The Rogue ||L.T.||

2. Incontri e scontri

Sharyn

"L'ennesimo colpo riuscito alla perfezione' così l'hanno commentato i poliziotti posti a guardia della cassaforte nel quale erano rinchiusi più di un miliardo di dollari. I poliziotti non sono stati in grado di dire chi fossero i rapinatori, ma dalle prime indagini della polizia, sarebbero stati The Rogue e la sua banda di scagnozzi..." l'unica voce che si sente è quella della reporter trasmessa dalla vecchia tv. Nonostante le modernissime tv a schermo piatto, in casa mia c'è ancora quel pezzo di antiquariato; questo perché in casa non c'è quasi sempre nessuno a guardarla e mio padre non ha voluto cambiarla perché per lui era 'come nuova'.

"Quello stronzo" commenta mio padre irritato e interrompendo il silenzio che si era creato in casa per ascoltare il tg del giorno.
"Mi è sfuggito di nuovo!" Continua sbuffando e si butta a peso morto sul divano provocando un tonfo.
"Suvvia papà, è stato un colpo di fortuna per loro che tu non fossi lì" mi siedo accanto a lui e cerco di consolarlo.

Mio padre, Joe Allen, è l'ispettore più famoso al mondo. Ha catturato molti malfattori, tra rapinatori e assassini. È grazie a lui se questa città è diventata più sicura negli ultimi anni.
Da cinque anni a questa parte, però, sta cercando di catturare 'The Rogue', un ladruncolo molto astuto e molto conosciuto, anche se in verità nessuno ha mai visto il suo volto; e chi è riuscito a vederlo, purtroppo non è mai riuscito a descriverlo.

"Sharyn, tesoro, lo sai che io dovrei essere ben informato" dice, dato che lui è l'ispettore della centrale di polizia e quindi è al corrente di tutto.
"Lo so, ma guarda il lato positivo, oggi hai mandato in prigione due scippatori. Magari domani riuscirai a catturarlo" gli sorrido e faccio le spallucce.
"Già, forse hai ragione tu" sbuffa di nuovo.
"Come sempre del resto" ridacchio, e sul suo volto compare un sorriso.
"Cosa vuoi per stasera?" Domando, lui mi guarda indeciso.
"Ok, vada per la pizza" dico infine, alzandomi per prendere il cappotto.
"Fa' attenzione, piccola" dice dandomi un bacio sulla fronte.
"Sì, papà" sbuffo e chiudo la porta.

Da quando la mamma è morta in una rapina in banca, papà è diventato più protettivo nei miei confronti; a stento mi lascia uscire o andare a lavoro. Gli manca tanto la mamma...e anche a me.
Avevamo un rapporto unitissimo, come Lorelay e Rory in 'Una mamma per amica', il nostro telefilm preferito. Già, lei era la mia migliore amica, le raccontavo tutto, mi sfogavo sempre con lei...lei c'era sempre per me ed io c'ero sempre per lei...

Fermo quella lacrima che tenta di uscire, e mi dirigo verso la pizzeria. Oggi fa più freddo del solito, del resto siamo quasi a novembre.

"Ehi Sharyn!!" Mi sento chiamare e mi volto.
"Ehi Charlie!" Escalmo abbracciando la mia amica. È da un po' che non la vedevo in giro...dato che frequentiamo due università diverse, tra esami e lavoro, non ha quasi mai tempo per niente.
"Tutto bene?" Mi domanda
"Sì, te?" Le sorrido.
"Bene, diciamo..." i suoi occhi diventano scuri.
"Cos'è successo?" Chiedo.
"Sai...io e Jake ci siamo lasciati" dice triste, loro erano molto uniti.
"Oh...mi spiace" dico sinceramente.
"Non fa niente, quello stonzo mi tradiva..." dice arrabbiata lasciandomi perplessa, Jake non era il tipo.

"Ah" abbasso lo sguardo
"Be' meglio così, no?" Sforza un sorriso "adesso è meglio che vada...Se vuoi un giorno di questi usciamo e ti racconto tutto, ok?" Dice abbracciandomi
"Si! È stato bello rivederti!" Esclamo salutandola da lontano con la mano.

Quando mi volto, vado a sbattere contro qualcuno, facendogli cadere a terra gli scatoloni di pizza.

"Oddio scusami!" Esclamo mortificata. Alzo lo sguardo e rimango incantata da due occhi azzurri. Di un azzurro intenso, come un cielo limpido a primavera.
"No no, sono io che non ti avevo visto" sorride mandando in tilt il mio cervello.
Il ragazzo si abbassa a raccogliere le scatole e gli do' una mano.
"Wow devi aver davvero una grande fame!" Escalmo nel vedere tutte quelle pizze.
"Ahahah no, sono per me e per i miei tre amici e...un magione" esclama indicando la scatola più grande.
Ridiamo, wow non solo è carino, ma anche simpatico. Penso.
"Un mangione?" Rido
"Sì, questa pizza è solo per lui!" Ride, ha davvero una bellissima risata.
"Wow, festeggiate qualcosa?" Domando per attaccare bottone.
Il suo sguardo diventa all'improvviso scuro, freddo "No, avevamo solo fame e poca voglia di cucinare" fa' le spallucce, sembra che abbia detto qualcosa di sbagliato.
"Ehm...è meglio che vada" si affretta a dire.
"Ehm ok, ciao" Lo saluto.
"Ciao" dice il ragazzo scomparendo tra la folla di New York...

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Hii guys! Questo era il secondo capitolo, spero vi sia piaciuto e...niente, non dimenticatevi di votare e commentare!!

Have a good day!

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