Quando nevica a Varenna, i tetti delle case sono bianchi per tutti. La neve è la mia migliore amica, sarà perché sono nata un giorno in cui nevicava fortissimo, sarà perché è bianca. Sarà perché mi piace passeggiare per le strade quando c'è poca gente e mangiare qualche fiocco di neve mentre cammino.
Tra cinque giorni è Natale e oggi è il mio compleanno. Diciassette anni. Non sembrano neanche tanti, se penso a Geo che ne ha già ventuno. Sono stati giorni impegnativi. Ross mi è rimasta alle costole e non sono più riuscita a vedere né Paolo né Geo. Monia mi ha stressato talmente tanto con la nuova coreografia, che pensavo di impazzire. Ma adesso ci sono le vacanze e finalmente è arrivata anche la neve. Prisca mi aspetta davanti all'imbarco dei traghetti. E' avvolta da un'immensa sciarpa scura e si protegge dalla neve con un ombrello a pallini.
«Ciaooooo», urla eccitata e saltella su entrambi i piedi. Non ci sono dubbi: è completamente guarita. Non potrà aspirare alla Coppa Italia, quest'anno, ma vederla di nuovo in forma mi rende felice. Anche se, insomma, spero che la nostra amicizia non subirà qualche contraccolpo. Lei è molto ambiziosa. Forse anche più di me.
«Auguri!», grida e mi abbraccia forte. Mi stampa due baci sulla guancia.
«Ti fa gli auguri anche mia madre», aggiunge, con meno entusiasmo.
Sorrido. «L'altro giorno tua madre è venuta a casa nostra. Hanno spettegolato di noi per tutto il tempo. Ross cercava di capire chi è questo Geo che frequento tanto e tua mamma chiedeva se tu hai un ragazzo»
Prisca scoppia a ridere.
«Se sapesse che ne ho più di uno!»
Camminiamo tenendoci per mano nella neve. Siamo dirette alla Tana dell'Orso. Geo mi ha organizzato una festa privata.
Ci saranno anche Paolo ed Ester. Spero non capiti niente di strano, questa volta. Ho intenzione di bere poco e ballare tanto. Soprattutto spero di non pensare.
«Ho un vestito verde», mi informa Prisca «perché stasera spero succeda una cosa...»
«Che cosa?»
«Non voglio dirtelo. Lo saprai solo se accadrà»
«okay, ragazza del mistero. Io ho un abito rosso»
«Lo vedo, Laura. E ti sta da Dio»
Inciampiamo nella neve e cadiamo insieme come due sceme, sulle scale di pietra, imbiancate di neve.
«e adesso le calze si sono smagliate», borbotta Prisca «e tu hai il naso congelato», mi informa, toccandolo. Ci mettiamo a ridere e continuiamo a camminare. Sembriamo due vecchiette ubriache. Arriviamo al locale ciondolando. Penseranno tutti che siamo già sbronze.
«Avete iniziato gli aperitivi senza di noi?», protesta Nic, e mi viene incontro per abbracciarmi. Anche Viola mi fa gli auguri.
Geo mi fa un cenno con la mano. Vuole dire: arrivo subito. Sta trafficando qualcosa con un cocktail. Sta riempiendo un intero secchiello, in realtà. Sono curiosa di vedere cosa sta combinando. Ma Ester mi si para davanti e mi dice «Buon compleanno, Laura», con un tono di voce neutro, forse anche un po' freddo. Mi scrollo di dosso la neve e tolgo il cappotto. Solo allora scorgo Paolo. Si alza dalla poltroncina e viene verso di me. E mi rendo conto che il cuore inizia a battermi più forte. Sono giorni che non ci vediamo, se si tolgono le ore passate a scuola, dove a stento ci rivolgiamo la parola. Quando nevica tanto, la casa sull'albero non è un posto agevole in cui rifugiarsi.
Mi abbraccia e affonda il naso nei miei capelli.
«Auguri, pattinatrice», sussurra «è bello vederti anche fuori da quella classe»
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Shake my colors
ChickLitATTENZIONE: TROVATE QUESTA STORIA AMPLIATA E CORRETTA IN TUTTE LE LIBRERIE E SUGLI STORE ONLINE, PUBBLICATA DA Sperling & Kupfer! Laura ha diciassette anni e ama il pattinaggio più di ogni altra cosa. È solo lì, sul ghiaccio, che si sente davvero se...