Quarantasei - Finché Morte Non Ci Separi E Oltre

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Note autrice: generalmente tendo a metterle alla fine ma in questo caso è doveroso avvisarvi all'inizio. Questa storia non è felice, non ha un happy ending e muoiono tutti. È praticamente una tragedia intrisa però d'amore.
Se la leggete, sappiate che lo fate a vostro rischio e pericolo ❤️
Grazie a Elisarella34 che me l'ha ispirata e a pamely1988 che l'ha letta in anteprima e apprezzata.


Era una cazzata, un'enorme, gigantissima cazzata. Derek lo aveva ripetuto più volte a Scott, era arrivato perfino ad urlarglielo attraverso il telefono ma l'Alpha non aveva voluto dar peso alla sua opinione. "Non sai quello che stai dicendo. Hai scelto di andartene, di abbandonarci. Stiles sa quello che fa e io mi fido di lui" gli aveva detto chiudendo la chiamata.

Derek sapeva che Scott aveva ragione esattamente come sapeva che quelle parole non erano propriamente del mannaro ma più di Stiles. E capiva la loro rabbia, la capiva davvero. Però ciò non toglieva che quello che stavano per fare era una cazzata colossale. Compone velocemente quel numero che aveva imparato a memoria anni prima e non era mai riuscito a dimenticare nella vana speranza di ricevere una risposta ma il suo numero risulta ancora bloccato. Se lo aspettava, davvero, ma questo non gli impedisce di imprecare mentre si prepara e si dirige di corsa verso l'aeroporto. Urla e litiga con l'impiegata che proprio non riesce a trovargli un posto per un volo prima del tardo pomeriggio. Derek è disposto a viaggiare pure in stiva ma la donna è irremovibile. Atterra a Beacon Hills che è notte fonda e Derek spera vivamente di non essere arrivato troppo tardi: si allontana un poco dalla strada principale prima di lasciare libero il suo lato animale e farsi guidare fino a trovare i ragazzi. Corre a perdifiato, sente i muscoli come se fossero sul punto di strapparsi per lo sforzo ma continua a correre fino a raggiungere Scott e gli altri. Ci mette mezzo secondo per rendersi conto di aver avuto ragione e che la situazione è tragica: con la coda dell'occhio vede Scott sbalzato via da una luce viola; Liam e Manson sono a terra mentre Lydia sembra non riuscire ad urlare. Derek vorrebbe fare qualcosa per aiutare tutti ma in quel momento la sorte di qualcuno lo preoccupa ancora di più: gli ci vogliono una manciata di istanti per trovarlo ma Derek è quasi certo siano comunque troppi. Stiles si trova rannicchiato contro un albero mentre uno di quegli esseri incombe su di lui. Qualcosa luccica tra le sue dita e Derek si lancia nella loro direzione con un ringhio frapponendosi tra Stiles e l'altro. Dolore. Derek sente un forte dolore al petto mentre gli artigli squarciano la gola dell'essere che cade privo di vita davanti a lui. Derek riesce appena a girarsi per vedere come sta Stiles prima che il dolore talmente forte lo faccia cadere a terra, proprio sopra all'umano che geme per il male. "Scusa, stai bene?" gli domanda tentando di alzarsi.

Ma le braccia di Stiles si chiudono attorno al suo collo impedendogli di spostarsi. "Cosa sei venuto a fare?"

Derek si sarebbe aspettato un tono arrabbiato, deluso e, invece, Stiles sembrava sorpreso, sollevato, forse perfino un pò felice. "Volevo salvarvi il culo. Ma ho paura di essere arrivato tardi."

Stiles fa un piccolo sorriso. "Dovevi tornare quando ti ho mandato l'ultimo messaggio, testa dura."

C'è molto altro dietro quelle parole, Derek riesce a sentirne tutto il dolore mischiarsi con il suo. "Scusa, sono stato un codardo."

"Ti amo" sussurra Stiles chiudendo gli occhi.

Solo in quel momento Derek si accorge della ferita di Stiles che combacia perfettamente con la sua. "No, no, nononono. Stiles, Stiles apri gli occhi. No-non lasciarmi" lo supplica in panico.

Le dita tremanti di Stiles gli accarezzano la guancia. "Non ho intenzione di lasciarti ora che sei tornato. Ti-ti sto solo precedendo."

Derek lo sa, sente il veleno impadronirsi pian piano del suo corpo ma non voleva finire così, non voleva tornare a Beacon Hills per morire con lui. "Mi-mi dispiace" dice, una lacrima a solcargli la guancia e finire tra le dita di Stiles.

"Non vorrei finire in altro modo."

"Io avrei voluto salvarti."

"E condannarmi di nuovo ad una vita senza di te? No, grazie. Sono stati due anni infernali. Niente potrà essere peggio."

La voce di Stiles si fa sempre più flebile e Derek, nonostante si sente al limite delle forze, gli assorbe il dolore sperando di donargli qualche istante in più. "Der non devi."

"Voglio che resti con me il più possibile."

"Sei sempre il solito egoista."

Derek sbuffa un sorriso. "Lo so. Mi dispiace."

Stiles alza gli occhi al cielo. "Potresti dire qualcosa di più carino visto che saranno le nostre ultime parole."

Derek lo sa ma non è bravo con quelle. Ha paura di sbagliare, di rovinare quel poco che gli è rimasto, di essere banale e scontato. Così si avvicina piano a Stiles e lo bacia. Un bacio lieve, delicato, un battito d'ali. "Ora si ragiona" sussurra Stiles per poi far incontrare di nuovo le loro labbra.

È un bacio perfetto nonostante Derek sente chiaramente le loro vite sfuggire via. E spera che ci sia davvero qualcosa dopo, che non abbia sprecato il loro amore, che abbiano la possibilità di stare insieme per l'eternità. Le forze lo abbandonano del tutto, la vista si fa sempre più fosca, respirare diventa inutile. Si lascia andare dolcemente tra le braccia del suo amore, le dita debolmente intrecciate, sperando che quel dolore non sia vano.

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