ARI LEVINSON

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Guardatelo. E ditemi che non pensate alla stessa cosa a cui penso io. Daddy vibes 🥵

Oggi è stata una giornata particolarmente calda, tu ed Ari avete invitato qualche amico ed il vicinato per una grigliata ed è stata un successo. Tutti si sono divertiti, peccato che ora ti tocca ripulire. Ari ti da una mano, per lo più pulisce il giardino dalle cartacce, e il suo amato barbecue.

"Hai notato come ti guardava il vicino?"

Ti giri a guardare tuo marito che si è fatto un hamburger. Ne da un morso per poi avvicinare lo alle labbra, lo assaggi per sfizio ma te ne penti quando la bocca ti va in fiamme. Ari è sposato con la salsa piccante, la mette ovunque, persino nelle zuppe.

"Quale vicino?"

"Il tipo con gli occhialoni e la pancia da birra. Continuava a fissarti il culo"

Divora il panino in un paio di morsi, dopodiché ti aiuta ad asciugare gli ultimi patti per metterli via. Scuoti la testa disinteressata dal vicino che ti fissava il culo. È una cosa nella sua testa, si sarà perso nei suoi problemi da uomo.

"Mandiamogli un messaggio, dal giardino... nella posizione del missionario, così vede solo il mio di culo. Oh Ari.. Ari sto venendo Ari!"

Geme con una voce stridula, non sai se ridere o arrabbiarti. Fai entrambe le cose e gli tiri lo strofinaccio addosso, lui in cambio ti abbraccia da dietro e ti lascia dei baci tra i capelli. La sua gelosia non è furiosa e malsana, è più un tirare frecciatine ironiche e strofinarsi addosso per marchiare il territorio. Non ti dispiace affatto averlo sopra di te, con il suo odore da uomo ovunque.

"E anche se fosse? Non mi interessa del vicino"

"Non mi va che gli altri facciano pensieri sul tuo corpo senza alcun rispetto, non sei un oggetto sessuale"

Borbotta con tono serio, lasci perdere i piatti e ti giri a guardarlo. Ha un musetto triste, sembra quasi arrabbiato a causa del vicino. Passi una mano tra i suoi capelli folti e lucenti, decisamente migliori dei tuoi. Ma solo grazie a te, sei tu che compri gli shampoo adatti, prima di sposare te usava un unico sapone per tutto il corpo.

"Ci sei tu a proteggermi"

"Sempre"

Stringe la presa sui tuoi fianchi, porta le mani fino ai glutei e ti solleva sulle punte. È così forte, si allena almeno due ore ogni giorno. Ha allestito una palestra nel vostro garage, in realtà ci sono solo dei pesi, una ciclette e un tapis roulant. Ogni tanto lo sbirci, solleva i pesi come se fossero petali. È molto eccitante per qualche strano motivo.

"E allora di che ti preoccupi? I vicini ci sentono ogni volta, sanno già chi è il mio paparino"

Gli dai un pò di soddisfazione, in realtà nella coppia sei tu il paparino. È Ari ad aver bisogno di te e non il contrario, puoi vivere senza di lui, ma è troppo eccitante e dolce per privarsene. Gli si forma un ghigno soddisfatto sul viso, ti carica sulla sua spalla e ti schiaffeggia il sedere così forte che la pelle ti pizzica.

"Paparino si prende il suo fiorellino adesso"

"No, Ari devo preparare la cena e finire di lavare i piatti!"

Lui ti ignora, ha un erezione dolorosa che non vuole aspettare. È colpa tua, non avresti dovuto chiamarlo paparino, è la parola magica per farlo accendere. È come un interruttore collegato direttamente al basso ventre, ti immagina in un certo modo ed automaticamente finisce male.

"Troppo tardi!"

Sale le scale di corsa e sbatte la porta della vostra camera. Non c'è nulla da fare per fargli cambiare idea, si prende tutto quello che vuole senza rimorso, ma alla fine non è poi così male contando i lunghi e piacevoli preliminari.

Immagina Chris Evans Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora