Geo mi si avvicina e mi cinge la vita.
«Sei più desiderabile che mai», mi sussurra. Sto per voltarmi e baciarlo, ma Prisca si intromette.
«Okay, piccioncini, vi lascio una mezz'ora più tardi. Adesso voglio vedere la coreografia di Laura. Ma prima un po' di sequenze, grazie»
Sbuffo in faccia a Geo e lui entra in pista ridendo. Non se la cava male, sembra un po' un pattinatore di hockey, ma sa stare sulle sue gambe, almeno lui. Prisca si siede e mi incita a partire. C'è poca gente in pista, ma dovrò comunque fare molta attenzione. Comincio con una sequenza di salti, giusto per assaggiare con le lame il ghiaccio sotto di me. La gente mi osserva. Non mi piacciono tutti questi sguardi, ma so che devo andare avanti come fossi sola.
«Paolo, tienimi la mano!», bercia Ester.
Quasi sola. Sento che anche Paolo mi sta guardando. Lui ama vedermi pattinare. Eseguo una trottola impeccabile e Prisca mi grida di proseguire. Dopo un quarto d'ora di riscaldamento, provo a buttare lì la coreografia. Siccome c'è altra gente, non potrà venire perfetta, ma è un buon modo per ripassare e affinare la tecnica appresa durante lo stage. Quando ho finito, pattino verso Prisca e ascolto i suoi consigli. Mi parla concitata, con la luce negli occhi, quasi come se per tutto il tempo che ho pattinato lei fosse stata sul ghiaccio insieme a me. Intanto Geo e gli altri si sono avvicinati.
«Non pensavo fossi così brava», mi dice Geo.
«Grazie», rispondo «ho ancora tanto da fare, però».
Paolo non dice nulla. Ester gli sta aggrappata al collo.
«Adesso posso avere l'onore di pattinare un po' mano nella mano con te?»
Guardo Prisca con occhi imploranti e lei sta per dire qualcosa, ma Paolo scatta: «Si deve allenare, non l'hai capito? Non ha tempo da perdere con te»
Geo si volta verso Paolo, inizialmente stupito. Poi la sua espressione si fa quasi aggressiva.
«Chi ti ha chiesto qualcosa?», sbraita, stringendo i pugni.
«Le stai troppo addosso», dice Paolo. Nella foga, ha lasciato andare Ester, che si deve attaccare alla balaustra per non finire a gambe all'aria.
«Nessuno ha chiesto la tua opinione», ribatte Geo e si avvicina a lui, minaccioso.
«Ragazzi», si intromette Prisca «non diamo spettacolo, per favore. Laura ha bisogno di allenarsi un'oretta ancora, Geo. Poi sarà tutta tua»
Paolo abbassa le braccia in segno di resa e Geo si volta verso di me.
Mi allontano pattinando veloce. Paolo è geloso. Geo protettivo. Non so come mi sia saltato in mente di portarli entrambi qui. Anche io sono gelosa di Ester, ma cerco di non intromettermi tra loro. Non avrebbe senso. Invece Paolo sembra non capirlo. Riprovo di nuovo i salti.
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Shake my colors
ChickLitATTENZIONE: TROVATE QUESTA STORIA AMPLIATA E CORRETTA IN TUTTE LE LIBRERIE E SUGLI STORE ONLINE, PUBBLICATA DA Sperling & Kupfer! Laura ha diciassette anni e ama il pattinaggio più di ogni altra cosa. È solo lì, sul ghiaccio, che si sente davvero se...