Derek aspetta Stiles seduto al bancone del locale: le sale pian piano si svuotano, coppie o persone singole salutano il barista prima di andarsene e Stiles ricambia sempre con un sorriso. Sembra tranquillo ma a Derek non sfuggono le occhiate che gli lancia e l'agitazione che emana. E la cosa lo compiace. È quasi l'una quando sparisce dietro ad una porta per tornare poco dopo in abiti normali. "Ho finito."
Derek lo prende per la vita, se lo tira contro e lo bacia assecondando quel desiderio che sente da quando lo ha rivisto. Stiles trattiene in fiato per poi rilassarsi tra le sue braccia, appoggiargli le mani sulle spalle e ricambiare. "Ciao, ragazzino" lo saluta.
Stiles arrossisce. "Mi dispiace di averti fatto aspettare."
"A me no. Sono certo che ne vale la pena."
"Dove. Sì... ecco... dove andiamo?"
Derek gli passa una mano sulla guancia: non gli è mai successo prima di sentire il bisogno di un contatto fisico diverso da quella sessuale. Eppure con Stiles è così. "Mi piacerebbe portarti a casa mia ma se non ti fidi qui vicino c'è un bell'hotel."
"Sono un pò in difficoltà, sai?"
"Perché?"
"Non so se è una buona idea passare la notte nella casa di un Alpha sconosciuto, non l'ho mai fatto prima. Ma anche andare in hotel mi sa di... squallido."
A Derek fa una gran tenerezza. "Non ho mai portato nessuno a casa mia e mi sentirei davvero onorato se fossi tu il primo. Ma capisco se non te la sentissi, ne avresti tutte le ragioni. E non penserei mai male se accettassi di venire in hotel. Fosse per me ti prenderei pure nella mia auto ma meriti di meglio."
Stiles si morde un labbro. "Mi permetti di fare a metà della stanza?"
"Assolutamente no."
"Come immaginavo. Derek io non cerco niente, davvero. Solo... mi piaci e voglio passare una bella notte con te."
Quelle parole feriscono un pò Derek che però si sforza di sorridere. "Non sto cercando di comprarti, Stiles. Mi piacerebbe solo stare con te in un bel posto."
"Non ti basto io?"
"Certo che mi basti. Sei bello, Stiles. Molto. E vorrei vederti circondato da cose belle."
Stiles arrossisce di nuovo. "Continuerai fino a quando non cederò, vero?"
"Probabile."
"Va bene, portami dove vuoi."
Derek sorride vittorioso mentre lo prende per mano trascinadolo fuori dal locale. Camminano così, mano nella mano, fino ad arrivare ad un enorme e lussuoso hotel poco distante. Stiles spalanca la bocca sorpreso e Derek se ne compiace. Entrano e l'Alpha si dirige sicuro verso il bancone della hall. "Buonasera, vorrei una suite per la notte."
Il receptionist gli porge un modulo da compilare, registra solo i documenti di Derek e gli viene data una chiave magnetica. Sono in ascensore, il braccio di Derek ancora attorno al fianco di Stiles che, però, è silenzioso. "Ci stai ripensando?" gli chiede.
"Il tizio ha pensato fossi la tua prostituta, vero?"
Derek gli bacia la tempia. "Ma non lo sei. E comunque non sono affari loro."
"Non mi piace quando pensano che solo perché siamo Omega siamo disponibili" sussurra.
"Io non lo penso."
"Tu sei diverso da qualunque Alpha abbia mai incontrato finora."
"Davvero?"
Stiles annuisce. "Dopo quella volta, quando hai scoperto che ero io, non mi hai trattato con sufficienza, non mi hai fatto sentire usato e... ti sei rivolto a me come se fossi un tuo pari."
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