui ti sposta con disprezzo. Si avvicina pericolosamente al ragazzo, che almeno ha il buon senso di indietreggiare un pò.

"Cosa ti importa! Non dovresti nemmeno avvicinarti a lei, sei uno psicopatico del cazzo!"

"Wow.. pensi di ferirmi in qualche modo?"

Ransom ride, invece di arrabbiarsi di più. È fatto così, non mostra il suo lato debole, non agli estranei. Per aprirsi con te ci sono voluti mesi. Poi una sera avete fatto l'amore e lui si è aperto. Ti ha parlato del rapporto tossico con i suoi genitori, e i pregiudizi che l'hanno sempre portato a fare cazzate. Si sentiva non abbastanza per la sua famiglia, e si buttava sull'alcol e la droga. Ma poi è migliorato tanto, e la sua famiglia era così cieca. Sai che ha ucciso quella donna per tutta la rabbia repressa che aveva, suo nonno ha escluso tutti dal testamento, e quello che ha sofferto di più è stato Ransom. Ancora una volta la sua famiglia gli ha girato le spalle. L'ha abbandonato.

"Andiamocene"

Ordina Marcus. Ti afferra per un polso ma tu ti sposti velocemente. Basta quel contatto per far imbestialire Ransom. Afferra il ragazzo per il collo e lo sbatte contro il muro.

"Non toccarla, non devi sfiorarla con un dito"

"Ransom lascialo!"

Esclami provando a spingerlo. Lui in cambio ti ignora. Fissa il ragazzo negli occhi, il quale sta soffocando lentamente. Così lo colpisci nelle palle, e lui lo lascia per stringersi le palle nella mano.

"Vattene da qui!"

Urli al ragazzo che corre via. Ransom geme in preda al dolore, ti avvicini a lui dispiaciuta, era l'unica cosa che potevo fare. Ransom sa essere una vera furia quando si tratta di te, è come se diventasse un'altra persona, una bestia. Il suo istinto di protezione soffoca il, buon senso, e tutto il resto.

"Cazzo ragazzina, è un colpo basso. Dico davvero. Persino per te"

"Non l'avresti lasciato!"

Ransom torna in piedi, con il viso rosso e la fronte sudata. Sembra davvero sofferente, ma se lo merita. Così impara ad usare le mani.

"Quello stronzo ti ha afferrata per un polso. Se se la vuole prendere con me ben venga, ma non deve azzardarsi a toccarti. Nessuno deve"

Senti il cuore palpitare, ti fa ancora impazzire, nonostante tutto. Non puoi fare a meno di amarlo, ma le cose sicuramente non torneranno quelle di prima, dovrà impegnarsi.

"Ti riporto a casa"

Torni dentro il pub per salutare i miei amici, ed assicurarti che Rory sia al sicuro. Dopodiché sali in macchina con Ransom sul sedile del passeggero e lo porti a casa tua. Ancora una volta Ransom vince su tutto il resto, è capace di confonderti e di farti prendere decisioni sbagliate, speri solo che non finisca male per te.

Immagina Chris Evans Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora