Cinquantotto - Prima Volta

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Derek non ha ancora ben compreso come ci sia finito in quella situazione ma, nonostante probabilmente non lo ammetterà mai, non ne è dispiaciuto. Proprio per nulla. Stiles emana un odore di eccitazione mischiato a un pizzico di timore che lo sta letteralmente mandando su di giri. Si erano ritrovati a New York per caso. O meglio, dopo una sorta di gioco al gatto con il topo: Derek si era messo nei guai con la legge e Stiles gli aveva salvato il culo. Poco prima di salutarsi a Derek era sembrato educato dirgli che era in debito con lui e che se avesse avuto bisogno di qualcosa era a sua disposizione. Quello che di certo non si sarebbe aspettato era quell'assurda conversazione avuta davanti ad una birra. Stiles era in silenzio di fronte a lui da cinque minuti buoni mentre si torceva le mani. "È qualcosa di brutto?" si era trovato a chiedergli Derek quasi preoccupato.
Conosceva Stiles da anni e raramente lo aveva visto così. Stiles ha scosso la testa. "Ho divorziato da Lydia."

"Lo so."

"Conosci anche il motivo?"

Derek sentiva regolarmente Scott ma non si era mai azzardato a chiedergli il reale motivo del divorzio tra i due nonostante la forte curiosità. "Ho sentito che la banshee ha fatto un sogno premonitore e ha deciso di lasciarti per il bene di tutti."

Stiles aveva sorriso. "Semplificato ma sì, è questo."

"Sembra una scusa però."

"Diciamo che ha sognato me che facevo cose con una persona che non assomigliava a lei e... si è resa conto di non potermi rendere felice."

"Per averla tradita in un sogno?"

"Perché desideravo un uomo."

"Oh."

Stiles si era grattato il retro del collo piuttosto in imbarazzo. "È stato molto strano sentirne il bisogno a quasi trent'anni. Ormai pensavo di aver superato questa curiosità ma non è così. E ci ho messo davvero troppo tempo a capirlo."

"Quindi ora hai un compagno?" gli aveva domandato Derek curioso.

"No. In realtà non sono ancora stato con un uomo. Ho troppa ansia da prestazione e poi... vorrei farlo con qualcuno di cui mi importasse almeno un pò."

Derek si era trovato a sorridere intenerito riuscendo a rivedere il ragazzino che aveva conosciuto poco più di dieci anni prima. "Vuoi che ti presenti qualcuno?"

"Io... vorrei fossi tu quel qualcuno."

Derek si era quasi soffocato con la birra. Okay, in passato si era accorto delle occhiate che Stiles dava al suo culo o agli addominali ma non aveva davvero capito che gli interessava in quel senso. "Sei sicuro?"

Era l'unica domanda che era stato in grado di fargli.
Stiles aveva annuito. "Sì."

E Derek aveva accettato. "Preferisci da me o da te?"

Stiles aveva sgranato gli occhi sorpreso. "Der non sei obbligato ad accettare se non vuoi. Davvero."

"Ti stai già tirando indietro?"

"No."

"Bene. Da me o da te?"

Stiles ci aveva pensato un momento. "Sei tu il lupo. Dove ti darebbe meno fastidio?"

"Da me" aveva risposto risoluto Derek.

Stiles lo aveva seguito in silenzio, Derek più di una volta si era chiesto se volesse scappare, eppure ora si trovano nella sua camera da letto, l'uno di fronte all'altro. Forse Derek avrebbe prima dovuto offrirgli qualcosa da bere ma ha davvero pensato che probabilmente avrebbe vomitato per l'ansia. Gli viene quasi da sorridere perché gli sembra di essere tornato indietro nel tempo. "Mi trovi divertente?" gli chiede Stiles.

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