Il buonumore di Agathe per essere riuscita a terrorizzare Colin tanto da scappare in Groenlandia durò per giorni. Tutti quelli intorno a lei ne beneficiarono, ma nessuno quanto Richard: la soddisfazione per la riuscita di quell'elaborata malefatta sembrava aver entusiasmato la ragazza sotto ogni punto di vista, e l'uomo si era visto costretto a chiudere le porte d'ingresso a più mandate avendo cura di lasciare le chiavi infilate nelle serrature, cosicché nessuno potesse entrargli in casa senza preavviso e coglierli impegnati in attività compromettenti. Non che i suoi amici non avessero intuito in che modo Agathe stesse bruciando tutta quell'adrenalina e quell'autocompiacimento: le battute di Alan e le occhiatine di Damon erano eloquenti, e lui poteva solo sperare che Evan Williams fosse meno perspicace dei suoi due migliori amici.
Ma anche quella fase finì. Agathe tornò a concentrarsi sui libri, e soltanto le frequenti incursioni di suo fratello a Hersham potevano distrarla.
Dopo quella nottata passata nel Derbyshire, Benedict sembrava essere stato pervaso da un'ondata di affetto per sua sorella tanto forte da non permettergli di starle lontano per più di ventiquattro ore di seguito: ma Evan – che lo conosceva bene – e Agathe – che lo conosceva ancora meglio – non si erano fatti ingannare. Il capofamiglia aveva tentato più volte di estorcere a Benedict il vero motivo delle sue visite giornaliere; Agathe, al contrario, aveva evitato l'argomento in tutti i modi, pur sapendo che prima o poi suo fratello sarebbe riuscito a metterla alle strette.
La fuga cominciava a sembrarle l'unica opzione possibile.
Un intreccio di voci al piano di sotto catturò la sua attenzione: che Benedict fosse già arrivato? Alla sola idea Agathe iniziò a sudare freddo, ma un rapido sguardo all'orologio smentì i suoi timori: quel pomeriggio Evan era impegnato in tribunale e di conseguenza Benedict, in qualità di associato, era costretto a restare in ufficio per controllare i dipendenti e gli altri avvocati.
Scesi i gradini a tre a tre, la ragazza piombò sul parquet dell'ingresso e andò a passo di marcia verso il salotto; aprì la porta con un gesto secco e guardò Penelope, ancora intenta a posare la borsa.
«Penny, abbiamo un problema» annunciò.
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Benedict era stato veloce a lasciare l'ufficio: non appena suo padre aveva fatto ritorno dal tribunale, lui aveva raccolto armi e bagagli e si era diretto senza indugi a Hersham, deciso ad affrontare Agathe. Quel mattino di pochi giorni prima, quando erano tutti riuniti a casa Zimmermann, qualcosa gli aveva punzecchiato il cervello con la forza di una staffilata. La disinvoltura con cui Richard Prescott si era rivolto ad Agathe, la naturalezza con cui lei aveva reagito alle parole dello storico, il modo in cui sembrava averlo punzecchiato quando aveva detto di non voler partecipare al progetto di David, gli sguardi... tutte queste cose l'avevano disturbato profondamente: gli era parso d'intravedere un'intimità molto più importante di quanto i due volessero dare a vedere e sebbene il suo non fosse altro che un vago sospetto, era tuttavia sufficiente a impensierirlo tanto da non dargli requie.
Dunque, anche in quel tardo pomeriggio di maggio, Benedict parcheggiò la propria auto di fronte alla casa dei suoi genitori ed entrò in punta di piedi grazie al mazzo di chiavi che non aveva mai restituito a Evan.
Silenzioso come un gatto, il trentenne sbirciò oltre ogni angolo, pronto a balzare sulla preda: Agathe si era dimostrata incredibilmente sfuggente nelle sue precedenti visite, e lui aveva deciso di prenderla di sorpresa per impedirle di sgusciargli ancora tra le dita.
Un sorriso compiaciuto si disegnò sulle labbra di Benedict quando scorse la chioma corvina di sua sorella; si slanciò verso di lei con passo felpato, approfittando del fatto che era di schiena e non si era ancora accorta della sua presenza, ma prima che potesse capire cos'era accaduto, l'uomo si trovò la strada sbarrata e un bastone da passeggio che si abbatteva pericolosamente vicino al suo piede sinistro.
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99 Shades of...
Romance[STORIA REVISIONATA] In un mondo come quello moderno, in cui l'unicità di ogni persona rappresenta un Universo a sé, le cose non sono mai o bianche o nere. Eppure, è così che appaiono Richard e Agathe: lui, ormai un uomo fatto, algido, composto, più...