Capitolo 19

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Haley POV

"Bene signorina Salvatore cominciamo..."
"Certo" prendo il curriculum dalla borsa e glielo porgo
"Bene Haley... raccontami di te" dice mentre osserva il mio curriculum
"Allora sono sono Haley Salvatore ho 18 anni studio medicina alla Columbia University, mi sono diplomata alle superiori col massimo dei voti e..."
"Sei assunta" mi interrompe alzandosi dalla sedia
"Come?" chiedo allibita
"La faccio breve ho bisogno di in altra assistente personale perché quella che ho già è incinta e ha bisogno di una mano e visto che vai all'università, e il tuo curriculum non è per niente male.
Verrai al lavoro dalle 14 alle 18:30 dal lunedì al venerdì, questo è il contratto" dice porgendomelo
"Certo va benissimo"

Guardandola dal vivo devo dire che è una bellissima donna nulla da dire
"Ehi se continui a guardarmi così mi consumi" dice ridendo
"Oh io... mi scusi, il fatto è che è una bellissima donna"
Oh dio ma come mi è uscito chissà cosa penserà di me, che sono una sottospecie di pervertita...
"Beh grazie sei molto carina" dice arrossendo visibilmente
"Scommetto che riceverà sempre complimenti del genere" dico alzandomi anch'io per andarmene
"Non dolci come questo" sussurra
"Comunque ora puoi andare, a domani puntuale mi raccomando"
"Certo a domani"

Uscita dall'azienda mi dirigo in un negozio specializzato in abiti da lavoro, entro e trovo una donna sulla cinquantina dietro al bancone
"Buongiorno desidera?" dice venendomi incontro appena mi vede
"Salve avrei bisogno di qualche abito da ufficio"
"Perfetto avevi in mente qualcosa?"
"Ehm direi dei tubini e poi non saprei..."
"Vieni con me ti faccio provare qualcosa"
Prende quattro tubini di vari colori, cinque camicie e pantaloni sia svasati che a sigaretta
"I tubini con la corporatura che hai ti stanno magnificamente e anche la lunghezza è perfetta"
"Perfetto prendo tutto"

Dopo aver fatto gli acquisti mi dirigo verso casa, arrivo e trovo George
"Salve George come stai?"
"Oh signorina Salvatore molto bene grazie... ah prima è passata la ragazza che non volete che faccia entrare"
"Ah si? E cosa voleva?" chiedo cercando di restare calma
"Voleva vederla e le ho detto che non poteva e in più non ceravate"
"Ha fatto storie?"
"Si è un po' arrabbiata, le ho detto che se non se ne andava avrei chiamato la polizia e ha detto non finisce qui"
A sentire quello che mi sta dicendo iniziò ad preoccuparmi
"Bene grazie George ci vediamo"

Arrivata dentro casa trovo mia madre ad aspettarmi
"Allora com'è andata?" chiede ansiosa
"Beh mami... sono assunta" dico urlando
"Oh mio dio la mia bambina" urla e mi abbraccia forte
"A tesoro stasera verranno dei signori con la loro figlia, mi raccomando vestiti elegante"
"Ok ma chi sono?"
"Sono dei conoscenti di tuo padre, non so dirti di più e queste borse?" chiede guardando le shoppers
"Ah sono dei abiti che ho comprato per il lavoro... dopo te li mostro, adesso vado a studiare e poi mi preparo a dopo"

Ora di cena

Ho deciso di indossare una tuta color crema lunga, con dei sandali neri un trucco sobrio e una coda a treccia. Raggiungo mia madre e mio padre in salotto
"Allora papi come sto?" chiedo a mio padre
"Tesoro mio sei bellissima come sempre" risponde baciandomi la fronte
"Grazie anche tu stai molto bene allora quando arrivano?"
Finisco di pronunciare la frase quando mia madre arriva con gli ospiti
"Haley loro sono i signori Harvey" dice mia madre presentandoli
"Salve signori molto piacere" sorrido educata porgendo la mano
"Ciao Haley io sono Arthur e lei è mia moglie Christel"
Mi porgono entrambi la mano
"Nostra figlia dovrebbe essere qua a momenti" aggiunge la signora Christel
Dopo neanche cinque minuti compare l'ultima persona che mi sarei aspettata di vedere.

Victoria POV

Possibile che ogni cosa che faccia la rovini, ora l'ho persa definitivamente...
Dopo che se n'è andata da casa mia, mi sono sentita tremendamente incolpa, il fatto che mi abbia preso in giro mi ha fatto uscire di testa, so che lo ha fatto per scherzare e non con cattiveria, ma purtroppo l'ho capito troppo tardi...

Decido di chiamare mia madre, l' unica persona o quasi che puoi aiutarmi
"Ehi Vichy, è successo qualcosa?" chiede mia madre con ansia
"Si ma non è una cosa grave... ti va se domani mattina?"
"Certo per le 10 va bene?"
"Va benissimo mamma a domani"
"A domani Vichy" dopo questo chiude la chiamata

Dopo la chiamata con mia madre, mi vesto a vado a vedere come procedono le cose al Glamour.
Appena arrivo vedo la solita fila di ragazzi che non vedono l'ora di bere e rimorchiare
Entro dalla porta sul resto e vado nel mio ufficio, mi verso un bicchiere dì scotch e mi siedo sulla mia poltrona di pelle...
Bussano alla porta e entra il mio amico Luke
"Ehi Vichy come stai?"
"Bene se così si può dire, cosa posso fare per te?"
"Niente volevo solo sapere come stavi dopo che l'altra volta ti avevo visto andare via con quella ragazza quindi la mia domanda è cosa stai combinando?" dice sedendosi davanti a me
Senza perdere tempo gli racconto la storia per filo e per segno e mentre lo faccio Luke mi guarda che con gli occhi fuori dalle orbite...
"Ma sei andata fuori di testa per caso?"
dice alzandosi
"Questo è troppo anche per te Vichy andiamo" aggiunge
"Pensi che non sappia che stia sbagliando su tutti i fronti e che l'ultima volta abbia superato il limite e trattata come una qualsiasi puttana..." dico alzandomi anch'io
"Vichy non puoi fare così così è una ragazzina e poi è una tua studentessa le rovinerai la carriera e... "
"Ora basta non voglio più ascoltarti" dico arrabbiata
"Invece dovrai farlo perché un giorno non lontano, lei troverà una donna che la rispetta e che la ama e tu la perderai"

Questo non succederà mai, dovranno passare sul mio cadavere.

Una Professoressa Per AmanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora