Capitolo 59

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Haley POV

Siamo tornati a casa, Javier è stanco morto dopo il pomeriggio in ludoteca, si è divertito come un matto.

"Finalmente a casa, non ho mai visto così tanti bambini in una stanza" dice stanco mio padre.

"James è normale, non hai più l'età" gli dice mia madre ridendo.

"Hey donna mi hai appena dato del vecchio" borbotta facendo il finto offeso.

"Ok calmatevi dobbiamo portare il piccolo a letto, ma dov'è Victoria?"chiedo guardandomi attorno.

"Sarà in camera vostra, ci pensiamo noi al bimbo tu va pure a vedere se sta bene" i miei prendono Javier e lo portano in camera sua.

"Va bene grazie e buonanotte".

Mi avvio verso la mia camera e la vedo a fissare il vuoto, entro ma nemmeno si accorge di me.

"Victoria amore è successo qualcosa?" chiedo preoccupata, ma non risponde.

"Amore mi stai facendo preoccupare... parlami" mi siedo dalla mia parte del letto e mi accorgo, che ha gli occhi  arrossati per le lacrime.

"Haley... mi ha chiamato Santiago, ha trovato mio fratello..." sussurra.

"Davvero? Ma è una cosa meravigliosa" sorrido contenta.

"No invece o meglio si certo è meraviglioso, ma ho scoperto delle cose... e sono tutt'altro che belle" si copre gli occhi con le mani e ricomincia a piangere.

"Victoria vuoi che chiami qualcuno?" faccio per alzarmi dal letto, ma mi ferma.

"Ok... allora ho scoperto che i miei genitori sono entrambi in carcere per traffico di minori e abusi sessuali su minori" dice tutto in un fiato.

"Hanno comprato mio fratello da dei messicani e successivamente mio padre ha abusato sessualmente di lui, dopo che me ne sono andata.
Adesso è stato adottato da una buona famiglia, ha cambiato cognome si chiama Christopher MAclenno ... forse dovrei fare il test del dna anch'io.
Mio dio che orrore..." piange forte.

"Amore mio mi dispiace così tanto... aspetta che chiamo i tuoi genitori" esco dalla stanza correndo e prendo il telefono dalla mia borsa.

"Haley tesoro che succede abbiamo sentito Vichy piangere e anche tu piangi... chi stai chiamando?" mi guarda mia madre.

"Sto chiamando la madre di Vichy devono assolutamente venire qua..." avvio la telefonata e aspetto.

"Pronto Haley state bene?"

"No Maria è meglio che venite qui subito, è urgente" quasi ordino.

"Certo arriviamo subito a dopo" chiudo la chiamata e aspetto.

Siamo tutti in soggiorno e Victoria inizia a raccontare tutto senza omettere dettagli, anche quelli più lugubri.
Tutti sono impalliditi, mi madre e quella di Vichy piangono.

"Papà tu sapevi di tutto questo?" chiede.

"No Victoria , te lo giuro e poi se lo avessi saputo te lo avrei detto subito" sospira affranto.

"Ma poi come lo hai scoperto, sono file riservati" aggiunge.

"Io e Santiago ci siamo sentiti e mi ha passato delle informazioni..." racconta.

"Madonna santa Victoria ancora? Uffa" borbotta.

"Comunque adesso cosa facciamo?"chiedo.

"Beh io vorrei fare il test del dna... voglio capire se anche io sono stata comprata...".

"Certamente ci penserò io, chiamerò chi di dovere... James per sicurezza potresti prelevarle te il sangue, che dici?"

"Nessun problema domani mattina le facciamo, ora è meglio riposare" risponde mio padre.

Tutti se ne vanno dormire, mentre io e Vichy siamo in cucina a bere del té visto che non riesce a dormire.

"Mi sembra che mi sia passato sopra un camion col rimorchio" sussurra.

"Tesoro non ho parole per descrivere quanto mi dispiaccia" le bacio la guancia.

"Se non me ne fossi andata lì, a quest'ora gli avrei ammazzati con le mie stesse mani..." si passa le mani tra i capelli.

"Non dire queste cose, i tuoi genitori l'hanno pagata... anche se non cancelleranno mai il dolore che hanno causato.
Ci vorrebbero delle frustate, fino a consumarli" dico arrabbiata, mentre lei mi guarda accigliata.

"Scusami, quello che ho detto non è meglio anzi" mi scuso.

"Adesso quanti anni dovrebbe avere?"

"Adesso ha 18 anni, Santiago mi ha detto che va all'accademia militare qui a New York..." racconta.

"Vuole fare lo sbirro?" dico sorpresa.

"Eh già, conoscendolo sarà molto rigido" sorride.

"Forza andiamo a letto, domani abbiamo una giornata impegnativa" aggiunge stanca.

"Hai ragione andiamo a nanna".

Questa mattina ci siamo svegliati presto, purtroppo Victoria era di cattivo umore perché non poteva fare colazione.

"Che schifo uffa, ho fame cazzo... dopo voglio una ciambella con la crema" borbotta.

"Ti calmi o no? Ci metteranno poco a prelevarti il sangue e poi puoi mangiare anche un elefante" ribatto.

Arrivate in ospedale, mio padre ci aspetta nella stanza dei prelievi.

"Eccovi qua, Victoria dammi il braccio faremo presto" mio padre le fa velocemente il prelievo e per tutto il tempo aveva la testa girata dall'altra parte.

"Non sapevo che avessi paura degli aghi" la guardo.

"Non mi fanno paura, mi fanno solo impressione... hey doc non mi da nemmeno il lecca lecca?" chiede ruffiana.

"Si certo, ma tu non sei una bambina... Haley meglio che porti la tua compagna a fare colazione" ride mio padre.

"Forse è meglio, se no si mangia anche le siringhe" ridiamo tutti.

Nella caffetteria dell'ospedale abbiamo ordinato due ciambelle e due cappuccini.

"Non sai quanto avevo fame, avrei mangiato anche te"

"Vichy al massimo tu mi mangi in un'altra maniera" ammicco.

"Hai ragione ma tu lo ador... che ha quella da fissare?" guarda verso la porta, mi giro anch'io.

Viene verso di noi e si ferma davanti a me.

"Ciao mi chiamo Laila e tu come ti chiami dolcezza?" ammicca leccandosi le labbra.

"Ah scusami lei si chiama fidanzata ed è fidanzata con me.
Vattene prima di ritrovarti con il tuo culo secco per terra" la fissa arrabbiata nera.

"O-oh sc-scusate" corre via.

"L'hai spaventata proprio" rido.

"Si beh se lo ha meritato, forza usciamo" borbotta.

Siamo in macchina e sto guidando io, voglio fare al mio amore una sorpresa.

"Hey ma dove stiamo andando?" chiede.

"Ora vedrai abbi un po' di pazienza".

Parcheggio l'auto e scendiamo.

"Questa è l'accademia militate... non vorrai..." le mancano le parole.

"Si invece, vuoi o no vedere tuo fratello?" Annuisce e mano nella mano entriamo.

"Buongiorno desiderate?" chiede un'ufficiale

"Salve noi stiamo cercando Christopher Maclennon, possiamo vederlo?" chiede

"Certo aspettate che ve lo chiamo" se ne va rigoroso.

"Non posso crederci e se non mi volesse nella sua vita?" sussurra.

"Beh chiediglielo, guarda davanti a te?" sorrido

Una Professoressa Per AmanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora