capitolo quattro

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Alice.

Sistemai tutte le mie cose nei rispettivi spazi; cercai di essere il più ordinata possibile.
Finì dopo qualche ora e ne uscì stanca ma soddisfatta, non ero mai stata così ordinata.

Uscii fuori al balcone e osservai attentamente il retro del giardino;
una parte a sé era dedicata alla zona barbecue, un'altra alla zona relax; dove fra due alberi c'era sospesa un amaca.
L'altra parte del giardino era dedicata ad una piscina enorme e ai suoi lati in modo ordinato, erano posizionati vari lettini per prendere il sole.

Quasi sussultai quando il cellulare prese a squillare, lo presi dalla tasca e vidi che si trattava di Arianne.
Non ci pensai due volte e mi sbrigai a rispondere.

«Ali! Allora? Come va? Com'è la casa? E i tuoi fratellini? Belli o bellissimi?».
Dovetti allontanare il telefono dall'orecchio per non rimetterci il timpano.

«Ma che ti urli!», la riproverai divertita.

«Comunque, ritornando a noi: per il momento va tutto bene, la casa è spaziale, è i fratellini, beh per il momento ho conosciuto solo Swami». Cercai di rispondere a tutte le sue domande, ma era al quanto un impresa.
Arianne era più emozionata di me, e ad ogni cosa che dicevo esultava come una bambina.

«La tua camera? Da principessa immagino»

«È favolosa, per non parlare delle auto che hanno»
«Immagino, ma senti... », sentii la sua voce spezzarsi e il suo tono serio, il che mi fece preoccupare.

«Non so come dirtelo... È venuto Michael a casa mia a cercarti, ignaro che fossi già patita»

A sentire quel nome, mi si aggrovigliò lo stomaco, il cuore prese a battere più forte e le mani presero a sudare.

«E che voleva?». Cercai di sembrare più pacata possibile, ma ogni volta che sentivo il suo nome, il cuore automaticamente perdeva svariati battiti.

«Diceva cose a caso, sembrava arrabbiato; e mi chiedeva continuamente di te»

«Cosa ti chiedeva per l'esattezza?»

La voce prese a tremarmi, tant'è che dovetti lasciare la frase in sospeso

«Voleva vederti ad ogni costo, ma io gli ho detto che eri partita molte ore prima»

«E quando gli ho detto che ormai ti trovavi a Manhattan, se ne andato di corsa, senza salutarmi né darmi nessun tipo di importanza. Non chiedermi il perché»

Ci misi meno di cinque secondi a capire il motivo, e quando ci arrivai, mi si mozzò il respiro

«Oddio... »

Sussurrai più a me stessa con il cuore in gola.

«Sta venendo qui.»

«COSA! Stai scherzando spero, non arriverebbe a fare una cosa del genere»

«Non sa neanche dove abiti»

«Potrebbe scoprirlo».
Non lo volevo più vedere, non dopo quello che mi aveva fatto.

«Se arriva a venire là, è uno psicopatico affermato ».
Sussultai indietreggiando di un passo, spaventata, quando la porta si aprì; ma mi tranquillizzai quando vidi che si trattava di mia madre.

«Mio dio, Mamma! Bussa la prossima volta», la rimproverai portandomi una mano al petto.

«Come? Da quando devo bussare per entrare in camera tua? Con chi parli?», domandò curiosa avvicinandosi a me, mi andai a sedere sul letto e lei mi seguì.

«Arianne»

«Oh! Ciao tesoro!», salutò mia madre, alzando la voce, così da farsi sentire.

«Ciao Dana!», rispose Arianne, quasi rompendomi il timpano.
___

Finì di parlare con la mia amica e staccai la chiamata, per poi rivolgermi a mia madre.

«È quasi pronta la cena», mi avvertì alzandosi per poi andare verso la porta.

Come? Mi doveva dire solo questo?!
___

Rimasi sola e mi distesi sul letto a pancia in su, ripensando a Michael.

Cosa vuole da me?
Non è bastato quello che ha detto?

Michael è quel tipo di ragazzo bello che sa di esserlo, per questo fa lo stronzo.
In tutte le nostre litigate, ne uscivamo che io piangevo e lui mi ignorava per giorni. Ero stanca di tutto, stanca di averlo fra i piedi.

Mi lasciai sfuggire un sospiro per poi alzarmi, misi il cellulare in tasca, me quando feci per uscire questo vibrò.
Lo presi e lessi chi fosse.

Sgranai gli occhi, la mandibola si rilassò e la bocca prese una forma tondeggiante;
Il cuore mi si gelò, è il calore corporeo aumentò.

Michael; aveva inviato tre SMS; esitai nel aprirli, ma alla fine lo feci.
Quando stavo per leggerli, qualcosa urtò la mia spalla, facendomi vacillare.
Distolsi gli occhi dal telefono e li puntai difronte a me; dove trovava un ragazzo, molto, è dico MOLTO alto.

Abbastanza palestrato; feci per alzare la testa e le mie iridi marroni, si incastrarono con due pozze grigie, erano talmente chiare che si vedeva perfettamente la pupilla tonda.
Ma i ricci dei capelli biondi gli ricadevano sopra.

Un piercing gli tagliava il sopracciglio.

Mi ricordai subito del ragazzo che aveva attirato Arianne, era lui.

«Chi diavolo sei?», chiese con tono stizzito, il che mi sorprese per qualche istante.

«Oh, ehm, la figlia di Dana» risposi interdetta senza troppo giri di parole.

«Ci ero arrivato, volevo dire... Come ti chiami?»

«Alice, tu?», ricambiai la domanda, ma lui sembrò ignorarla, perché non faceva altro che squadrarmi.

«quindi sei la figlia di Dana eh? La moglie di mio padre»
«Quasi» lo interruppi.

«Come?», chiese confuso.

«No dico, quasi moglie di tuo padre»

Mettiamo in chiaro le cose, non si sa mai, qui scappa fuori che siamo pure fratelli.

Lui sembra rimanerci per qualche istante con fare pensieroso

«Wow, mio padre che si rifà una vita, ho i brividi», scrollò le spalle simulando questi ultimi.

«Vabbè, benvenuta a casa, ci si vede sorellina», mi salutò facendomi l'occhiolino per poi andare via.

Gli sorrisi ma poi realizzai.

«Aspetta, ma tu come ti chiami?»

Ma non feci in tempo perché scese velocemente le scale.

«E comunque non siamo fratelli!», lo corressi, sapendo bene che non mi potesse sentire.

Scesi anche io le scale, trovai, mia madre, Alberth, Swami e il ragazzo di poco fa, seduti a tavola; nell'attesa di cenare.
Mi andai a sedere in mezzo a mamma e Swami con di fronte il ragazzo.

«Josh, lei è Alice»

Mi presentò Alberth.

Quindi è questo il suo nome.

«Già ci siamo presentati», lo interruppe Josh con tono distante; la cosa non mi passò inosservato, infatti guardai Alberth confusa, ma lui continua la conversazione che stava avendo con mia madre fino a qualche istante prima.

Ciao a tutte!💕
Beh che dire; abbiamo conosciuto una piccola, anzi piccolissima parte di Josh Morgan.
Siete pronti per conoscere anche gli altri?🔥🖤

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