Cap 37

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Ho quasi finito di spazzolarmi i capelli. Questa sera festeggeremo Halloween alla Tana dell'Orso. Ci saranno tutti: Paolo verrà con Ester, Prisca con due ragazzi, rivedremo Nic e Viola e ovviamente Geo sarà lì a movimentare la festa. Mi guardo allo specchio e passo ancora un po' di rossetto nero. Mi sento così a mio agio ad Halloween. Sarà perché si festeggia al buio. Mi sono vestita completamente di nero, ho un vestitino corto e molto sexy, ho osato anche sulla scollatura. Sono mascherata da strega, ma mi sento bellissima. Sento che squilla il citofono. Deve essere Paolo con Ester. Li sento che chiacchierano con mia mamma. Infilo i tacchi e sono pronta.

Scendo le scale e mia mamma mi lancia un'occhiataccia

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Scendo le scale e mia mamma mi lancia un'occhiataccia. Lei non sopporta le feste, ma quella di Halloween in modo particolare la detesta. La considera una pagliacciata da americani.

«Come ti sei conciata», mi dice, squadrandomi da capo a piedi.

«Fighissima», commenta Ester, che è sempre alla ricerca della mia approvazione. La osservo. Anche lei non è male: ha un costume molto originale, da zombie, ma è riuscita a renderlo ugualmente sexy, con quei pantaloncini che le lasciano scoperte tutte le gambe. Paolo, come ogni anno, si è ficcato in testa il coltello e fa il morto vivente. Ha una striscia di rossetto che dovrebbe sembrare una ferita, che parte dall'orecchio e scende fino al collo.

«Sei fantastica» mi sussurra Paolo mentre usciamo. Ross mi guarda e fa segno all'orologio che ha sul polso. Fingo di non accorgermene. Questa sera non voglio pensare. Mi sono allenata tantissimo per tutto il mese e non faccio che sognare il ghiaccio, il triplo axel e il doppio toe loop. La gara è ormai vicinissima, la coreografia è pronta, Prisca e Monia mi hanno spremuta come un limone. Stasera devo pur concedermi di divertirmi un po'.

Fa freddissimo: mi tengo stretta al mio cappotto, mentre Paolo mette un braccio attorno alla spalla di Ester

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Fa freddissimo: mi tengo stretta al mio cappotto, mentre Paolo mette un braccio attorno alla spalla di Ester. Non mi abituerò mai al suo fare protettivo con lei. Non vedo l'ora di arrivare e abbracciare Geo.

Quando entriamo nel locale, siamo avvolti da una nuvola di fumo finto e musica ad altissimo volume. C'è già un sacco di gente: Geo ha fatto le cose in grande. Ci viene incontro sorridendo e ci consegna una lista di cocktail che sono quelli classici, ma per l'occasione hanno nomi del tutto nuovi: Morte Nera, Lama Tagliente, Rosso Sangue, Testa Mozzata.

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