capitolo cinquantaquattro

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Mason.

Parcheggiai l'auto e Noah ci si fiondò fuori, ancora sotto shock.
L'auto di papà non c'era, ciò stava a significare che era uscito.
Seguii mio fratello, mentre andava spedito verso la casa, con passo veloce e fiato corto.

Aprimmo la porta bruscamente e gli occhi di Liam, Josh e Alice settarono su di noi.
Quest'ultima rimase con una ciotola di amarene a mezz'aria e i cucchiaino tra le mani, con l'intenzione di portarselo alla bocca. Liam e Josh si ammutolirono.

«Alice vai sopra»

Le accennai con la testa. La vidi alzare un sopracciglio confusa, mentre si portava definitivamente il cucchiaino tra le labbra.

«Perché?»

Chiese con la bocca piena. Abbassò lo sguardo sulla ciotola e ne prese un altra porzione.

«Alice. VATTENE.»

Scandì duro Noah. La ragazza sobbalzò e lasciò la presa sul cucchiaino che andò a sbattere contro la ceramica della ciotola.

I suoi occhioni scuri ci puntarono sorpresi.

«Ma Noah. . . »

Sussurrò senza parole da come quest'ultimo la stava trattando

«Ho detto. Sparisci.»

Ribadì mio fratello duramente.
La ragazza, senza parlare si alzò dalla sedia e se ne andò in silenzio.

Richiamammo i nostri fratelli a raccolta e ci sedemmo sul divano.

«Ho sparato a Carlos»

Dissi senza girarci in torno. Gli occhi dei miei fratelli si sgranarono

«Che cazzo hai fatto?»

Chiese sconvolto Josh, sporgendosi in avanti con il busto.

Annuii posando lo sguardo su Noah, che se ne stava con i gomiti appoggiati sulle gambe e guardava un punto non preciso della stanza

«E i soldi?»

«Quel pezzente non ce li aveva. . . »

«Ho sparato alla figlia.»

Lo sguardo dei due biondi saettò sul corvino al mio fianco, che si stava torturando le mani con i denti dal nervoso.

«A quella piccola?»

Chiese Liam con il fiato sospeso.

«Non le hai fatto niente. L'orsacchiotto ha attutito il colpo»

Ribadii, ma mi arrivò una fulminata da parte sua

«L'ho colpita lo stesso.»

«Come cazzo è successo? Che ci faceva Carlos lì?»

Josh si accese una sigaretta mettendosi sull'attenti.

«Non lo so. Ma stava per sparare a Noah, ed io l'ho anticipato. Ma non è questo l'importante. Ora dobbiamo aspettarci il peggio»

Spiegai ripetendo il gesto di mio fratello. Mi porta la sigaretta alle labbra e l'accesi. Papà non voleva che fumassimo in casa, ma non me ne fregava un cazzo in quel momento.

«Porca puttana. Più andiamo avanti e più le cose si fanno complicate. Mancano ancora tantissimi soldi che dobbiamo dargli. E quel pezzente non collabora»

Disse Liam portandosi le mani dietro alla nuca e alzando la testa pensieroso.
Ci trovavamo nella merda più totale.

«Devo farmi una doccia assolutamente»

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