Sessantuno - Favori

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Derek non ha davvero idea di cosa gli sia preso, sul serio. Lui non è così, non ha mai fatto quel genere di cose eppure... guarda il ragazzino al suo fianco sorridere mentre fa saettare i suoi occhi curiosi fuori dal finestrino. Derek ha conosciuto Stiles tre giorni prima in un locale: era con i soci del suo studio a festeggiare la vittoria di una grande causa e, poco dopo la cena, lui e suo zio di erano allontanati per parlare del viaggio che Derek avrebbe dovuto fare qualche giorno dopo. "Sei sicuro di non voler andare in aereo? Ti risparmieresti quasi un giorno di viaggio."

"Peter sai che, se posso, preferisco evitare di volare."

"Va bene. Ti ho già prenotato anche la camera d'albergo per tutta la durata del soggiorno. Doppia."

"Peter non sono in cerca compagnia."

"Dovresti."

"Ci penserò" gli aveva detto solo per tenerlo buono.

Stiles gli si era avvicinato non appena Peter era uscito per fumare. "Cercate compagnia per il viaggio di lavoro?"

Derek si era girato trovandosi di fronte questo ragazzo giovane, molto più giovane di lui, e bello. Era magro, la pelle pallida, gli occhi nocciola e delle labbra davvero carnose. "Stavi origliando?"

"Non mi avete risposto."

"Ti stai forse offrendo, ragazzino?"

Lo aveva visto arrossire abbassando appena la testa. "Può darsi."

"Hai un bisogno così disperato di soldi?"

"Sono in una brutta situazione e ho bisogno di andare via di qua" aveva ammesso con una sincerità che aveva spiazzato Derek.

"E saresti disposto a venderti per questo?"

"Se siete qui per giudicarmi posso anche trovare qualcun altro" aveva detto voltando la testa verso gli altri soci.

E Derek non sa cosa gli era successo in quel momento: aveva estratto il suo biglietto da visita e glielo aveva allungato. "Ti aspetto nel mio ufficio domani mattina. Parleremo delle condizioni."

Stiles, così aveva detto di chiamarsi, si era presentato davvero nel suo ufficio. Derek aveva provato a chiedergli in che guai si fosse cacciato ma il ragazzo non ne aveva voluto parlare. "Quindi partiresti con me e poi resteresti là?"

"Non ho nemmeno idea di dove sia quel là ma considerando le ore di treno credo proprio di sì."

"Io cosa ci guadagno? Il biglietto non costa poco e immagino di dovertelo pagare io."

"Potete farmi ciò che volete durante tutto il vostro soggiorno."

"Sei certo che ne valga la pena?"

Stiles era arrossito. "Sono bravo a obbedire" aveva sussurrato.

E nella mentre di Derek erano partiti numerosi scenari. "Mi servirebbero i tuoi documenti per prenotare il biglietto."

"Devo proprio?"

"Va bene, ho capito. Spero solo che tu non sia coinvolto in qualcosa di illegale, ragazzino."

"No, glielo assicuro."

E Derek era stato sicuro della sua sincerità.

Si erano trovati direttamente in stazione, Stiles avvolto in un cappotto, un semplice zaino sulle spalle e un cappello calato in testa. "Sembri davvero un malintenzionato conciato così."

"Attiro troppo l'attenzione?"

Derek gli aveva avvolto il braccio attorno alle spalle tirandoselo leggermente contro mentre avevano continuato a camminare insieme. "Se cercano un ragazzino da solo così darai meno nell'occhio."

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