Sessantasette - Threesome

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Scrivo una breve premessa prima perché così se non siete interessat* o non vi piace il genere potete passare oltre e non leggere: come scritto nel titolo si tratta di una threesome. Ovviamente la colpa è di blu e delle bellissime foto di Ian assieme a Tyler di oggi. "Voglio Stiles assieme a loro, grazie."
E chi sono io per non accontentarla? Buona lettura.

"Sicuro che sto bene vestito così?"

"Stiles se non ti conoscessi penserei che sei parecchio interessato a lui."

Stiles arrossisce guardando Lydia attraverso lo schermo. "Non dire idiozie, Lyds. Vero che l'ho sempre ritenuto un bell'uomo..."

"Un bell'uomo non alla tua portata che però ti ha invitato ad uscire dopo anni che non vi vedevate" lo interrompe la ragazza. "E non stai facendo nulla di male."

"Sono agitato, sai? E nemmeno ne capisco il motivo."

"Perché davanti a lui sei tornato ad essere il ragazzino insicuro di quindici anni fa. Ma sei cresciuto, Stiles. E anche molto bene."

"Nonostante il nostro divorzio?"

"Nonostante il nostro divorzio. Vai che è tardi. E divertiti."

Stiles saluta Lydia per poi lanciarsi in strada e raggiungere il posto dell'appuntamento: non ha voluto sapere dove lo porterà ma, conoscendolo, si è vestito con un completo elegante. Spera di non aver esagerato. Arriva in perfetto orario e non si stupisce di trovare l'uomo già lì. "Ciao, Stiles. Sei davvero bellissimo."

Stiles arrossisce. "Grazie, Peter. Anche tu non sei male."

"Non sono male?" domanda Peter mettendosi una mano sul cuore in maniera teatrale. "Sono semplicemente meraviglioso e il fatto che tu mi abbia definito non male mi spezza il cuore."

"Sei sempre fantastico, meglio?"

"Decisamente. Andiamo?"

"Dove?"

"Là" risponde indicando un grattacielo. E Stiles capisce. "Dimmi che non hai prenotato in uno dei ristoranti più in di New York."

"Ovvio. Solo il meglio per Peter Hale."

"Come hai fatto ad avere un tavolo? Ha una lista d'attesa di quasi un anno."

"So essere molto persuasivo. Specialmente se devo fare colpo su qualcuno."

"Non hai bisogno di fare colpo su di me, lo sai."

Ora Peter fa un sorriso sincero. "Lo so, l'ho sempre saputo e sentito. Ma non sei più il ragazzino di allora. Magari hai cambiato gusti."

Stiles alza gli occhi al cielo. "Andiamo, vecchietto."

"Mi hai di nuovo spezzato il cuore" ride Peter seguendolo.

La cena prosegue nel migliore dei modi: Stiles non smette un momento di chiacchierare raccontando a Peter tutto quello che gli è successo dall'ultima volta che si sono visti mentre l'uomo ascolta facendogli mille domande. Finiscono di cenare ed escono dal ristorante. Si ritrovano nell'esatto punto in cui si sono incontrati solo qualche ora prima e Stiles pensa che vorrebbe davvero che la serata non si concluda ancora. "Posso offrirti un caffè? Sai per ringraziarti per la cena" azzarda.

"Avrei preferito mi offrissi il tuo corpo ma il caffè va bene lo stesso."

"Davvero lo vorresti?"

"Molto."

Stiles si morde il labbro, non ha bisogno di pensarci nemmeno mezzo secondo. "Da te o da me?"

Peter lo prende per mano trascinandolo non ha idea di dove e nemmeno gli interessa. Camminano forse cinque minuti ed entrano in un enorme palazzo. Peter lo spinge nell'ascensore per poi schiacciarlo contro la parete. "Non hai idea di quanto abbia desiderato averti nella tana del lupo."

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