Alice.
Avvolsi il mio corpo in un'asciugamano e me ne ritornai nello spogliatoio.
Oggi mi ero allenata più del dovuto ed ero soddisfatta dei risultati che stavo avendo.
Erano già passati un paio di mesi da quando mi ero inscritta in palestra, e tra una settimana mamma e Alberth avrebbero fatto ritorno.
Dovevano ritornare due settimane fa, ma avevano deciso di rimanerci ancora un altro po'
Ci eravamo sentiti telefonicamente e sembrava andare tutto alla grande.
Indossai un paio di leggings e una felpa larga che mi copriva a stento il sedere.
Andai per prendere lo zaino e sotto di esso vidi un altro biglietto, lo stesso del bar.
Da quel giorno ne avevo ricevuti altri due. ùCapii che erano indirizzati a me, dopo il secondo biglietto.
Perché ovunque andassi, ne ritrovavo uno.
Questo conteneva solo delle lettere:BMJDFIBSSZT
Lo riposi in tasca e me ne andai.
Una volta a casa, mi chiusi in camera e inizia ad analizzare quei quattro bigliettini.
1: 20915191951822151693315121112935.
2:BMJDFIBSSZT3: 311891415912161518201791595
4: DiFgJoFiBgBuUpmBdPMmBOb?
Erano giorni che li fissavo senza trovare una spiegazione.
Quando la porta si aprii, mi sbrigai a levarli e li nascosi sotto al cuscino.
«Ali, vado a prendere Swami a scuola» mi avvertì Noah, visto che ci trovavamo solo io e lui a casa.
Annuii e decisi di scendere per andare a cucinare qualcosa, anche perché sarebbero tornati tutti per le 14:40.
Noah se ne andò.
Mentre aspettai che gli hamburger fossero pronti, pensai a quei biglietti.
Presi a cercare anche su internet, ma neanche lui riusciva ad aiutarmi.
Mi sentivo persa, non sapevo neanche da dove iniziare, lì vedevo come numeri e lettere a caso, ma il mio sesto senso mi diceva che non era così.
Sarebbero state troppe le coincidenze.
Pensai che in qualche modo quella Molly avrebbe potuto sapere qualcosa, infondo era lei che ci aveva dato il primo.
Dovevo solo ricordarmi la strada per arrivarci.Non potevo chiedere ai ragazzi, non volevo farli preoccupare.
Sobbalzai spaventata quando la porta di ingresso si aprì bruscamente procurando un rumore sordo.
Spensi il pc e andai a vedere di chi si trattasse, ma quando stavo per raggiungere il corridoio, la stazza di Noah per poco non mi travolse.Aveva fatto ritorno ma non vedevo Swami
«Noah, che ti prende?», chiesi, quando prese a correva al piano di sopra con una fretta inaudita.
Lo raggiunsi in camera sua e lo trovai che scavava qualcosa nell'armadio.«Swami non è mai andata a scuola», quelle parole mi fecero gelare il sangue
«Che diavolo stai dicendo?» le mie parole uscirono da sole, mentre i miei occhi seguivano ogni suo movimento.
Estrasse una pistola che mi fece paralizzare sul posto.«Noah, aspetta! Ma dove vai!?», gridai quando mi sorpassò.
Lo seguii mentre scendeva le scale e in quel momento fecero il loro ingresso anche gli altri fratelli.
Come Noah, anche loro erano agitati e ognuno afferrava le proprie chiavi delle auto
«Io lo ammazzo» ringhiò Noah precipitandosi fuori seguito da tutti gli altri.
Provai a raggiungere Mason si dirigeva alla Bugatti.
Dovetti rincorrerlo perché il suo passo era troppo veloce.
Una volta raggiunta una giusta distanza, mi aggrappai al suo braccio, scattò con lo sguardo su di me e mi lacerò con esso.
«Mason, aspetta un'attimo!», alzai la voce, mentre vidi i fratelli mettessi dentro le auto.
Mi strattonò facendosi leva con il braccio e liberandosi bruscamente dalla mia presa; per poco non venni scaraventata a terra.«Aspetta!», alzai nuovamente la voce a corto di fiato, quando lo vidi entrare in macchina. Senza pensarci due volte entrai anche io.
Mi freddò con lo sguardo.
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Il principio di tutto
ChickLitChe succederebbe se una ragazza che non sa tenere a freno la lingua, si ritrova a vivere con un ragazzo che invece gliela vorrebbe tagliare? Alice ha sempre vissuto con la mamma in California, per la precisione a San Diego; seppur tutta la sua famig...