Epilogo

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I colori sono il mio mondo. Appena nata pensavano sarei rimasta cieca. Poi un passo alla volta si è capito: avrei visto i paesaggi e le persone soltanto in bianco e nero. Loro non sapevano che avrei amato ciò che mi mancava, con tutte le mie forze. Rinuncerei a una mano, per poter vedere una volta nella mia vita il colore del tramonto, dell'arcobaleno, delle case affacciate sul mare.

Ho studiato i colori da tutti i punti di vista: medico, psicologico, scientifico.

Ho imparato che i bambini fino ai sei mesi non vedono il blu e il viola. Anche gli animali hanno una diversa percezione dei colori: i soli che li vedono come li vede la maggior parte di voi sono gli scoiattoli, i toporagni e alcune specie di farfalle. I pesci, invece, vedono molti più colori di noi.

I colori curano, meglio di altre medicine alternative. Il blu riduce la pressione arteriosa e il battito cardiaco. Una stanza dipinta di viola aiuta l'insonne a dormire.

Non c'è oggetto di cui io non ricordi i colori. Non sottovaluto la loro potenza, mai.

«Laura, tocca a te», mi dice Monia. E' molto più agitata del solito. Sa che mi sto giocando tutto in questa gara.

«Dai il meglio di te», mi sussurra. E mi strizza l'occhio. Credo sia il segnale per l' okay a pattinare al buio.

Entro in pista per il riscaldamento e cerco tra gli spalti. Ci sono Prisca e Paolo. Mi fanno un cenno con la mano, poi Prisca urla il mio nome. Sento un brivido. Non posso deluderli. Strizzo ancora di più gli occhi, e rimango delusa. Geo non c'è.

Sono la prima. Mi posiziono al centro della pista e attendo che parta la musica. In quel momento, vedo Geo che corre come un forsennato verso gli spalti. Ce l'ha fatta. E' qui per me. Ora è tutto perfetto. Appena sento l'introduzione, prendo il nastro e me lo passo attorno agli occhi come se già stessi ballando. Stringo sulla nuca. Adesso non posso più vedere nulla. Sento che tra i giudici c'è un mormorio e sugli spalti si accende un brusio di sorpresa. Poi inizio a pattinare. Finalmente ci sono solo io. Solo in questo spazio nella mia testa posso credere di vedere i colori, i colori come li immagino io, perché in fondo l'importante è avere qualcosa di bello nella testa, mentre si pattina.

L'azzurro del cielo mi incanta, mi dà la forza per saltare. Il rosso del fuoco mi entusiasma e mi spinge a non fermarmi. Io vedo i veri colori. Il bello dell'arcobaleno che c'è in te. Non sei solo. Ci sono io. Il giallo del polline mi fa atterrare sul ghiaccio leggera come una farfalla. Il verde dell'erba mi costringe a proseguire nella coreografia, anche quando la sequenza di salti si complica. La musica si fa più struggente. Non posso fare a meno di ripensare a tutto quello che è successo in questi mesi. Lo psicologo, l'incontro con Geo, la gelosia di Paolo, la risata di Ester, i lunghi capelli di Prisca, la sua caduta sul ghiaccio. La casa abbandonata piena di spiriti, la sorella morta di Geo, il mio cuore spezzato quando lui ha baciato un'altra. Le farfalle che danzavano con me sulla pista. Il sorriso di Paolo. I suoi baci. Fare l'amore con Geo.

Butto tutto sul ghiaccio. Me ne frego se la gente sparla, succederà sempre. Io sono me stessa. Io sono così. Almeno quando pattino, voglio dimenticare che vedo il mondo sempre nelle tonalità di grigio.

Quando la musica sfuma tolgo il nastro e mi metto nella posizione finale. Dagli spalti parte un boato. Paolo mi lancia un pupazzetto di Spider Man. Lo tengo in mano mentre mi inchino.

I colori sono la mia vita.

So che il tempo scorre più in fretta, per gli altri, se sono in una stanza dipinta di arancione o rosso, mentre si sente meno caldo se si sta in un ambiente blu o verde.

Il rosso è usato per attirare i clienti nei negozi, ma va messo solo all'esterno. Per gli ambienti interni, conviene utilizzare colori come il giallo o il lilla.

Forse i giudici non valuteranno in maniera positiva questa mia pazza performance a occhi bendati, ma io sono contenta. Mentre mando un bacio nel vento diretto a mia madre e ai miei tre amici, penso che sono sulla strada giusta per capire che la mia diversità è un punto di forza, non una debolezza. Chi non lo capisce, è meglio che mi stia lontano. Il cuore mi scoppia mentre esco dal ghiaccio e aspetto il punteggio. Ma non riesco a fare a meno di sorridere.

La vita è meravigliosa anche in bianco e nero, se i colori li hai dentro di te.

Spazio autrice

È  finita ma non è  finita...  Restate qui.. A breve vi mostrerò  la. Copertina  di  Shake 2... Intanto se vi è  piaciuta la. Storia lasciatemi un commento.  Vi ringrazio  per aver seguito Laura fino a qui è spero continuerete:)

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