Mi sento un po' un'eroina per aver scritto quelle parole. Ma dentro di me barcollo. Mi allontano da lui e vado verso il molo, dove ho l'appuntamento con Paolo. Mi aspetta in piedi, vicino alla barca con la scritta Via col vento.
«Prego, signorina», esclama.
«Cosa?», grido, stupita.
Paolo ha lo sguardo fiero. Ha smesso di piangere ed è tornato il ragazzo che fa follie per me. Questa, però, non me l'aspettavo.
«Vuoi provare l'ebbrezza di un giro in barca o rimani a prendere freddo qui?»
«Ma come hai fatto a...?»
Mi strizza l'occhio.
«Ho ricattato il proprietario»
Salgo in barca e Paolo inizia a remare. Guardo l'acqua scura del lago e mi sento a casa. Guardo le sue mani, il suo viso sempre tranquillo, quella pelle chiara, quasi trasparente e mi sembra che Paolo emani una luce intensa, quasi come venisse da un altro mondo.
«Ho visto la tua nuova graphic novel», lo informo, una volta preso il largo.
Lui smette di remare.
«E cosa ne pensi?»
«E' meravigliosa. Ma io sono di parte. In fondo parla di me»
«Perché tu sei meravigliosa. Però adesso stai tremando».
E' vero. Forse un giro in barca agli inizi di febbraio non è stato il massimo.
«Vuoi rientrare?»
«Voglio che mi tieni caldo tu»
Mi accoccolo a lui e mi lascio cullare dal dondolio della barca. In questo momento, mi sembra di avere tutto quello che mi serve per essere felice. Paolo mi accarezza un braccio. Sento che anche lui sta tremando, ma forse non è per il freddo.
«Laura... », mormora «c'è una cosa che vorrei dirti... Lo so che adesso stai con Geo e che noi...»
Gli metto un dito sulle labbra.
«Non sto più con Geo. Gli sono molto legata, ma per il momento abbiamo capito di non essere fatti per stare insieme»
«Davvero? Cioè, volevo dire... Mi dispiace»
Sorrido, perché non ci credo neanche un po'.
«E tu con Ester?»
Paolo alza le spalle.
«E' una cara ragazza. Ma non è te»
D'improvviso la barca inizia a dondolare più forte e ci rendiamo conto di essere finiti in mezzo a uno stormo di cigni.
«ma quanti sono», esclama Paolo, cercando di scattare una foto col cellulare.
«Cosa ci fanno tutti qui?», chiedo.
«Non ne ho idea, ma forse sono venuti ad augurarti in bocca al lupo»
«Dici?»
Li osserviamo in silenzio. Sono così maestosi e bianchi.
«A proposito», lo informo a un certo punto «ho trovato il costume per la gara. Me lo sono fatto fare da una sarta. È stupendo»
«Di che colore è?»
«Bianco e nero. E' molto attillato. E ha delle ali di farfalla ricamate in argento dietro la schiena. Guanti argentati...»
Paolo mi sorride.
«Sarai bellissima. Non vedo l'ora di vederti»
Ci prendiamo per mano e adesso le nostre bocche sono a un centimetro l'una dall'altra. Attendo questo momento da sempre, forse dalla prima volta che lo vidi, sulla soglia di casa, con la maglietta di Superman addosso.
Mi sporgo in avanti e chiudo gli occhi. Lui mi bacia. E' un tocco leggero, quasi timido, ma c'è anche un soffio caldo di passione. Mi torna alla mente quel bacio nel buio, alla casa stregata.
Mi stacco da lui e spalanco la bocca.
«ma allora eri tu?»
«Come?»
«Quella notte, alla casa...»
Paolo annuisce.
«Mi sono sempre chiesto perché non ne hai più voluto parlare. Poi ho capito: pensavi fosse Geo. Te l'ho lasciato credere. Non volevo rovinarti il momento»
Lo prendo per la giacca e lo bacio di nuovo, questa volta con passione. E' una sensazione strana, sto baciando il mio migliore amico, ma sento che il desiderio cresce e il fatto di conoscerlo così bene non mi fa passare la voglia di scoprirlo.
«Sei come uno di questi cigni», mi sussurra Paolo «sinuosa ed elegante. Perfetta e bellissima»
Sorrido. Detto da lui, ha un effetto diverso. Gli credo. Mi posso fidare. Non ci sono ombre nel suo passato.
Mi accoccolo a lui e non sento più freddo. Potrei passare qui l'intera notte, e mi sentirei al sicuro.
GRAZIE ALLE NUOVE LETTRICI. IL TEAM PAOLO OGGI HA AVUTO LA SUA VITTORIA. MA NON È ANCORA DETTA L'ULTIMA :)
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Shake my colors
ChickLitATTENZIONE: TROVATE QUESTA STORIA AMPLIATA E CORRETTA IN TUTTE LE LIBRERIE E SUGLI STORE ONLINE, PUBBLICATA DA Sperling & Kupfer! Laura ha diciassette anni e ama il pattinaggio più di ogni altra cosa. È solo lì, sul ghiaccio, che si sente davvero se...