capitolo cinquantuno

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Alice.

Decisi di rimanere in pantaloncini e in felpa. Indossai le Air Force 1 e infine mi piantai difronte allo specchio.
Pettinai velocemente i capelli e per il trucco decisi di mettere solo un filo di mascara.

Sono in fottuto ritardo!

Mi affrettai a raggiungere il cellulare che stava in carica, ma inciampai sull'accappatoio che avevo lasciato a terra. Rovinai al suolo con il sedere. Urlai indolenzita e mentre tentavo di alzarmi, la porta si aprii.

«Ali, ti muov. . . Che ci fai lì per terra?»

Chiese Liam perplesso.

Mi andava di sedermi per terra.
Ma che domande sono!?

Mi massaggiai dolorosamente il sedere.

«Sono pronta. Ahia ahia che dolore!»

Borbottai afferrando il cellulare e mettendolo in tasca.
Raggiunsi il biondino che osservava la stanza sconvolto.

«La mia è più ordinata»

«Fatti. i. cazzi. tuoi.»

Specificai afferrandolo per il polso e trascinandolo via. Ma in mezzo alle scale mi ricordai di un piccolo, importante particolare che avevo dimenticato.

«Il profumo! Arrivo subito!»

Lo lasciai lì e fuggii via, mentre lo sentii borbottare qualcosa di incomprensibile.
Rientrai in camera e mi catapultai in bagno. Presi la crema, me la spalmai sulle braccia e dietro al collo e sopra misi una grande quantità di profumo.

Riposai tutto e ritornai dal biondino, che mi stava aspettando spazientito.

«Ti ci sei lavata? Ma quanto ne hai messo?»

Tossì. Feci spallucce e saltellai giù dagli ultimi tre scalini.
Trovai gli altri Morgan ad aspettarmi, insieme a Perla e Arianne.

«Ecco la ritardataria. Pronta principessa?»

Mi chiese ironica Arianne. Feci un giro su me stessa

«Pronta Madame»

Ricambiai porgendogli la mano e lei mi baciò il dorso. Ci guardavano tutti sconcertati e questo ci fece scoppiare a ridere.
Mason mi stava folgorando con lo sguardo, ma lo ignorai.
Ricordai come l'avevo lasciato qualche ora prima e non credo che me lo avrebbe perdonato tanto facilmente.
___

«Ragazzi! Finalmente!»

Ci urlò Elenoire, sventolando la mano in alto, vedendosi arrivare.
Ci stavano aspettando tutti nel parcheggio del Lunapark.

«L'appuntamento era per le 21:00. Sono le 21:55, di chi è la colpa?»

Chiese Ian mentre stava rollando una canna.
Lo sguardo dei fratelli cadde sulla mia figura, che si nascondeva dietro Perla.

«Oh. . . Mia»

Alzai la mano impacciata. Eden alzò le sopracciglia e chiuse gli occhi come se avesse qualcosa da ridire.

«Qualche problema tesoro?»

Mi portai le mani al petto e lo fissai seccata

«Sei la rovina dei fratelli Morgan. Mancavi solo tu»

Mi provocò guardandomi con la testa inclinata a sinistra.
Alzai le sopracciglia stupita e quando stetti per rispondere, Liam mi anticipò

«Non fa niente, l'amiamo lo stesso»

La mia soddisfazione arrivò alle stelle e il petto mi si gonfiò.

«Visto? Mi amano lo stesso!»

Feci spallucce sotto al suo sguardo sconcertato. Presi il polso di Perla e di Arianne, trascinandole con me

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