Quarantasette - Mio Signore

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Derek è un fascio di nervi: a lavoro la giornata è stata un disastro, ha litigato con uno dei soci e quasi licenzia la sua assistente. "Non puoi licenziarmi, Derek."

"Solo perché sei una mia Beta non significa che sei in una posizione di privilegio."

Erica alza gli occhi. "So di non essere in una posizione di privilegio. Mi sono guadagnata questo posto, Derek. E solo perché tu stamattina tu sei svegliato con le palle girate non ti consente di sminuire il mio lavoro. Specialmente perché lo faccio bene oggi come sempre."

"Ma..."

"Niente ma. Ora andiamo a prendere un caffè per me e una camomilla per te e mi racconti cosa succede."

Derek la segue fino al bar nell'altro lato della strada e si siedono su un tavolino. Derek gioca con la fede mentre inizia a parlare. "Oggi è il nostro anniversario."

"Sì, lo so. Ti ricordo che ti ho trovato io il regalo che cercavi."

"Credo se ne sia dimenticato."

"Stiles? Quello Stiles che se ne dimentica? Impossibile."

"Per San Valentino ho trovato una scia di cuori che portavano alla cucina e lui disteso sopra al tavolo. Per Natale ha creato un calendario dell'Avvento per tutti i regali che non ho mai ricevuto. Ha organizzato qualcosa di speciale pure per il suo stesso compleanno."

"E ricordiamoci quando a Pasqua ti la lasciato conigli di cioccolato sparsi in tutto l'ufficio e poi si è fatto trovare ricoperto di cioccolato con coda e orecchie."

Derek sente i pantaloni stringersi al solo pensiero. "E, invece, oggi niente."

"Ma niente nel senso che non si è mai fatto sentire?"

"No. Abbiamo fatto colazione insieme e ha chiamato come sempre in pausa pranzo."

"Tutto troppo normale?"

"Non è da lui."

"Dimmi che non hai curiosato negli armadi alla ricerca di un regalo."

"Forse?"

"Dovrei tirarti le orecchie per questo comportamento poco sano ma io probabilmente farei lo stesso. Hai trovato qualcosa?"

"Niente. E nemmeno pacchi o lettere arrivate a casa intestate a Stiles."

"Si è dimenticato."

"Ci si può dimenticare del primo anniversario di matrimonio?"

Erica gli appoggia una mano sul braccio. "Siete sposati da poco ma avete comunque dovuto gestire molte situazioni stressanti: il trasferimento qua, il tuo nuovo lavoro, sistemare la casa dove vivete adesso, la perdita del vostro cucciolo."

A Derek si stringe il cuore al solo pensiero. "Pensi che abbia fatto apposta a dimenticarselo? Magari - gli fa solo male pensarlo, figurarsi dirlo - magari non trova niente da voler festeggiare."

"Non pensarlo nemmeno. Stiles ti ama e te lo ha dimostrato in ogni modo."

"E se si fosse reso conto che non ne è valsa la pena?"

"Ora tu ti alzerai di qui e te ne tornerai a casa o giuro che ti ci mando a calci nel culo a costo di rompermi un piede. Festeggerai con Stiles il vostro fottuto anniversario e anche se lui se ne fosse dimenticato lo porterai fuori a cena e poi te lo scoperai fino a fargli dimenticare anche il suo nome così domani mattina magari sorriderai e la smetterai di fare questi pensieri del cazzo. Tutto chiaro?"

Derek non risponde ma di una cosa è certo: non ha la minima intenzione di prendere ordini da una sua Beta. Nemmeno se si tratta di Erica. Si chiude nel suo ufficio giocherellando con il telefono. Il sole comincia a calare quando si decide a mandargli un messaggio.

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