Agathe era stata sinceramente scettica sulle possibilità di riuscita del piano elaborato da Richard e Alan ma fu costretta a ricredersi quando, neanche una settimana dopo quella chiacchierata, una Leah abbronzatissima e con una criniera di capelli ingestibili portò il caos a Hersham.
Quel giorno le lezioni alla St. Margaret erano terminate da poco, e le due ragazze avevano appena imboccato l'otto quando una figura femminile alta e scattante si fece loro incontro quasi correndo.
«Leah!» gridò Lara, incredula e felice: sebbene non si vedessero spesso adorava la sua madrina, che con lei si era comportata da madre più di Vivienne stessa. «Sei tornata! Quanto resterai?»
«Un bel po'» rispose Leah dopo averla strizzata in un abbraccio molto energico prima di passare ad Agathe, che si lasciò strapazzare con piacere: Leah era uno spasso. «Mi hanno fatto notare che è venuto il momento di tornare a casa e fare il punto sulle mie ricerche per pubblicarle... e magari anche mettere radici».
La donna storse il naso e Agathe si morse le labbra per trattenere le risate: non dubitava che le ultime fossero parole di Richard, e neanche sforzandosi riusciva a immaginare come Leah avesse preso quella sorta di paternale.
«Le radici? Tu?». Persino Lara trovava l'idea talmente strana da essere divertente: Leah era chiaramente uno spirito libero. «Secondo me non resisterai più di tre mesi...»
Leah la guardò, offesa. «Grazie della fiducia!»
«Non si tratta di fiducia, ma di conoscerti o meno» ridacchiò Agathe sotto i baffi, «e noi ti conosciamo bene».
«Oh, be', parliamo d'altro» tagliò corto la donna, prendendo le due ragazze sottobraccio e avviandosi decisa verso casa Zimmermann. «Ormai siete maggiorenni, tra poco andrete al college... raccontatemi le novità!»
«Lara si è fidanzata» rivelò rapida Agathe. La sua migliore amica le rivolse una smorfia infastidita, e lei le mostrò la lingua: sapeva che a stizzire Lara non era tanto la rivelazione che Agathe aveva appena fatto, quanto la consapevolezza di non poterle rendere il favore.
«Davvero?». Il volto di Leah s'illuminò notevolmente prima di rabbuiarsi. «Non sarai mica tornata da Marcus, vero?» chiese in tono minaccioso.
«Dio, Leah, questo mai» rispose Agathe per Lara. «Li avrei picchiati entrambi!»
«Buono a sapersi!» sghignazzò entusiasta la biologa, spingendo le due ragazze davanti a sé perché aprissero il cancello. «Adesso copritemi e fate finta di nulla: Damon ancora non sa che sono tornata e voglio fargli una sorpresa!»
Agathe nascose un sorrisetto divertito: non aveva dubbi che suo zio sarebbe rimasto a bocca aperta, nel trovarsi di fronte la sua vecchia amica d'infanzia.
******
Damon era intento a godersi l'ultima ora di tranquillità prima di andare al lavoro quando sentì le voci schiamazzanti di Lara e Agathe riempire la casa. Sorrise tra sé, divertito e rassegnato, prima di aggrottare istintivamente le sopracciglia: le due ragazze erano spesso rumorose quando erano insieme, ma le loro sole voci non erano mai state tanto assordanti. No, non potevano fare tanto caos da sole... e infatti, tendendo le orecchie, l'uomo si rese conto che le voci erano tre.
Perplesso, si alzò dal divano, ma aveva fatto solo due passi verso la porta quando le due ragazze comparvero sulla soglia, scarmigliate e ridacchianti.
«Devo preoccuparmi, ragazze?» chiese Damon in finto tono di sopportazione: Agathe e Lara si stavano scambiando delle occhiatine maliziose ed era pronto a giurare che nascondessero qualcosa.
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99 Shades of...
Romance[STORIA REVISIONATA] In un mondo come quello moderno, in cui l'unicità di ogni persona rappresenta un Universo a sé, le cose non sono mai o bianche o nere. Eppure, è così che appaiono Richard e Agathe: lui, ormai un uomo fatto, algido, composto, più...