Alice.
Antipatico, buffone e presuntuoso; ecco chi era Mason Morgan.
Non lo sopportavo.«Alice? Mi stai ascoltando?».
La voce di Swami, mi riportò nella sua camera.
Stavamo sedute sul letto e sulle mie gambe si trovava il libro di storia«No, scusa»
Suo fratello aveva preso talmente tanto il controllo della mia mente che non riuscivo a concentrarmi neanche su sua sorella
«A che pensi?», chiese incrociando le gambe e sporgendosi in avanti con il busto, con fare curioso
«A niente. Continuiamo?»
«Ti ha infastidito così tanto Mason?»
Rise, centrando in pieno il soggetto della mia distrazione.
«Ti offendi se ti dico che insopportabile?»
azzardai facendola ridere«No, anzi ti appoggio»
Ah, menomale. C'è qualcuno che mi capisce allora.
«Con lui ci vuole pazienza»
«Beh, la mia sta per finire», risposi di getto, infastidita«Vogliamo continuare? O vuoi scendere a picchiarlo?»
«Non mi tentare», ammiccai un sorriso e alzai le sopracciglia divertita, facendola scoppiare a ridere.
___Una volta finito di ripassare, me ne andai in camera e la lasciai prepararsi.
Chiamai Arianne e le raccontai tutto quello che era successo l'altra sera.
Dovevo pur dirlo a qualcuno, altrimenti sarei impazzita.«Ne hai parlato con tua madre?»
«No. Non glielo posso dire»Non volevo crearle altre preoccupazioni.
Se ne sapeva qualcosa, me lo avrebbe detto.«E ora che fai? Sei sicura che non ti succeda nulla ora che hai sfidato quel pazzo?»
«Era buio, non credo si ricorderà di me»
Almeno lo spero.
«Alice, fai in modo che non ti succeda nulla. ti prego»
«Mi stai spaventando, basta»
Più Arianne parlava e mi metteva in allerta e più mi saliva l'ansia.
«Mannaggia a me e che non sto zitta!», mi esasperai pentita di quello che gli avevo detto.
Lo avevo minacciato e insultato la madre, spero che abbia altri problemi a cui pensare, che indagare su di me.«Ma scherzi? Hai fatto bene! Non doveva dirti quelle cose»
Quello che amavo di più di Arianne, era che mi appoggiava in tutto.
Forse era per questo che eravamo così amiche.«Se non fosse stato per i Morgan, lo avrei picchiato con il tacco»
Solo a ripensarci, cresceva la criminale che era in me.
La mia amica scoppiò a ridere, ed io la seguii.
Ma poi mi ricordai di una cosa che le dovevo assolutamente chiedere.
Iniziai il discorso con un 'Comunque' e attirai tutta la sua attenzione«Ari, ma lui non si è fatto più sentire?»
Capì subito a chi mi stessi riferendo con 'lui' .
«No. Tu?»
«Neanche»
«Meglio così no?»
«Sì... Più o meno»
La mia incertezza la fece preoccupare.
Così continuai
STAI LEGGENDO
Il principio di tutto
ЧиклитChe succederebbe se una ragazza che non sa tenere a freno la lingua, si ritrova a vivere con un ragazzo che invece gliela vorrebbe tagliare? Alice ha sempre vissuto con la mamma in California, per la precisione a San Diego; seppur tutta la sua famig...