Stiles sa di essere sempre stato un inguaribile romantico. Forse troppo. Anzi, senza il forse. Esattamente come sa che la velocità con cui riesce ad innamorarsi è imbarazzante. Eppure fa parte di lui e non riesce proprio a farne a meno. E neppure vuole. Così è più le volte che si ritrova con il cuore spezzato rispetto a quelle in cui è davvero felice. Esattamente come quella sera: è atterrato a New York da nemmeno un'ora, con due giorni d'anticipo rispetto al previsto, e la prima cosa che ha fatto è stata fermarsi dal fioraio, prendere una girasole e correre a casa di Amber.
Stiles ha conosciuto Amber due giorni dopo l'inizio del college. Per lui è stato amore a prima vista mentre la ragazza sembrava odiarlo. Stiles ha dovuto farle una corte sfrenata prima che accettasse di uscire con lui e, dopo il primo bacio, Stiles già pensava a quale anello le sarebbe stato bene al dito. Sapeva che stava correndo troppo con la fantasia ma Amber sembrava davvero perfetta. Avrebbe voluto andasse con lui a Beacon Hills quel Natale, avrebbe voluto farle conoscere i suoi amici, farle vedere i posti in cui era cresciuto ma aveva compreso le motivazioni dietro al rifiuto di lei. Invece aveva compreso un pò meno la presenza di Jacob, un loro compagno di corso, nel letto di Amber al suo arrivo. Stiles non aveva fatto scenate, non era proprio da lui. Anzi, si era scusato per averli interrotti e se ne era andato stringendo il girasole tra le mani.
Ed ora era seduto su una panchina di Central Park a congelare e darsi dell'idiota per esserci caduto di nuovo. Le persona attorno a lui sembrano tutte felici mentre gli camminano davanti ridendo e chiacchierando in compagnia. Stiles non si è mai sentito più solo di così. Doveva restare a Beacon Hills con la sua famiglia, Scott gli aveva detto che tornare prima non era una buona idea ma non lo aveva voluto ascoltare. E ora ne stava pagando le conseguenze. Un tonfo richiama l'attenzione di Stiles che vede un ragazzo lasciarsi cadere sulla panchina proprio davanti alla sua. Lo osserva e, nonostante il buio, riesce a riconoscere la sua stessa l'infelicità e la sua stessa solitudine sul volto. Nemmeno sa perché si alza, gli si avvicina e gli porge il girasole. Il ragazzo alza lo sguardo su di lui e solleva il sopracciglio. "No, grazie. Non compro niente."
Stiles dovrebbe sentirsi offeso ma poi pensa alla situazione e comprende il fraintendimento. Così glielo porge di nuovo. "È un regalo."
Il ragazzo sgrana gli occhi sorpreso. "Per me?"
"Sì."
"Perché?"
Stiles alza le spalle. "Mi sei sembrato triste e i girasoli mettono di buonumore."
"Allora dovresti tenerlo tu. Non sembri molto felice" risponde prendendo però il fiore.
Stiles sorride. "Ora lo sono un pò di più."
"Io sono Derek."
"Stiles."
Derek fa segno a Stiles di sedersi vicino a lui. "Vuoi dirmi perché sei triste, Stiles?"
"Mi innamoro troppo spesso e sempre di persone sbagliate. Sono rientrato prima dalle vacanze per farle una sorpresa ma la sorpresa me l'ha fatta lei."
"Le sorprese di questo genere molto spesso sono pessime sorprese."
Stiles, nonostante tutto, si ritrova a sorridere. "Me ne ricorderò. Tu perché sei triste?"
"Qualche giorno fa è stato il mio compleanno e non ho più nessuno con cui festeggiarlo."
Stiles pensa che quello è davvero un motivo per essere triste, non la sua stupida cotta. Gli dispiace infinitamente per quel ragazzo con gli occhi di un verde così profondo da averlo già conquistato. "Vieni con me."
"Dove?"
"Vieni e basta" dice porgendogli la mano.
Inaspettatamente Derek la prende lasciandosi guidare fino ad un bar appena fuori Central Park. Stiles lo fa sedere ad un tavolo, poi si avvicina al barista, gli sussurra qualcosa all'orecchio e poi torna da Derek che lo guarda sospettoso. "Cosa stai combinando?"
"Niente."
"Ti conosco da forse dieci minuti ma so che stai mentendo, lo sentito."
Stiles sta per ribattere ma ecco che il barista arriva con due coca cole e un piattino con una fetta di torta al cioccolato e sopra una candelina. "Buon compleanno" dice Stiles con un sorriso.
Derek sbuffa un sorriso e soffia. "Hai espesso il desiderio?" gli domanda Stiles.
"Non credo di averne."
"Allora lo esprimo io per te" risponde spezzando la candelina.
***
Derek mai avrebbe potuto immaginare che tutto sarebbe cominciato con uno strambo ragazzino, un girasole e una candelina spezzata. Eppure si è ritrovato innamorato di Stiles nel giro di qualche mese. Stiles è il suo esatto opposto eppure lo completa alla perfezione.
"Non sei tu quello che si innamora in fretta?" gli aveva domandato una notte tra le lenzuola sfatte.
Stiles gli aveva baciato il petto. "Non questa volta, non con te."
Derek un pò si era sentito morire dentro perché invece lui lo amava già come mai gli era successo prima. Ma aveva seppellito i suoi sentimenti decidendo di prendersi tutto quello che Stiles gli avrebbe offerto.
Così erano arrivati al giorno del compleanno di Stiles e il ragazzo, complice le vacanze di primavera, aveva deciso di trascorrererlo a Beacon Hills con la sua famiglia e i suoi amici. Derek un pò ci era rimasto male per non essere stato invitato ma nemmeno sapeva se sapessero che gli piacciono anche i ragazzi.
(Ore 00:00) Auguri, ragazzino. DH
(Ore 00:01) Grazie, ragazzone. Sei stato il primo. SS
(Ore 00:01) Sei a festeggiare? DH
(Ore 00:02) Di solito Scott si presenta qui con una mini crostata di frutta ma Isaac è tornato di sorpresa e si sono finalmente decisi a parlere. SS
In realtà spero che ora stiano facendo altro. SS
E mi manchi. SS
A Derek bastano quelle ultime due parole per fare la cosa più folle e sconsiderata che abbia mai fatto. Atterra a Beacon Hills alle sei del pomeriggio e nemmeno sa bene dove andare. Ma sa che Stiles è figlio dello sceriffo e pensa di poter trovare facilmente il suo indirizzo. Un pò gli sudano le mani mentre di trova davanti casa sua e fa partire la chiamata. Uno. Due. Tre. Quattro squilli. "Der pensavo fossi morto."
"Scusa, ragazzino ma sono stato molto impegnato."
"A pensarmi?"
"Sempre."
"Mi piacerebbe davvero sapere in quanti modi sconci mi hai pensato ma devo assolutamente finire di prepararmi per la festa di stasera. Ho preparato da mangiare per un esercito nonostante saremo solo in sette."
"Bene perché io avrei un pò di fame."
Derek sente il silenzio dall'altro capo del telefono e non sa se Stiles ha capito o se sta cercando una scusa per mandarlo via. Invece la porta si apre e il ragazzo compare con un enorme sorriso. "Sei davvero qui" dice correndogli incontro per poi saltargli in braccio.
Derek lo prende al volo stringendoselo addosso. Dio come gli è mancato! "Sorpresa."
"Non sei stato tu ad insegnarmi che questo genere di sorprese sono pessime."
"Valeva la pena rischiare."
Stiles lo bacia e Derek è come se tornasse a respirare. "Sono così felice che tu sia qui. Vieni, ti presento papà."
Nonostante i timori di Derek la serata va anche meglio di quanto si sarebbe mai aspettato. Non crede di aver mai visto Stiles più felice di così e anche lui non lo era da molto, troppo tempo. Arriva la torta. "Ricordati di esprimere un desiderio" dice Scott.
Stiles sorride guardando Derek negli occhi. "Vuoi farlo tu per me?"
"Ho già tutto quello che desidero" risponde Derek soffiando sulla candelina.
Per la mia Blu 🧡
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