Sessantaquattro - Calore

1.4K 75 6
                                    

"Fratello io vado. Tu cosa fai?"

Stiles non ci deve pensare nemmeno un momento. "Resto. Mi manca l'ultimo capitolo e poi devo solo ripassare per la verifica di letteratura."

"Sei proprio un secchione" lo prende in giro Scott scompigliandogli i capelli.
Stiles ridacchia mentre gli scaccia le mani per poi lasciarsi abbracciare e tornare sui libri non appena la porta si chiude. È talmente concentrato che nemmeno si accorge dell'arrivo di Derek che gli appoggia un succo davanti facendolo sobbalzare. "Non stai studiando un pò troppo, ragazzino?"

"Devo se voglio diventare qualcuno."

Derek sbuffa un piccolo sorriso senza però ribattere nulla. "Ti da fastidio se mi alleno un po'?"

"Der è casa tua, puoi fare quello che vuoi."

Derek gli scompiglia i capelli. "Non voglio disturbare il futuro avvocato."

"Pensi davvero che potrei diventarlo?"

"Pensi davvero che il tuo essere Omega possa impedirtelo?"

Stiles si morde il labbro: fin da quando ha capito cosa comporta la sua natura da Omega si è comportato da ribelle rifiutandosi di entrare in un branco e riconoscere un Alpha nell'eventuale attesa di trovare il suo compagno. Poi Scott, il suo migliore amico, aveva scoperto di essere un Alpha decisamente atipico e Derek li aveva accolti nel suo branco. Quindi ora Stiles aveva due Alpha e non credeva di poterne trovare di migliori pronti ad assecondare ogni sua presa di posizione. Come quella di voler diventare un affermato avvocato nonostante la sua natura. "No fino a quando mi sosterrete."

"Sai che lo faremo sempre."

Stiles sorride tornando a studiare mentre Derek comincia il suo allenamento. Non ha idea di quanto tempo sia passato quando chiude finalmente il libro e si tira la pelle cercando di rilassare i muscoli del collo. Si sente teso ma è una tensione diversa da quella che generalmente sente dopo aver studiato un pomeriggio intero. Prende il bicchiere e beve un sorso di succo mentre con lo sguardo cerca Derek: l'Alpha è poco distante da lui, a torso nudo che sta facendo degli squat. Stiles si ritrova a leccarsi le labbra mentre guarda la sua pelle lucida per via del sudore e pensa di non essersi mai reso conto di quanto bello e perfetto fosse il suo corpo. Osserva i muscoli tendersi quando un crack giunge alle sue orecchie: i pantaloni di Derek si strappano esattamente sul cavallo mostrando ciò che nascondevano. Stiles quasi non crede ai suoi occhi vedendo le dimensioni di... Gli ci vuole un istante per sentirlo arrivare e proprio non capisce come sia possibile che non se ne sia accorto prima. Lo sguardo divertito di Derek a causa dei pantaloni diventa diverso, quasi preoccupato. "Stiles?"

Stiles sente il suo corpo tremare nonostante gli sembra di prendere fuoco. "Io... o-ora vado a casa."

Gli occhi di Derek si accendono in istante di rosso per poi tornare normali. "Non puoi uscire in queste condizioni, Stiles. Non è sicuro. Sei entrato in calore."

"Co-cosa posso fare?"

"Puoi chiuderti nella mia stanza. Ti lascio qui tranquillo fino a quando non ti passa."

"E tu?"

"Troverò una sistemazione."

Razionalmente Stiles sa che sarebbe la situazione migliore ma il panico prende il sopravvento. Assieme alla sua natura che odia con tutto se stesso. "Non lasciarmi solo... resta-resta con me" lo supplica quasi in lacrime.

Derek lo abbraccia baciandogli la fronte. "Va tutto bene, ragazzino. Non ti stavi vedendo con qualcuno? Posso avvisarlo e dirgli di venire qua e restare con te."

"Voglio te" sussurra con un filo di voce.

Nonostante la poca lucidità Stiles legge chiaramente l'indecisione negli occhi di Derek e un pò si sente ferito. "Scusa, non avrei dovuto chiedertelo" dice sforzandosi di non piangere. "Puoi andare. Prometto di sistemare tutto prima del tuo ritorno" conclude incapace di guardarlo in faccia.

Pillole Sterek Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora