Capitolo 56

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Victoria POV

Ci facciamo il solletico, quando qualcuno apre la porta della stanza.

"Senti Haley... oh mio dio" Kate appena ci vede, si copre il viso con le mani.

"Mamma cavolo... hai perso l'usanza di bussare alla porta?" ci copriamo entrambe il più possibile.

"Hey ma che succede? ti ho sentito urlare" il padre di Haley fa capolino davanti alla porta e appena ci vede sbianca.

"La mia bambina nuda... oh che schifo..." borbotta.

"Con tutto il rispetto è normale che noi facciamo sesso, siamo due mamme e stiamo insieme... il più delle passiamo così il tempo" gesticolo ovvia.

"Zitta Victoria, vestitevi e venite in soggiorno" chiude la porta e Haley inizia a ridere.

"Ma perche hai dovuto dirglielo?" mi da una piccola schiaffo sul braccio.

"Cosa credevano? Che fossi come la vergine Maria?"

"Certo che no, ma ora mi vedono come Maria Maddalena" dice iniziando a vestirsi.

"Chi è Maria Maddalena?" chiedo guardandola.

"Maria Maddalena era una prostituta che venne salvata da Gesù e si converti al cristianesimo, nell'Ultima Cena di Leonardo da Vinci, è la donna che sta alla sua destra... la sua compagna" spiega e io ascolto interessata.

"Storia molto interessante, sono curiosa di sapere il resto" mi infilo un maglioncino e la salopette.

"Va bene, ma dovremmo fare un discorso approfondito".

Usciamo dalla camera e raggiungiamo gli altri in soggiorno, Javier appena ci vede ci corre in contro.

"Mami mamma,  la nonna mi ha detto che stavate dormendo" ci da un bacio a entrambe.

"Piccolo ti va di andare con Maria, così ti fa il bagno" annuisce e prende la mano della tata.

Ci sediamo sul divano e ci prendiamo per mano.

"Allora ho raccontato a Kate e James cosa è successo oggi e dopo essersene andata via dall'asilo, Elisabeth è ritornata a casa e da li non si è più mossa" racconta mio padre.

"Non posso credere che abbiamo fatto entrare in casa quella pazza" Kate si passa una mano sul viso e sospira.

"Non sapevamo che fosse cosi, non abbiamo nessuna colpa" la consola James.

"Che sapete dei genitori di Victoria?" chiede mia madre.

"Niente di personale, parlavamo solo di affari e nient'altro" racconta James.

"Dovranno convocarli, di sicuro loro sanno qualcosa" dico.

"E credi che parleranno? Non daranno mai la figlia in pasto ai lupi..." mio padre ha ragione.

"Forse c'è una cosa che potete fare... se controllate ancora le chiamate, potete chiamare i genitori dire quello, che sta facendo Elisabeth e appena la chiameranno, ascoltiamo quello ce dicono... ".

"E' un'ottima idea Haley domani provvederemo a convocarli, ora è meglio andare" mio padre si alza e subito James lo ferma, chiedendogli di restare a cena e i mie genitori dopo molte insistenze accettano.

La cena prosegue tranquilla, Javier ride e scherza e mangia di gusto tutto quello che c'è nel piatto... sembra non rendersi conto di quello, che è successo e della preoccupazione che abbiamo.
Dopo cena lo lasciamo guardare i cartoni e gli abbiamo fatto un po di coccole fino a farlo addormentare.

Io e Haley ci siamo cambiate e siamo a letto.
"Si sta troppo bene sotto le coperte"sussurra Haley.

"In questo momento sembri la mummia" la prendo in giro.

"Lo prenderò come un complimento..." piano piano chiude gli occhi e si addormenta profondamente.
Continuo a guardarla per qualche minuto, cercando di fotocopiare nella mia mente ogni singolo dettaglio del suo volto.
Le bacio gli angoli della bocca e il naso, si muove leggermente e decido di lasciarla stare e provare a dormire.

Il vibrare del mio telefono mi sveglia, guardo lo schermo appare un numero che non conosco.

"Pronto chi parla?"

"Hey pequena borboleta (piccola farfalla in portoghese) come stai?" riconoscerei questa voce ovunque.

"Santiago sei tu?" mi alzo dal letto, facendo attenzione a non svegliare Haley e esco dalla stanza.

"Certo che si, ti sono mancato?" ride con il suo accento brasiliano.

"Sono due anni che non ho più tue notizie, dove ti trovi adesso?" chiedo impaziente.

"Sono nella bellissima Siviglia, mi sono sistemato e ho cambiato vita... so che non stai passando un bel periodo" sussurra.

"Esatto e non ti chiederò come fai a saperlo, ma si..." vado in cucina e scaldo l'acqua per il thè.

Gli racconto tutta la storia e lui mi ascolta senza senza fiatare, gli racconto di Haley Javier e specialmente di Elisabeth.

"Cosa ne pensi Santiago?".

"Che tutto questo non mi è nuovo anzi, mi ricorda una vecchia storia di circa quattro o cinque anni fa... più o meno le dinamiche sono le stesse a differenza di tuo figlio.
Non si è mai arrivati a processo, perché stranamente i campioni sono stati compromessi ed è stato classificato come un suicidio" spiega.

"Ti invierò tutti i documenti riguardanti il caso e la l'unica persona che è stata accusata, in questo caso una donna di nome aspetta... Clarissa Harvey" aggiunge.

"Per caso è una parente di Elisabeth Harvey?" metto del miele nel thè.

"Questo non so dirtelo... tutto questo è successo a Stanford, inviami la tua mail che ti mando i documenti e la foto di questa donna.
Purtroppo mi ci vorrà un po', non ho tutti i file sotto mano, ma avrai tutto per prima di pranzo" ride.

"Grazie mille Santiago mi sei stato di grande aiuto" sorrido.

"Non c'è di che, te lo dovevo..." mi ricordo l'ultima volta che l'ho visto.

"Ah Santiago avrei bisogno di un altro favore, sempre se non ti dispiace" finisco di bere il thè e metto la tazza nell'acquaio.

"Puoi chiedermi tutto, lo sai".

"Ho bisogno che trovi mio fratello... ho paura che gli sia successo qualcosa" i miei occhi si riempiono di lacrime.

"Non preoccuparti faro il possibile, sono sicuro che sta bene" ci salutiamo e chiudiamo la chiamata torno in camera.

Questa mattina non abbiamo portato Javier all'asilo per motivi di sicurezza ed era molto contento, perché poteva dormire fino a tardi.
Io ed Haley invece ci siamo prese un momento per noi due e così siamo andate fare colazione in pasticceria.
Dopo aver ordinato, il cameriere ci porta in fretta le ordinazioni, ossia due cappuccini una ciambella alla crema e una brioche vuota per me.

Chiacchieriamo tranquillamente, quando mi arriva la mail di Santiago, la apro e vado subito a vedere la foto e sbianco, sotto lo sguardo di Haley.

Una Professoressa Per AmanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora