LLOYD HANSEN

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Apri gli occhi di scatto, punti lo sguardo al soffitto senza muoverti di un centimetro. Ricordi a malapena gli avvenimenti di ieri. Hai sposato un uomo contro la tua volontà, uno psicopatico. I tuoi ti hanno venduta come una vacca da macello. Non dovresti lamentarti, è un uomo ricco, esteticamente affascinante, con un corpo muscoloso e alto, ed un paio di occhi misti tra verde ed azzurro. Ma tu non lo ami. Ti alzi sentendo la testa girare e le orecchie chiudersi, ti giri a guardare la stanza, accorgendoti che sei su un Aereo, o un jet. Ti liberi del vestito pieno di tulle e pizzo, per poi aprire uno degli armadi. Ci trovi una camicia, così la prendi e la indossi. Apri la porta scorrevole, cammini per lo stretto corridoio, finché non ti trovi davanti a degli uomini, tutti spostano lo sguardo da Lloyd a te.

"Scusatemi"

Borbotta quello che è tuo marito, si alza dalla sua poltrona per poi afferrarti per un braccio. Ti riporta nella cabina, si chiude la porta alle spalle ed apre un armadio.

"Qui ci sono i tuoi vestiti... questa è mia"

Inizia a slacciarti i bottoni, ti ritrai dal suo tocco rude, lui in risposta ti afferra per le braccia e ti strattona contro di lui.

"Ne abbiamo già parlato. Sono un uomo impegnato, collabora con me, vestiti e poi vai a fare colazione"

"E se non avessi fame?"

Lloyd ti sfila la sua camicia di dosso. Il suo sguardo scivola al tuo corpo semi nudo, si lecca le labbra poi torna a guardarti negli occhi. Essere esposta così, davanti ai suoi occhi, ti fa un certo effetto, devi essere sincera.

"Non mi interessa. Mettiti dei vestiti che ti coprono tutta, e poi vai a fare colazione"

Fa per uscire ma lo fermi. Siete sposati da poche ore, dovrebbe portarti in luna di miele, provare a farsi amare da te. Invece non fa nulla di tutto ciò.

"Ci siamo sposati da poche ore, potresti almeno portarmi in luna di miele ... o comprarmi dei gioielli"

Lloyd sorride, chiude nuovamente la porta dopodiché ti fa avanzare fino ad uno degli oblò. Sotto di voi c'è una distesa di nuvole e ciò che sembra l'oceano.

"Andiamo a Miami, ti comprerò tutti i gioielli che vuoi, ma dovrai prima ciucciarmi un po' le palle.. non credi?"

Ti giri verso di lui disgustata. È carino, ma non ti umilierai in quel modo. Non farai sesso con un uomo che non conosci, non sei una puttana.

"Perché non lo chiedi alle tue puttane?"

"Tu sei la mia puttana adesso. Forse non lo avevi capito?"

Ti passa le dita sul collo, fino al seno. Afferri il suo polso prima che possa toccarti oltre. Non vuoi le sue mani su di te.

"Io non sono una puttana, tanto meno la tua. Se vorrai togliermi le mutande, dovrai comportarti da uomo, non da maiale"

Ringhi arrabbiata. Lui si morde il labbro, ti afferra per il collo, porta le sue labbra sulle tue e ti bacia in modo rude. La sua lingua si insinua nella tua bocca con forza, cerca e tocca la tua e quasi ti soffoca.

"Non ti toccherò contro la tua volontà, non sono quel tipo di uomo. Per questo aspetterò che tu voglia scopare, ed a quel punto ti farò capire a chi appartiene tutto questo"

Ti tocca il seno, poi scende verso la tua intimità. Ti allarga le gambe con forza e con estrema lentezza fa scivolare una mano tra di esse, dove gli slip sono già bagnati. Lloyd sorride vittorioso, sa perfettamente quanto il tuo corpo lo desidera, ma il tuo cervello dice di no.

"Lasciati andare. Non voglio farti del male, posso darti tutto quello che vuoi. Posso ricoprirti di gioielli, o di vacanze di lusso. Tutto ciò che voglio in cambio è la tua bocca attorno al mio cazzo, il tuo culetto pronto ogni volta che mi va. Voglio che tu sia la mia puttanella, mia moglie e magari un giorno la madre dei miei figli"

Ti guarda negli occhi per tutto il tempo. Capisci ciò che dice, ma allo stesso momento pensi che sia completamente pazzo. Perché proprio tu? Non poteva trovarsi una donna della sua età, una che vuole tutto questo?

"Ti dimentichi però che io non ti voglio. Non voglio i tuoi gioielli e le tue vacanze di lusso... io voglio tornare a casa mia, dal mio ragazzo e dalla mia famiglia"

Lloyd ride. Ti lascia andare e cammina verso la porta. Sembra volersene andare, però si gira verso di te per continuare questa discussione.

"La famiglia che ti ha venduta a me?"

"Non mi hanno venduta, tu li hai minacciati, è diverso"

"Oh ma per favore. Tuo padre è un delinquente, e tua madre succhia cazzi a destra e a manca per un po' di coca. Non sono persone innocenti, dovresti solo che ringraziarmi. Ti ho salvato la vita, il minimo che tu possa fare è goderti i miei soldi, e farti scopare da me!"

"Perché ti interesso tanto?!"

Sbotti sbattendo un piede sul pavimento. Lui scuote la testa, ti guarda cercando nella sua mente ottusa, una risposta degna alla mia domanda.

"Perché sei giovane, sei bella, e riuscirò a piegarti a novanta sul tavolo, e scoperti a mio piacimento"

"Sei ridicolo"

"E tu sei la mia puttanella, solo che ancora non l'hai accettato. Mi divertirò un sacco quando mi pregherai di farti venire, ed a quel punto io ti accontenterò"

Rimanete a guardarvi per qualche secondo, dopodiché lui apre la porta e se ne va.

Immagina Chris Evans Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora