Carissime, non so quante di voi abbiano già letto il 2, ma qui vi lascio il prologo dell'ultimo romanzo...
spero di farvi un regalo gradito... aspetto i vostri commenti :)
Prologo
Ancora non ci credo. E' arrivato il momento. Non avrei mai immaginato che sarebbe potuto succedere. Mi ero convinta che lui sarebbe stato parte di me per sempre. Forse non avevo idea di come avremmo potuto conciliare la mia vita e la sua, forse speravo che la mia indecisione si sarebbe potuta protrarre all'infinito. Ma prima o poi, se non scegli tu, è la vita a farlo per te.
Sono così orgogliosa di lui. Mentre lo guardo prendere la valigia e caricarla in auto, penso che abbia fatto passi da gigante, da quando ci siamo conosciuti. E anche io.
Ho smesso di preoccuparmi se vedo il mondo in maniera diversa da come lo vede la maggior parte della gente. Ho gettato alle spalle parecchie insicurezze. Ho lottato fino alla fine per quello in cui credevo. E gli devo molto, per questo.
Ripenso a quello che è successo pochi giorni fa. Abbiamo preso il traghetto ed eravamo da soli. Varenna ci guardava, immobile, da lontano. Credo che lei già sapesse che dovevamo salutarci.
Io ancora ero ignara di tutto e scherzavo, come al solito. Gli stavo raccontando di come Prisca fosse caduta sul ghiaccio, al palazzetto di Asiago e di come avesse fatto la pernacchia alle altre ragazze. Stavo ridendo di quella scena e non notavo che i suoi occhi erano tristi. Il suo sguardo era altrove.
Lui a un certo punto mi ha messo una ciocca di capelli dietro all'orecchio, poi ha sussurrato: «Ovunque andrai, Laura, sappi che sarò sempre con te. Ovunque andrò, ci sarà sempre uno spazio nel mio cuore per te»
A quelle parole, mi sono voltata e ho smesso di ridere.
«Che cosa stai dicendo?», gli ho chiesto.
«Forse non è il momento giusto», ha ribattuto.
«Invece è questo, il momento», ho insistito. Il cuore mi batteva all'impazzata. Ho pensato: questa volta fa sul serio. Non ci sarà un altro capitolo della nostra storia.
«Vado via», ha sussurrato.
«In vacanza?»
Ha fatto segno di no con la testa.
«Quando torni?»
«Non lo so»
I miei occhi si sono riempiti di lacrime.
«Ti prego non piangere. Ci ho riflettuto a lungo. E' giusto così. Per favore. Se piangi, mi rendi le cose ancora più difficili»
Mi sono stretta a lui e ho singhiozzato contro al suo petto, senza ritegno, come una bambina.
Il traghetto ha cullato il mio pianto. Lui mi ha abbracciato e per un attimo mi è parso che stesse piangendo a sua volta.
Adesso mi sto sforzando di sorridere.
Abbiamo deciso che non lo accompagnerò all'aeroporto.
Chiude il baule della macchina e fa cenno a mio padre di aspettare ancora un istante.
Viene verso di me e sento che inizio a sudare freddo.
Le gambe forse stanno per cedere. Sento che sto per svenire. Coraggio, Laura. Vi state solo salutando. Forse non starà via per sempre.
O forse sì, dice una vocina, quella che ha paura.
«Allora ci siamo», esclamo, e tento di sembrare entusiasta.
«Ci siamo», risponde e mi sembra un po' nervoso.
«Andrai alla grande. E possiamo sentirci tutte le volte che vorrai. Io... Sono qui»
«Sarai dappertutto, tra un po', se continui a pattinare così bene»
«Non diciamo sciocchezze. Quella davvero brava è Prisca»
«Sei la solita finta modesta»
Gli do una leggera spinta. Ridiamo.
Mio padre suona il clacson. Trattengo le lacrime. Potrò sfogarmi quando se ne sarà andato. Adesso deve ricordarsi solo il mio sorriso.
«Non dimenticarti di me», gli dico.
«Sai che non è possibile»
Non dimenticare il blu dei nostri incontri silenziosi. Non lasciare mai andare il giallo delle nostre chiacchiere spensierate. Accendi il rosso della nostra passione, quando dirai a te stesso che tutto quel che hai non è abbastanza. Non sperare di scordare il rosa della mia gioia quando ti vedevo corrermi incontro, dopo giorni di attesa.
«Mi mancherai così tanto»
«Anche tu», ammette lui «sarà difficile abituarmi a una vita senza di te»
Non capisco del tutto perché sta andando via, se sente questo peso al cuore. Ma forse ogni partenza è difficile. Ogni partenza è una piccola parte di te che muore.
«Laura, ricordi cosa ti ho detto l'altra sera, sul traghetto?»
Annuisco.
«Ci sarò sempre per te»
«E io per te, lo sai. Non ti liberi di me così facilmente»
«Addio», mormoro e lo stringo forte.
«Addio», dice lui. Si china per darmi un ultimo bacio. Vorrebbe farlo su una guancia, ma gli sfioro le labbra.
«Portalo con te», dico.
Lui si mette un dito sulla bocca.
Portami con te, vorrei urlare.
Ma soffoco quella parte di me che non è stata capace di decidere fino in fondo e lo saluto per l'ultima volta, con un cenno della mano.
... in libreria dal 25 luglio...
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Shake my colors
ChickLitATTENZIONE: TROVATE QUESTA STORIA AMPLIATA E CORRETTA IN TUTTE LE LIBRERIE E SUGLI STORE ONLINE, PUBBLICATA DA Sperling & Kupfer! Laura ha diciassette anni e ama il pattinaggio più di ogni altra cosa. È solo lì, sul ghiaccio, che si sente davvero se...