Derek aveva trovato il coraggio di tornare a Beacon Hills solo dopo otto anni da quando se n'era andato. Era tornato con Ted, suo figlio, il giorno del suo quinto compleanno. "Papà ma è bellissimo qui - gli aveva detto, le mani e il naso attaccati al finestrino della macchina - sembra un grande parco" aveva continuato guardando la riserva passargli davanti agli occhi.
"Ti piace?"
"Sì. Davvero abiteremo lì dentro?"
"Appena aggiusteremo la casa di nonna, quello sarà il posto dove abiteremo."Ted aveva spalancato la bocca e battuto le manine. Era lui il motivo per cui era tornato a Beacon Hills, anzi, la sua natura mannara. Ted era nato lupo e, fino a quel momento, non aveva avuto grandi problemi a gestire la sua natura. Ma aveva capito che suo figlio era più sereno in mezzo alla natura, perciò aveva deciso che nessun posto sarebbe stato meglio di casa loro, la loro vera casa.
Ha chiamato Scott appena entrato nella casa che ha affittato mentre avrebbe seguito i lavori di ristrutturazione di villa Hale. "Derek, sei davvero tu?"
"Sì, Scott, sono proprio io. E... non sono solo."
"Ho sentito il suo odore appena siete entrati nel mio territorio. Quindi hai messo su famiglia?"
"Più o meno. Siamo solo noi due."
"Oh, bene, benissimo. Lui lo sa?"
Non ha bisogno di specificare il nome, Derek sa perfettamente a chi si riferisce. "No. E, se possibile, vorrei non glielo dicessi. Almeno non per ora."
Scott sospira. "Come vuoi. Non ho mai capito cosa ci fosse tra di voi e perché te ne sei andato così. Ma lui ci è stato davvero male. Se tu ti azzardi a..."
"Sono qui per restare" lo interrompe Derek.
"Molto bene. Bentornato a casa" gli dice Scott chiudendo la telefonata.
Sì, Stiles è stato il motivo per cui Derek se ne è andato, anzi, era letteralmente fuggito terrorizzato dall'idea di aver trovato il suo compagno e di essere ricambiato. Stiles si era dimostrato il più coraggioso e si era dichiarato, Derek lo aveva rifiutato e se ne era andato senza salutare nessuno. Non lo aveva più cercato. Per quello ora aveva una fottuta paura di incontrarlo: lo aveva dimenticato? Si era rifatto una vita? Era felice anche senza di lui?
"Papà."La voce di Ted lo distoglie dai pensieri. "Dimmi."
"Avrò una camera grande grande con il letto su un albero?"
"Avrai tutto quello che vuoi."
"YAY" urla il bambino saltando giù dal divano.
Fortuna che è un mannaro o si sarebbe già spaccato qualche osso!
Sono a Beacon Hills da tre settimane, Derek sta cucinando gli spaghetti con le polpette e Ted è in salotto a guardare la TV. I raggi della luna entrano dalla finestra aperta ma Derek non è preoccupato. "Ted è pronto."
Nessuna risposta.
"Teeed sei in bagno?"
Ancora nulla.
Derek comincia a farsi prendere dal panico: corre in salotto ma del bambino nessuna traccia. "TED" urla.
Si avvicina alla finestra e vede i segni di piccoli artigli. "Maledizione!"
Derek corre fuori di casa e prende un profondo respiro prima di cominciare a cercare suo figlio. Lascia che i suoi sensi sviluppati lo guidino: sente chiaramente l'odore del suo cucciolo e lo segue. Più il suo odore si fa sempre più intenso, più l'ansia di quello che potrebbe trovare lo divora. Quello che di certo non si aspetta di trovare è suo figlio completamente trasformato in un lupacchiotto nero, la lingua in fuori e la pancia in su che si sta facendo coccolare da... "Ehi, Der, sei davvero tu?"
Derek non sente quella voce da anni eppure gli sembra di non aver mai smesso di sentirla. Stiles ha il piccolo cucciolo di lupo steso sulle gambe, il suo piccolo cucciolo che lo sta manchiando come non lo ha mai visto fare con nessuno.
"Ciao, Stiles."
Stiles sorride, abbassando lo sguardo. "È tuo questo cuccioletto?"
"Sì, è mio. Letteralmente."
Vede Stiles spalancare la bocca e si ritrova a trattenere il fiato. Di una cosa è sicuro: non ha più intenzione di nascondergli niente. "Dobbiamo parlare."
"Da quando parli?"
Derek annusa l'aria: Stiles non è arrabbiato solo... curioso. "Con un neonato non potevo parlare con le sopracciglia. E nemmeno a ringhi visto che non ero certo fosse un mannaro fino al suo primo anno."
"Vuoi un caffè?"
Derek sorride sentendosi un po' più leggero. "Volentieri."
Stiles prende in braccio Ted e gli fa strada: la sua casa, il suo odore, tutto è rimasto identico a otto anni prima. Anche Stiles sembra il ragazzino di sempre solo più adulto. "Sei cresciuto" gli dice.
"E tu sei padre."
"L'avresti mai detto?"
"Assolutamente sì. A differenza tua, ho sempre visto quello che sei davvero."
"E hai avuto anche più coraggio di me quella notte."
Stiles sorride. "È stato meglio così, davvero. Avevamo troppi problemi, ci saremmo distrutti.""Come stai?"
"Bene. Mi sono diplomato, sai? E ho anche cominciato il college ma poi ho deciso di entrare nella polizia. Ora lavoro con papà. E tu? Chi è la fortunata?"
"Nessuna. Siamo solo io e Ted."
"Oh, bene. Cioè non va bene ma, sì, insomma, hai capito, spero."Derek ridacchia. "Si chiama Giselle ma non ho idea di dove sia e nemmeno mi interessa. È stata solo una notte, è rimasta incinta ma non lo voleva. Ma io sentivo già il suo cuore battere e non potevo permetterle di rinunciare a lui."
"Così lo hai tenuto tu. Non mi sarei aspettato niente di diverso da te. Hai una suo foto da umano?" domanda accarezzando il pelo del cucciolo.
Derek estrae il cellulare e gliela mostra sentendosi quasi in imbarazzo, specialmente vedendo lo sguardo stupito di Stiles. "Sì, lei ti assomigliava tantissimo."
"Ted ha i tuoi occhi e..."
"...la tua pelle bianchissima ricoperta di nei, la tua parlantina ed è anche piuttosto agitato."
"È bellissimo."
"Anche tu."Stiles si gira a guardarlo e arrossisce. "Tu lo sei."
"Posso invitarti ad uscire? Prometto che farò le cose per bene e che, questa volta, non scapperò."
"Mi piacerebbe, sì. Ma preferirei se questa notte restaste qui."
"Perché?"
"Non lo so ma è come se Ted ne avesse bisogno."
"Il suo lupo ti ha riconosciuto come parte del nostro branco. Come mio... compagno."Stiles ha gli occhi lucidi. "Sono felice, sai? Felice che tu sia tornato, che abbia avuto lui. È come se ora tutto fosse perfetto per cominciare la nostra storia."
"Hai già conquistato anche lui, ne sono quasi geloso."
Stiles gli appoggia la mano sulla guancia. "Tu resti il mio lupone preferito, ma non dirlo a Scott."
"Sarà il nostro segreto" promette prima di baciarlo piano.