Alice.
Presi coraggio e accettai la chiamata.
«Mi provochi troppo»
Iniziò.
Si trovava nella stanza accanto e avevo le palpitazioni come quando ce lo avevo vicino.«Neanche tu ti comporti nel migliore dei modi»
Gli ricordai affranta.
«Dimmi amore, hai bisogno di qualcosa?»
Quando dico che è stronzo, non scherzo.
«Sei abituato a lasciare le cose incomplete?»
Lo provocai per l'ennesima volta e lo sentii sorridere.
«Parla chiaro, cosa desideri?»
Mi morsi la lingua e lo insultai in settantotto lingue diverse. Lingue che neanche sapevo l'esistenza.
«Rispondi prima alla mia domanda»
«Se vuoi, vengo di la e ti sfondo come si deve. Come ti sa più comodo?»
Sentii lo stomaco tremare e la mia eccitazione stava impazzendo.
«No, rimani lì»
Dissi terrorizzata dall'idea che veramente potesse venire da me.
Non avrei resistito.«Di cosa hai bisogno? Dillo e ti accontento»
«di venire»
Dissi senza vie di mezzo. Sentii il suo respiro farsi per un'istante più corto, poi sogghigno.
«Apri le gambe Amore»
Respirai affondo, presi coraggio e lo feci.
«Mm»
Dissi per fargli apprendere di averlo appena fatto.
Dal suo lato sentii le coperte muoversi. . . si stava toccando anche lui.
Avevo il cuore che mi stava per esplodere.
«Leccati il medio e lunulare»
Me li portai alle labbra e li inumidì.
Non ci volevo credere che lo stavo per fare sul serio, con lui al telefono poi.«Stuzzicati lentamente il clitoride»
Trattenni il respiro quando lo trovai già gonfio e pulsante. Una scarica di brividi mi percorsero la schiena.
Continuai a fare dei movimenti circolari, sentii una scarica elettrica colpirmi il basso ventre.
Allargai di più le gambe mentre eseguivo una leggera pressione«Oddio mio»
Gemetti inarcando la schiena.
Dei gemiti mi arrivarono all'orecchio.«Cristo dio, non dire così.»
Ringhiò un gemito roco e tagliente e questo aumentò la mia eccitazione.
«Bramo dalla voglia di sentirti bagnata sopra di me. Lo sai Amore?»
Arrossì e dovetti tapparmi la bocca quando mi penetrai con due dita.
«Mason!»
Le muovevo mentre il ventre mi prendeva fuoco e i miei umori mi scivolavano lentamente lungo alla mia carne.
«Abbassa la voce se non vuoi che venga lì a farti urlare come si deve»
Un altro gemito mi abbandonò le labbra, quando trovai il giusto ritmo.
Mi aiutai agitando lentamente il bacino.
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Il principio di tutto
Chick-LitChe succederebbe se una ragazza che non sa tenere a freno la lingua, si ritrova a vivere con un ragazzo che invece gliela vorrebbe tagliare? Alice ha sempre vissuto con la mamma in California, per la precisione a San Diego; seppur tutta la sua famig...