Richard non ne poteva più. Chiuso nel proprio appartamento di Londra, in attesa di presenziare alla festa per i diciotto anni di Agathe, non era solo annoiato, ma anche immensamente infastidito: curioso com'era, aveva corrotto il direttore dell'hotel in cui si sarebbe tenuta la festa e si era fatto consegnare una copia della lista degli invitati, scoprendo con sgomento che per la maggior parte erano uomini d'affari con mogli al seguito o personaggi molto influenti. Cominciava a intuire perché la povera ragazza si fosse lamentata tanto all'idea della festa che i suoi genitori stavano organizzando per lei: a giudicare dagli invitati, più che una festa per il suo compleanno si trattava di un enorme, caotico incontro d'affari informale. Una parte di lui si stava persino chiedendo per quale motivo fosse ancora intenzionato ad andarci.
Perché c'è Agathe e perché a questo punto ti sentiresti in colpa a lasciarla lì da sola, suggerì una vocina maliziosa nella sua mente. Certo, la ragazza non sarebbe stata davvero sola – ci sarebbero stati Lara e Thomas, i suoi migliori amici, e altri loro amici e compagni di scuola – ma non ce la faceva, a privarla del proprio supporto morale.
Stiamo diventando dei cavalieri senza macchia e senza paura, Rick? disse nella sua testa una voce irriverente che somigliava spaventosamente a quella di Alan.
L'uomo scosse la testa e prese il soprabito: se proprio doveva essere tormentato dalla voce di Alan, tanto valeva farlo fare all'originale in carne e ossa.
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Un'impaziente voce maschile risuonò fuori dalla porta e le due ragazze chiuse a chiave nella stanza sobbalzarono.
«Un attimo, siamo quasi pronte!» urlò Lara, agitata, mentre lottava con il vestito di Agathe. «Dannato Prescott e le sue idee geniali... vorrei proprio vederlo, a toglierti di dosso questa trappola mortale!»
«Esagerata!» replicò Agathe, contorcendosi nell'abito.
«Faremo tardi!» ululò di nuovo la voce al di là della porta. «Agathe, tu farai tardi alla tua festa di compleanno!»
«Ho detto un attimo!» ruggì di nuovo Lara; un secondo più tardi finalmente vinse la propria sfida contro cerniera lampo. «Era ora! Andiamo, su!»
Agathe rimase ferma nella stanza di Lara e soppesò con lo sguardo la custodia di velluto che Richard le aveva dato tre settimane prima.
«Oh, Will, non vorrai indossarla davvero!» gemette Lara: la sua amica le aveva mostrato il gioiello racchiuso in quella scatola e ne era rimasta scioccata quanto Agathe la prima volta che l'aveva visto.
«Non lo so» disse affranta Agathe.
«Qualunque sia la tua decisione, prendila in fretta» le suggerì Lara mentre apriva la porta, rivelando un Thomas agitato e impaziente. «Non hai più molto tempo».
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Gisèle era nervosa, anche se lo mascherava abilmente con il sorriso cortese con cui accoglieva gli ospiti in arrivo, ormai un fiume in piena. L'ampio, lussuoso salone che avevano affittato per la festa era già pieno per metà, e Agathe ancora non si vedeva!
Evan, notati i muscoli tirati sul volto di sua moglie, le sfiorò appena la schiena con la punta delle dita. «Vedrai che adesso arriva» sussurrò dopo aver congedato una coppia di invitati.
«Tua figlia è una sconsiderata!» sibilò furibonda. «Dovrebbe essere qui ad accogliere gli ospiti e a ringraziarli per avere accettato l'invito!»
Il ticchettio del bastone da passeggio di Penelope li interruppe; l'anziana donna fissò con malcelato disprezzo la moglie di suo nipote per alcuni istanti.
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99 Shades of...
Romance[STORIA REVISIONATA] In un mondo come quello moderno, in cui l'unicità di ogni persona rappresenta un Universo a sé, le cose non sono mai o bianche o nere. Eppure, è così che appaiono Richard e Agathe: lui, ormai un uomo fatto, algido, composto, più...