Capitolo 34

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Victoria POV

Mi sveglio di colpo per il suono della sveglia che irrompe nelle mie orecchie, guardo la sveglia che segna le otto del mattino.
Mi alzo dal letto e vado in cucina a prepararmi il caffè...
Questa notte non ho dormito gran che bene... ho sognato Adriana, era da tempo che non pensavo più a lei, se solo l'avessi contattata in passato forse ora sarebbe qua...

Sapete non sono mai stata una gran religiosa.
Mio padre bestemmiava sempre anche  quando ero piccola.
Ma adesso voglio pensare che lei sia in un posto migliore e che sia in pace.

Dopo aver fatto colazione mi dirigo in bagno per lavarmi e truccarmi.
Poi vado in camera mia per vestirmi, opto per un per un paio di jeans e un maglioncino color crema, con delle scarpe basse eleganti.
Ormai siamo in autunno e il freddo inizia a farsi sentire, dovrei anche tirare fuori gli scatoloni con gli abiti invernali e... niente visto che, i miei pensieri vengono interrotti dal campanello, deve essere Haley.

Vado ad aprire ed è proprio lei con il nostro bambino
"Mamma" dice Javier saltandomi in braccio
"Buongiorno javier e buongiorno anche a te amore" sorrido baciandola con dolcezza
"Mami mamma e basta dai" borbotta il piccolo coprendosi gli occhi
"Scusaci tesoro ma sai io e la mamma ci amiamo molto" Haley mi guarda facendomi l'occhiolino
"Allora piccolo come ti sei trovato a casa con i nonni?" chiedo
"Benissimo mamma, il nonno è troppo forte" ride battendo le mani
"Sono felice tesoro" dico baciandogli la fronte.
Javier ci lascia sole, io ed Haley ci guadami negli occhi per due secondi , per poi saltarci addosso reciprocamente, ci baciamo come se non ci fosse domani.
Le nostre lingue si uniscono in una danza sensuale senza fine, ci stacchiamo per riprendere fiato.
Le sue labbra sono rosse e gonfie per i nostri baci
"Mmm mi piace come mi saluti e anche il modo in cui ti sta questo maglioncino, ti fa due tette..." ammicca
"E io non vedo l'ora di stare un po' sola con te, così posso seppellire le mia testa tra le tue gambe" ansimo palpandole il culo, geme e la bacio ancora.

Dopo un ora Haley è andata all'università con un taxi mentre io e Javier stiamo andando dai miei genitori.
Arrivati lo faccio scendere e bussiamo alla porta.
Mio padre ci viene ad aprire,
"Ciao Vichy e ciao anche a te Javier, venite entrate pure" mio padre ci fa entrare e andiamo in cucina dove c'è mia madre
"Ciao mamma" la saluto e osservo mio padre
"Come mai sei a casa?" chiedo preoccupata
"Nulla tesoro" risponde mio padre
"Nulla tesoro, vichy vuoi sapere cosa ha fatto tuo padre? Crede di avere ancora vent'anni, ma non è così e si è fatto male alla schiena" si intromette mia madre blaterando e mio padre sospira
"Mimi tesoro calmati sono ancora qui no" dice in tono dolce mio padre e chiamandola per soprannome
"Ecco e vorrei che stessi con me ancora per molto, non sono pronta a perderti mi hai capito testone?" gli punta il dito contro e devo dire che la scena è esilarante
"Ok mimi" dice semplicemente per poi darle un tenero bacio.

Siamo tutti intorno al tavolo a parlare del più e del meno, mentre Javier è in divano a vedersi i Simpson e lo sentiamo ridere.
"Gli piace proprio quel cartone eh?" chiede mia madre
"Si molto Homer lo fa morire" rido
"Li guardavo anch'io" aggiungo ripensando a quando li guardavo io, bei tempi
"Beh almeno in una cosa siete uguali" sorride mio padre
"Ah vi disturba, se vi lascio qui Javier per un po'? Sapete vorrei pranzare con Haley, abbiamo molto da discutere" non posso dirgli che ho il disperato bisogno di far l'amore con mia moglie, darebbero di matto ahahah
"Certo tesoro non preoccuparti, puoi venire a prendertelo quando vuoi" dice tuo padre entusiasta
"Grazie siete i migliori".

Sono dietro all'università, sto aspettando Haley, prima di venire qui sono passata in rosticceria e ho comprato le lasagne, so che le piacciono molto.
La vedo arrivare dopo poco, è bellissima come sempre, il solo vederla mi fa eccitare a dismisura.
"Ciao amore" dice salendo in auto
"Ciao dolcezza" la bacio, metto in moto
"Mmm che buon profumo"
"Lo so, guarda cosa c'è dietro" dico indicando i sedili posteriori
"Dimmi che sono lasagne ti prego" fa il labbruccio come se fosse una bambina
"Si sono lasagne amore".

Dopo aver pranzato, prendiamo i piatti e li mettiamo nel lavello
"Sai non vedevo l'ora di stare un po' con te... mi manca il tuo calore" dice baciandomi il collo.
La trascino in camera a letto e la butto sul letto, iniziamo a strusciarci come disperate
"Oddio se adesso non mi spogli e mi fotti giuro che le prendi" dice quasi urlando
"Bastava chiedere tesoro" rido e la spoglio completamente e anch'io faccio lo stesso.
I suoi seni sono caldi e i capezzoli sono turgidi, inizio a leccare il destro per poi prenderlo in bocca, lo succhio forte e inizia a gemere forte.
La mia mano scende sul suo ventre, per poi arrivare al centro del suo piacere...
Mi alzo da sopra di lei, mi giro scavalcando le sue gambe e posiziono la mia figa davanti alla sua faccia
"Vichy ma che..." si interrompe quando la penetro forte con due dita e succhio il clitoride tra le labbra
"Forza Haley ha la mia figa davanti alla faccia, fanne ciò che vuoi" gemo, non se lo fa ripetere due volte e mi penetra con la lingua, la sento in profondità....
"Oh cazzo Vichy più forte" urla mentre mi infila un dito dentro e poi un altro, fino ad arrivare a tre, le vado incontro con il bacino e lei fa lo stesso con le mie dita
"Sto per venire" geme forte
"Allora vieni cazzo" le nostre dita ci scopano a vicenda fino in fondo.
Veniamo urlando reciprocamente i nostri nomi.
Siamo stremate ma finalmente appagate.

Una Professoressa Per AmanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora