capitolo diciotto

5K 118 6
                                    

Alice.

Ero pronta.
Mi guardai allo specchio soddisfatta del mio lavoro.
I capelli li avevo lasciati sciolti e lisci.
Per il trucco non feci nulla di particolare.
Per gli occhi misi degli ombretti dai toni caldi che sfumavano dal più chiaro al più scuro, così da creare intensità alla mia forma a mandorla.
Risaltai gli zigomi alti con del bronzer e del blush.
Ed infine per le labbra andai con un rosso fragola opaco; e con la matita evidenziai leggermente l'arco di cupido.

Spruzzai il mio profumo allo zucchero a velo e presi la borsa nera.
Prima di scendere inviai una foto ad Arianne che esultò impazzita e mi inviò dai venti ai trenta emoji con gli occhi a cuoricino.

Scesi e notai che ad aspettarmi c'erano solo Noah e Josh.

«Andiamo?», chiesi aggiustandomi la gonna aderente che fasciava il mio bacino alla perfezione.

«Per forza così ti dovevi vestire?», la voce di Josh mi lasciò sbigottita e notai che le sue iridi grigie mi stavano ispezionando attentamente.
Mi sarei dovuta sentire a disagio, ma quella sera mi sentivo troppo bella e il ciò mi infastidì soltanto

«Come scusa?», chiesi portando una mano al bacino e spostando tutto il peso sul fianco sinistro, pronta a fronteggiarlo.

«Lascialo stare Alice. Stai benissimo».

Ringraziai Noah, ma la mi attenzione era rivolta al fratello, che ora stava con cellulare

«Eccoci. WOW Alice!»

Il tono esaltato di Liam mi fece voltare e lo vidi che ci stava raggiungendo con affianco Mason.
Quest'ultimo si stava aggiustando il polsino della camicia bianca.

Oddio...

La folta chioma nera era disordinata e ribelle.
Il suo forte profumo mi colpì, più di quanto quello dei fratelli abbia fatto.
Gli anelli argentei che gli circondavano le dita erano abbinati all'orologio del medesimo colore.

Liam mi raggiunse fronteggiandomi con aria seria, ed io feci lo stesso anche se capii che stava scherzando.

«Cerca di non far collassare qualcuno. Non sono bravo con il primo soccorso»

«Oh guarda un po' neanche io, quindi vedi di controllarti Liam», gli feci un occhiolino divertito, in che fece scoppiare a ridere Noah.

«Sarà difficile ragazzina», ribattette provocatorio, scherzosamente gli schiaffeggiai l'avambraccio pompato.

«Muoviti Liam» lo riprese Mason fulminando prima lui e poi me.

Ma che razza di problemi ha!

Sbuffai infastidita dal suo atteggiamento e andammo verso le macchine.
Per la precisione nella Bugatti di Mason.

Josh e Liam insisterono che dovessi stare io in mezzo.
Una volta entrati notai che il profumo che avevo lasciato l'altra volta, si era mescolato a quello di Mason.

«Che profumo, cos'è?»

Non fece a meno di far notare Liam.
Il che mi fece paralizzare sul posto.

«Zucchero a velo e menta»

Rispose il più grande con disinvoltura, mentre inseriva le chiavi.
Una volta fatto, mise in moto e la vettura emise un ruggito per poi accendersi

«Mh, buono, da che è dovuto?»

Chiese malizioso sempre il biondino.

Liam, finiscila. Ti prego!

«Non lo so.». Quelle parole vennero accompagnati dalla fulminata che mi lanciò dallo specchietto retrovisore, che mi fece immobilizzare.

Se ne é accorto...

Il principio di tuttoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora