Settantotto - Averti Davvero

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Derek non sa bene come ci è finito in quella situazione. Anzi, lo sa perfettamente ma ancora non gli è chiaro cosa lo ha spinto ad accettare tutto quello. Ricorda la prima volta che è successo come se non fossero passati quasi due anni: Stiles era piombato nel suo loft puzzando di ansia e insicurezze pregandolo di andare a letto con lui. Derek aveva accettato solo per tornare a respirare. Doveva essere solo per quella volta eppure ogni volta che Stiles andava da lui non lo cacciava mai. "Nipote ti stai facendo solo del male."

Derek ne è consapevole ma non riesce a farne a meno, non può farne a meno. "Lo so ma non ci riesco."

"Non riesci a dirgli che è il tuo compagno e continuare ad usarti solo per il sesso ti sta distruggendo?"

"Ora deve solo pensare a finire il college e farsi le sue esperienze."

"Può benissimo farlo senza venire qua e farsi scopare ogni volta che ritorna. Dopotutto mi sembra di aver capito che le avventure non gli mancano a New York."

"Sarebbe peggio se non lo facesse" sussurra Derek sentendosi improvvisamente esausto. La luna piena in arrivo lo sta mettendo a dura prova e quella conversazione non lo sta proprio aiutando. "Non avevi da fare stasera?" prova con la speranza di toglierselo di mezzo.

Peter si alza. "Lo dico per te. Dovresti davvero chiudere questa specie di cosa che c'è tra voi. O parlargli chiaramente."

"Ci proverò" mente Derek.

Quando finalmente resta solo Derek si butta sul divano prendendosi la testa tra le mani: si sente accaldato e la testa pulsa come se fosse sul punto di scoppiare. Sta valutando come procurarsi una bella botta in testa sperando così di crollare addormentato quando bussano alla porta. Derek si spaventa: non ha avvertito la presenza di chiunque sia appena arrivato e la cosa lo preoccupa. È con gli artigli sfoderati che apre. "Stiles?"

"Ciao, ragazzone. Disturbo?"

Derek ritrae gli artigli e si sposta per farlo passare anche se forse non è una buona idea. "No. Ma non sapevo fossi tornato a Beacon Hills."

"Sì... ecco... diciamo che non era un viaggio previsto."

"È successo qualcosa?" domanda Derek preoccupato.

"No, credo di no. Ma non sono qui per questo."

Sì, Derek lo sa. Ma ha bisogno di senrirselo dire. Ha bisogno di farsi del male per non illudersi che sia tornato solo per lui. "E per cosa sei qui?"

"Scopami!"

Non è una richiesta ma un ordine, Derek lo sente dal tono di voce. Sa anche che dovrebbe rifiutarsi o, quantomeno, mettere in chiaro i loro ruoli. Ma il suo lupo lo vuole così disperatamente che lo ha già sbattuto contro il muro senza neppure accorgersene. "Da quando sei tu a dare gli ordini?" gli domanda tra un bacio e l'altro, i polsi bloccati sopra la testa.

"Andiamo, lo so che adori scoparmi esattamente quanto io ami essere scopato da te."

Derek gli morde il collo ed è in quel preciso momento che sente sulla sua pelle l'odore di qualcun altro e perde completamente il controllo. Un ringhio gli risale lungo la gola, solleva Stiles di peso e lo porta in camera. I vesiti vengono strappati via e Stiles si ritrova ben presto legato al letto con il cazzo duro e congestionato tra le gambe. "Der..." lo prega.

Ma Derek non ha la minima intenzione di accontentarlo tanto presto, vuole prima cancellargli di dosso quell'odore non suo. Perciò lo lecca, lo bacia e lo morde ovunque lasciando vistosi segni sulla pelle pallida. Stiles sembra completamente in estasi mentre si lascia andare a quella tortura. Si dimena, geme e lo prega ma Derek non sembra nemmeno sentirlo troppo impegnato a leccargli l'apertura portandolo sempre vicino al limite senza però concedergli di sorpassarlo. "Derek, ti supplico. Ti voglio. Io... ho bisogno di te."

Derek si solleva sulle ginocchia posizionandosi tra le gambe spalancate di Stiles. "Hai bisogno di me?"
Stiles scuote la testa come se fosse incapace di parlare.
"Perché? Non hai trovato nessuno in grado di scoparti come faccio io?" gli domanda facendogli scorrere il cazzo nel suo spacco.

"No, nessuno è come te."

"Dillo!"

"Scopami, mio Alpha."

Derek sente chiaramente le zanne e gli artigli spuntare mentre sprofonda nel corpo docile di Stiles. Le spinte sono immediatamente veloci e profonde. Stiles sembra nemmeno riuscire a respirare mentre Derek rincorre il suo piacere e il bisogno che sente di riempire il suo compagno con il suo seme, di marchiarlo con il suo odore e renderlo suo. Gli morde forte il collo riversandosi fin troppo presto mentre Stiles viene senza neppure toccarsi. Solo dopo aver ripreso fiato Derek torna lucido e si rende conto del suo comportamento. Slega i polsi di Stiles massaggiandoglieli. "Ti ho fatto male?" gli chiede senza neppure avere il coraggio di guardarlo in faccia.

"Ti ho forse fermato?"

"Non lo so. Non ricordo bene cos'è successo, cosa ti ho fatto, se... se mi hai chiesto di fermarmi" ammette Derek sincero.

Stiles gli appoggia una mano sulla guancia. "Forse tu no ma sono più che certo che, se l'avessi fatto, il tuo lupo si sarebbe fermato esattamente come normalmente avresti fatto tu."

Normalmente. Quella parola rimbomba dentro Derek. Stiles è sempre stato il più intelligente di tutti, era chiaro che se ne sarebbe accorto. "Ti ho spaventato?"

"In realtà mi hai eccitato molto."

Derek non riesce a trattenere uno sbuffo divertito. "Non sei venuto qui solo per scopare, vero?"

Stiles sarà anche molto intelligente ma anche Derek lo è. È la volta di Stiles di abbassare gli occhi. "Non so cosa mi è successo. Solo... avevo bisogno di te e non solo fisicamente. Così sono salito sul primo volo e quando sono arrivato qui mi sono reso conto che era così anche per te."

Quello è il momento, Derek ne è consapevole. Prende un profondo respiro. "Sei il mio compagno, Stiles. E averti così senza averti davvero mi sta rendendo difficile controllare il mio lupo."

Sente Stiles trattenere il fiato ma non sa davvero cosa aspettarsi. "Non so se sei più idiota tu o più coglione io."

Di certo Derek non si aspettava quella frase. "Perché?"

"Io ero convinto di poterti avere solo così perché, andiamo, ti ho fatto pena la prima volta e poi sono diventato bravo a compiacerti mentre tu... siamo proprio due cretini."

Derek sorvola per la seconda volta sugli insulti perché si sente ancora confuso. "Tutti gli odori che ti ho sempre sentito addosso ogni volta che tornavi dal college?"

"Beh... ecco... diciamo che sono stati fallimentari tentativi di dimenticarti. Ogni volta che venivo qua e tu non mi chiedevi di restare dopo avermi scopato mi ha convinto che per te ero solo uno sfogo mentre io..."

"... due idioti, hai ragione" lo interrompe Derek.

Stiles sorride. "Quindi, ora, che facciamo?"

"Tanto per cominciare stanotte resti a dormire con me. Poi vediamo come va. Vorrei che vivessi comunque la tua esperienza al college."

"Non so se ci riuscirei dopo stasera."

"Posso raggiungerti a New York."

"Davvero?"

"Ho ancora un paio di appartamenti là. Puoi trasferirti da me o passare solo i weekend o fare quello che vuo-"

"Ti amo, Derek Hale. Credo di amarti dalla prima volta che sono entrato qua con la mia assurda richiesta e non ho mai smesso."

Derek sente il cuore rimbombargli nelle orecchie. È stordito, felice e nemmeno sa cos'altro. Vorrebbe dire qualcosa di carino, magari ricambiare perché sì, anche lui lo ama. Ma non ci riesce. Si sporge verso Stiles e lo bacia piano. Lo sente sorridere sulle sue labbra mentre la mano corre tra i suoi capelli in una dolce carezza. E Derek capisce di non aver bisogno di parole con Stiles perché riesce a comprendere anche i suoi gesti. Ed è perfetto così.





Eccomi di nuovo qui! Sì, lo so, sono sparita da un pò ma purtroppo la vita mi sta assorbendo.
Ma Blu continua a lamentarsi che la ignoro, che non la amo più perché non le regalo più le buonanotti perciò eccola qua, tutta per lei. Probabilmente meno porno di quanto si aspettasse ma ormai ha accettato di tenermi così u.u
Spero a presto ❤️
Pampu

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