JAKE JENSEN PT2

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⚠️CONTENUTI ESPLICITI⚠️

Sapevi che qualcosa sarebbe andato storto, che Roque avrebbe rovinato l'operazione, ed avevi ragione. Si è messo a rincorrere Gastrell, facendovi scoprire e iniziando una sparatoria di cui non avevate bisogno. Avete salvato quei civili per un pelo, e non grazie a quel deficiente. Ne siete usciti per miracolo, e il tuo comandante ti ha urlato al telefono incazzato nero. Lo sapevi che non era la squadra giusta per te, te lo sentivi. Sbatti la portiera prima che Roque salga sul van, l'uomo ti guarda con uno sguardo assassino, ma a te non fa paura.

"Stavi per mandare l'operazione a puttane!"

"Tu non sei il mio capo, e di conseguenza, io non ti devo obbedire come un fottuto cagnolino"

"Invece sì dato che sono il superiore di tutti voi, in questa operazione. Non ti pago un centesimo per quella pagliacciata!"

Sei così furiosa che ti tremano le mani, e non riesci a controllarlo. Non torni a casa, ti fermi a bere lungo la strada, e sembra che qualcun altro abbia avuto la tua stessa idea. Jensen si siede accanto a te con un sorriso, come se foste amici di lunga data. Ordina uno scotch liscio e lo manda giù tutto d'un fiato per poi ordinare una birra.

"Così..."

"Chiudi quella boccaccia e allontanati da me"

"Dico solo che potresti usarmi come un bambolotto, sfogare la tua rabbia e poi andare via. Io non mi tiro indietro"

Alzi gli occhi al cielo quando senti ancora la sua voce, è così frustrante e senti che non ci sarà alcun modo per farlo smettere di rompere, in realtà uno c'è. Magari, se lo usi come un bambolotto, se ne andrà e smetterà di provarci. Ottiene ciò che vuole e sparisce, no?

"Ho una lingua piuttosto lunga"

"Sei disgustoso, oltre che uno sfigato. Fammi indovinare, vivi con mammina, ti fai le seghe per tutto il giorno nel seminterrato, che è anche la tua camera, con i porno anni settanta e un calzino pieno di lozione e fluidi, che tieni nascosto sotto il materasso"

"Hai dimenticato che mia madre scende giù per fare la lavatrice"

Commenta ironico, ed ammetti che ti strappa un sorriso che cerchi di soffocare. Ora sei così tentata di portarlo in bagno ed usarlo, ti bevi il tuo drink tutto d'un fiato, poi fai lo stesso con la sua birra ed alla fine lo trascini in bagno.

"Avanti sgorbio, memorizza ogni particolare, perché sarà l'ultima volta"

"Cazzo!"

Esclama quando si accorge che cosa sta succedendo. Lo afferri per un polso e lo trascini fino al retro di questa bettola, i bagni hanno un forte odore di pipì, misto a feci e muffa. È chiaro che nessuno lo pulisce abbastanza. Lo spingi dentro e lo segui, poi chiudi la porta alle tue spalle.

"Solo io sento questo odore"

"Chiudi la bocca, sta zitto per dieci minuti, ci riesci? Oppure devo tagliarti la gola ed usare il tuo corpo, per poi lasciarti qui tra il piscio e la merda?"

Lui sembra spaventato da te, il che è un bene. Ti posta i capelli dietro alla spalla per poter esporre la pelle del collo e baciarti, incredibilmente funziona e di colpo il tuo corpo è teso e formicolante. Il suono dei suoi baci riecheggia in tutta la stanza, è eccitante. Lentamente ti sbottona i jeans, e tu fai lo stesso con i suoi pantaloni. Infili una mano dentro trovandolo già duro come la roccia, mentre lui fa fatica ad infilare le dita nei tuoi jeans, così li tira giù.

"Hai un preservativo, vero?"

Gli chiedi prima di andare oltre. Lui sbianca come se avesse visto un fantasma e scuote la testa.

"Ok allora esci prima, ne sei capace?"

Annuisce dandoti il nervoso, è davvero uno sfigato.

"Puoi parlare adesso, Jensen"

"Tu mi spaventi Bambina, ma mi ecciti da morire"

Ti sbatte contro la prete, posa una mano attorno al tuo collo facendo presa, ma senza stringere troppo, mentre ti bacia con ferocia e fame. Toglie una sola gamba dai tuoi jeans, poi ti trascina su di lui, con le gambe incrociate al suo bacino. Ci mette un istante a tirarlo fuori dai boxer, lo strofina tra le labbra umide, giusto per bagnarsi un po' dei tuoi umori, per poi penetrarti con una spinta, fino in fondo e lasciandoti senza respiro. È chiaro le la lingua non è l'unica cosa lunga del suo corpo. Ti morde il collo sensualmente, lo succhia e lo bacia mentre spinge in te come una bestia. Quest'uomo non è proprio uno sfigato, oppure guarda così tanti porno da sapere come far venire una donna. Non vi baciate sulle labbra, anche se Jensen sarebbe più che felice di farlo. Non è amore, è solo una gran bella scopata, lo sapete entrambi. Jensen ti porta al limite, incredibilmente, rallenta con gli affondi quando sei vicina, per poi riprendere a scoparti forte durante l'orgasmo. All'improvviso esce lasciandoti vuota ma soddisfatta.  Tutto il tuo corpo vibra, è come il paradiso dopo due giorni di merda. Muove la mano su e giù sulla sua erezione, così decidi di dargli tregua e ti inginocchi davanti a lui.

"Oh cazzo!"

Lo prendi tutto d'un fiato, Jensen rovescia la testa all'indietro mentre scopa la tua bocca, si muove delicatamente nonostante sia completamente fuori controllo, si ferma in fondo alla gola quando raggiunge l'orgasmo e ti riempie la bocca con il suo seme. Ti passi il dorso della mano sulle labbra, per asciugare la salvia, poi ti alzi. Afferri il coltello dalla tua fondina, rimasta contro il tuo bacino, e glielo avvicini al pene eretto.

"Prova a dire in giro che ti ho fatto un pompino, o che mi hai scopata, e ti giuro che ti taglio il cazzo e le palle, e te li metto al collo"

Jensen si paralizza ed annuisce. Così ti rivesti ed esci dal bagno. In realtà cerchi di far perdere le tue tracce a tutto il resto del mondo.

Immagina Chris Evans Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora