People fall in love in mysterious ways || Fenji

One.

Sempre le stesse persone, gli stessi posti, gli stessi drink che ormai non hanno più nessun effetto su di lui, la stessa gente che gli rivolge gli stessi finti sorrisi solo per apparire gentile.
Sempre la stessa merda.

Era un Venerdì sera come tutti gli altri e Benjamin era ad una delle solite feste organizzate dai suoi amici, o meglio dai suoi conoscenti, come ogni Venerdì.
Nonostante continuasse a bere non era nemmeno un po' brillo, era perfettamente sobrio, si sentiva più sobrio in quel momento che prima di arrivare alla festa.

-"Ehi, amico, ti diverti?"
-"Si, Michael, tantissimo." Benjamin fece uno dei suoi soliti sorrisi finti per rendere la sua ennesima bugia più credibile.
-"Ho visto una rossa che ti guardava, perché non vai a divertirti un pò?" Rise l'amico.
-"L'ho vista anche io, non è niente male, bevo ancora un pò e poi andrò da lei."
-"Ottima scelta fratello." Sorrise Michael e poi andò via, lasciando di nuovo Benjamin solo con i suoi pensieri.
Benji non aveva alcuna intenzione di andare da quella ragazza e fingersi interessato a lei solo per passare una notte con una perfetta sconosciuta.

Una volta Benjamin non era così.

Una volta non sarebbe mai restato tutta la sera seduto sul divanetto di pelle nera a guardare la gente divertirsi al posto suo, una volta sarebbe corso da quella ragazza per divertirsi come se non ci fosse un domani.

Benjamin era un normale ragazzo di 22 anni, era nato a Modena ma all'età di 17 anni ha lasciato tutto per andarsene in Australia, all'inizio doveva restare lì solo per due anni, il tempo di finire la scuola, ma quei due anni sono diventati, tre, poi quattro e poi ha deciso di non tornare a casa.
La sua vita era una vita come le altre ma infondo diversa, era cresciuto con due genitori molto amorevoli, che non gli hanno mai negato nulla e l'hanno sempre aiutato e appoggiato, con un fratello maggiore che l'ha aiutato nei primi tempi in Australia e continuava ad essere una presenza costante nella vita di Benjamin.
Benjamin era felice fino a qualche anno prima.
Ma da un paio di anni a questa parte gli mancava qualcosa, non gli veniva più da sorridere come una volta, tutto ciò che prima gli veniva naturale ora era forzato, era come se gli mancasse qualcosa e lui sapeva cos'era.
A Benjamin mancava l'amore.
Da quando la sua ultima relazione era finita, in malo modo per altro, lui non era più la stessa persona, gli mancava amare qualcuno, la sensazione che si prova nel guardare negli occhi la persona amata, le farfalle nello stomaco, anche se a lui non sono mai piaciute e soprattutto non gli piaceva essere timido e impacciato ma gli mancava anche quello.
"Tornerò ad amare qualcuno? Incontrerò qualcuno che saprà risvegliare il mio cuore addormentato da ormai troppo tempo?" Erano questi i pensieri che affollavano la sua mente, involontariamente o meno si trovava a pensare sempre all'amore, non pensava di sentire così tanto la mancanza dell'amore.

-"Benj!" Benjamin sentì una voce chiamarlo, sapeva benissimo di chi era quella voce.
-"Crystal, ciao.. Che piacere vederti." Non era assolutamente vero, Crystal era l'ultima persona che voleva vedere.
Crystal aveva una cotta per Benjamin, anzi era proprio ossessionata da lui, non lo lasciava un momento libero.
-"Che ci fai qui? Dai, vieni a ballare con me!"
-"No Crystal, non ho voglia."
-"Non ti senti bene?" Lei subito si avvicinò a lui per vedere se il ragazzo avesse la febbre, anche se era tutta una scusa, voleva avvicinarsi e basta.
-"Si, infatti ora vado a casa, domani devo anche aprire prima il negozio." Benjamin la spostò da lui e si alzò.
-"Ma domani è Sabato."
-"Lo so ma il lavoro è lavoro, ciao Crystal e salutami gli altri." Detto questo, Benji prese le sue cose e usci fuori dal locale.
"Finalmente si respira." Pensò Benjamin.

Mentre camminava tranquillamente verso la sua macchina qualcuno gli venne addosso.
-"Oh, scusami."
-"Non preoccuparti." Rispose Benjamin senza nemmeno guardare la persona davanti a lui, non aveva intenzione di parlare con altra gente è così andò via senza dare ulteriori attenzioni alla persona che gli era appena andata addosso.