Ventisette - Cosa Siamo Noi Due?

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Stiles non riesce proprio a concentrarsi anche se ci sta provando con tutte le sue forze: cerca di seguire il filo della discussione ma la sua attenzione viene costantemente attirata da Derek. Il mannaro è tornato a Beacon Hills sei mesi prima e a Stiles è sembrato così diverso e sereno da non essere riuscito a restare arrabbiato con lui per come se ne era andato anni prima. E ora... ora hanno una specie di relazione che Stiles non sa come definire: sta bene con Derek, sa che non è solo sesso (anche perché deve ammettere che, a malincuore o forse non troppo, non ce ne è stato poi così tanto) ma c'è qualcosa che non gli torna e lo fa agitare un pò.

Una carezza tra i capelli lo distoglie dai suoi pensieri. "Ragazzino va tutto bene?"

Stiles fa una smorfia fingendosi infastidito ma, in realtà, qualcosa nel suo stomaco si smuove davanti a quel nomignolo. "Sì."

"Non hai detto una mezza parola e non ti sei nemmeno accorto che sono andati via tutti."

"Mi dispiace."

"Mi dici cosa succede?"

Stiles si morde il labbro indeciso se parlare o meno ma poi decide che vuole sapere. "Cosa siamo noi due?"

Derek sembra sorpreso dalla domanda. "Una coppia?" risponde ovvio.

"Davvero siamo una coppia?"

Derek si appoggia al tavolo di fianco a Stiles. "Ti ho dato modo di pensarla diversamente? Pensi davvero che per me tu sia solo una scopata?"

Derek sembra ferito e non era decisamente quello che voleva fare Stiles. "No, non l'ho mai pensato."

"Allora come mai hai dubbi sul fatto che siamo una coppia? Ho sbagliato qualcosa?"

A Stiles, in quel momento, il mannaro fa una gran tenerezza. "Non hai sbagliato qualcosa. Solo... non so bene come spiegarmi."
            
"Provaci."

"Quando facciamo l'amore è tutto bello ma... è come se mi tenessi a distanza. Come se non volessi farmi partecipare."

"Non è così semplice."

"Non ti piaccio abbastanza?"

"È proprio il contrario."

"In che senso?"

Derek prende un profondo respiro per poi allungare una mano verso Stiles che l'afferra lasciandosi trascinare verso di lui. Derek prende i lembi della maglia, se la sfila, prende le mani di Stiles e le appoggia sui suoi pettorali. Stiles sente le dita pizzicare mentre le muove leggere sulla pelle del mannaro che sembra quasi rispondere ai suoi tocchi: è una sensazione strana, come se lasciasse strisce infuocate sul corpo di Derek. Derek che sembra trattenere il fiato. "Ti sto facendo male?" gli domanda con un sussurro.

"No."

"E allora cosa sta succedendo?"

Derek sposta lo sguardo su Stiles che si trova a fissare i suoi bellissimi occhi rossi. "È colpa mia?"

Derek annuisce. "Non mi era mai capitata una cosa del genere. Il mio lupo. Quando mi tocchi cerca di prendere il sopravvento. Vorrebbe morderti, marchiarti, farti suo" spiega.

"Ma sono già tuo. In ogni senso" risponde Stiles arrossendo.

Derek sbuffa un sorriso. "Lui vorrebbe... marchiarti di più."                    

"Oh. Oooooooh. E tu non lo vorresti?" domanda di nuovo Stiles dopo aver compreso le parole di Derek.  

"Sì, lo vorrei anche io. Ma voglio anche fare le cose con calma, un passo alla volta. Esattamente come abbiamo fatto fino ad ora."
                           
Stiles sorride mentre fa scorrere le mani sulle spalle di Derek, sulle braccia fino a raggiungere le mani del mannaro per intrecciare le dita ai suoi artigli. "Non ho paura di te e nemmeno del tuo lupo. Anzi, non mi dispiacerebbe se fossi un pò più... brutale in certi momenti."                            

"Ho paura di perdere il controllo e farti del male. O fare qualcosa per cui non siamo ancora pronti."
                    
"Io mi fido di te. E tu ti fidi di me?"
        
"Se non mi fidassi non saresti qui."
                           
"Allora permettimi di provarci."
               
"Se me lo chiedi con quello sguardo non posso dirti di no."

Stiles sorride vittorioso. "Mi piace come sei diventato." 
                          
"Ah sì? E come sono diventato?"
                       
"Più tranquillo, sereno... direi quasi maturo ma non è così perché lo sei sempre stato. È come se fossi riuscito ad accettare davvero quello che sei." 

"Direi che è così."
               
"E questo ti rende più facile accettare quello che gli altri provano per te."  
                     
"Su questo sbagli."

"Davvero?"
                          
"Ho imparato ad accettare quello che tu provi e hai sempre provato per me. E ho deciso di affrontarlo smettendo di scappare."
                     
"E sta andando bene?"

"Lo scopriremo a breve. Vuoi fare la doccia con me?"

"Cosa stiamo facendo ancora qua?" domanda Stiles trascinando un Derek sorridente su per le scale.

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