☩ D E S P E R A D O - CITTÀ D'OMBRE ☩
XXVII
Spiegazioni blande e dissidi interioriIl giorno dopo il rumore dei tacchi di Michelle è evidente tra le strade di Desperado: martella con decisione sull'asfalto mentre si dirige alla Conquest Gym: ha un bisogno urgente di parlare con Michael, non ha un bel presentimento, e odia che l'Ombra di Trevor le abbia rovinato il compleanno già disastroso. Se solo ripensa alle parole che le ha detto, al modo in cui si è vantato di averle portato via Trevor, la sua gioia, la sua timidezza, a come abbia impedito di farla sentire viva assieme a lui, ribolle di una furia accecante. Varca le porte della palestra, diretta all'ufficio dell'allenatore: ma quando arriva alla porta raggela, per poi spalmarsi con la schiena contro la parete, il cuore a perdere un battito. Dentro l'ufficio ci sono Michael e l'individuo originale di Trevor: lo ha visto con indosso dei jeans larghi e una maglietta stropicciata, le stampelle, i capelli arruffati, ed era da tanto che non sentiva il cuore arrivarle allo stomaco. Si tende meglio vicino la porta per sentire la conversazione.
Il pugile guarda il suo allenatore, che gli rivolge uno sguardo grave, dietro la scrivania del suo ufficio.
-Mi nascondete qualcosa. – esordisce l'uomo, non scomponendo il suo secondo.
-Di cosa parli?
-Questa Desperado... non me l'ha mai raccontata troppo giusta. Non c'è mai un giorno di sole qui, il mio arrivo vi ha coinvolti tutti e io non ne ho mai capito perché, - continua ad elencare, -l'unica persona a cui mi ero sinceramente affezionato è cambiata da un mese all'altro, David Stone mi dice che non perdeva sangue ma liquido nero, e poi...
-Poi cosa?
-Poi sono stato alla biblioteca di Desperado. – conclude, facendo deglutire Michael e sbiancare Michelle.
-Ho trovato un libro di folklore nello scaffale dei libri di storia, e già questo è strano: poi però sono andato allo scaffale delle ricerche scientifiche e adesso non so più a cosa credere. – Trevor si avvicina allo scrittoio, guardando da vicino gli occhi azzurri di Michael, preoccupato. -Ma cosa cazzo fate in questo posto? – gli sussurra, preoccupato.-Non so di cosa tu stia parlando.
-Vuoi dirmi che non sai cosa fanno al secondo grattacielo? Ho letto una scheda di un esperimento fatto su un essere umano, Michael! "Ibrido per l'apertura dei cancelli", ma di cosa state parlando?! Quali cancelli? – una domanda dopo l'altra, sempre più incalzante e disperata della precedente. Michelle si deve reggere alla parete, trattenendo un conato di vomito a quelle parole e Michael si regge col pugno allo scrittoio per non sentir cedere le gambe. Trevor guarda senza più fiato in gola Michael che sta ritto davanti a lui, imperturbabile.
-Non mi sono mai interessato alle ricerche scientifiche di Desperado, Ward; perdonami, non so aiutarti su questo.
-E allora il libro di folklore? Ho capito che siete ossessionati con l'Apocalisse, ma adesso inizia a preoccuparmi: i peccatori? I traditori di sé stessi? Queste sono cose che si leggono in libri teologici, non hanno nessun fondamento reale, perché ci credete così tanto? La cosa che mi lascia più sconvolto di tutta questa storia, però... - lascia un sospiro, guardandosi i palmi delle mani, confuso. -è che io non mi sento più lo stesso. Mi sento profondamente distaccato, a metà. Mi manca qualcosa: non c'è più nulla a bere le mie paure, più nulla a nascondere ciò che provo. Ogni sentimento che mi investe adesso è amplificato, e mi sta facendo soffrire come un cane. – Michael risucchia il respiro e Michelle si tappa la bocca con la mano, sperando che i battiti straziati del suo cuore non tradiscano lo svenimento.
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𝐃𝐄𝐒𝐏𝐄𝐑𝐀𝐃𝐎
General Fiction«Tu, passante, ricorda, quando voltate le spalle te ne andrai, che, come noi, ombra e cenere tornerai.» Copyright © -TRVCHEITE, 2022, All Rights Reserved. Vincitrice del Premio Speciale dei Wattys 2023: Miglior Colpo di Scena