Capitolo 32

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Victoria POV

Non avrei mai pensato che la mia vita potesse prendere questa piega... sto osservando Haley e Javier che ridono come matti
"Allora a che ora devi essere al lavoro?" chiedo
"Devo essere lì alle 14:30 e finisco alle 18, così vengo a prendere Javier così tu puoi andare al lavoro e te lo riporto domani mattina prima di andare all'università va bene?" prende i piatti dal tavolo e li mette nel lavello
"Certo, ti preparo una borsa con le sue cose e oggi vado a fare un po' di shopping con Javier" dico dandole un bacio
"Dove dobbiamo andare mamma?" Javier si alza dalla sedia
"Andiamo a prendere un po' di vestiti e un po' di cose per la tua cameretta stasera vai a casa con la mami così conosci anche i nonni" il suo sorriso si allarga e ci abbraccia entrambi
"Ah ricordati di comprare anche un seggiolino per l'auto o c'è l'abbiamo già?"
"Si ne abbiamo uno ma ne prendo un altro per sicurezza e poi li useremo anche in futuro" le strizzo l'occhio
"Mamma mami io vado a giocare a dopo" Javier corre e da nella sua stanza e io prendo Haley e la bacio come se non ci fosse un domani, inizio a palparle i seni ma lei mi blocca
"Vichy tesoro fermati... Javier può sentirci" ansima, la giro di schiena, faccio scontrare col mio seno.
Afferro entrambi i suoi seni e li stringo
"Mmm non puoi capire quanto ti desidero, ho una voglia matta di infilare le dita dentro di te" con la mano destra scendo fino ad arrivare fino ad arrivare nel suo basso ventre, il suo respiro accelera e il suo cuore batte forte.
"È ora di andare al lavoro tesoro sono le due ormai"
"S-si hai ragione" balbetta col fiatone sorrido guardando la sua espressione
"Javier vieni che la mami va al lavoro" urlo e dopo un minuto arriva correndo
"Ciao mami, dopo torni vero?" chiede il piccolo
"Certo che torno, sai i tuoi nonni non vedono l'ora di conoscerti" si abbracciano e Haley gli da tanti bacini ma Javier sempre preoccupato
"Ehi piccolo che succede?" chiedo avvicinandomi
"E se poi non piaccio ai nonni? Non mi vogliono?" abbassa il viso ma Haley glielo alza
"Piccolino non pensarlo neanche per scherzo ok?" Javier annuisce e la abbraccia forte.

Dopo essere stati in vari negozi per bambini abbiamo preso tutto il necessario e Javier inizia a sbuffare
"Che succede piccolo?" chiedo guardandolo
"Niente è che sei una trottola mamma" a quella affermazione mi metto a ridere
"Perché tesoro?"
"Perché non ci siamo fermati un attimo, guarda che io sono piccolo sai?" povero il mio piccolo ometto
"Hai ragione, sai che facciamo mettiamo le cose in macchina e andiamo a prendere un bel dolcetto ti va?"
"Si sì" si mette a battere le mani per la felicità.
Arrivati alla macchina, faccio salire Javier e lo sistemo sul seggiolino, salgo anch'io e il mio telefono inizia a squillare
"Pronto mamma dimmi"
"Ciao Victoria ti disturbo?" chiede dolcemente, forse troppo
"No no mamma, sono a fare spese con Javier e adesso andiamo a prendere un dolcetto.
Volevi qualcosa in particolare?"
"Oh sei col piccolo... potresti venire a prendere un caffè magari" ho avuto la conferma che mia madre non sa mentire...
"Mamma vuoi proprio vederlo eh?"
"Victoria porta immediatamente mio nipote da me SUBITO" urla l'ultima parola rendendomi sorda
"Bastava chiederlo sai?" chiedo ironicamente
"Non prendermi in giro Vichy muoviti" detto questo chiude la chiamata.
"Che succede mamma?"
"Niente tesoro era mia mamma la tua nonna vuole vederti così, andiamo da lei.
Aspetta che invio un messaggio a Haley così la avviso" prendo il telefono e le scrivo un messaggio

A Haley
Amore vado a trovare mia madre così vede anche Javier, mia madre non vede l'ora di vederlo non ho potuto dirle di no...

Da Haley
Tranquilla amore non preoccuparti ci vediamo dopo.

Accendo la macchina e dopo un quarto d'ora arrivò davanti a casa di mia madre, parcheggio e scendiamo.
Bussiamo e mia madre ci viene ad aprire.
"Oh ciao entrate pure" ci fa entrare e mia madre non smette di guardare Javier
"Ti devi essere il piccolo Javier" dice con le lacrime agli occhi
"E tu la mia nonna" preparatevi tutto il Nilo sta per straripare.

Haley POV

Ormai sono quasi le sei del pomeriggio, non vedo l'ora di andare dal mio bambino.
Anche se non l'ho fatto io e il mio bambino...
"Elisabeth io adesso vado" dico entrando nel suo ufficio
"Va bene magari possiamo andare a prendere un aperitivo?" chiede alzandosi dalla sedia
"Non posso mi dispiace" faccio per uscire dal ufficio quando mi blocca il braccio
"Perché mi dici sempre di no?" mi guarda irritata
"Non voglio illuderti perché amo follemente la mia compagna e tu meriti una persona che possa renderti felice e questa persona purtroppo non sono io..." le prendo la mano e la tolgo dal mio braccio
"Se mi vuoi come amica mi sta bene nessuno problema, ma se mi vuoi per qualcosa di più, sarà meglio che ci limitiamo a un semplice rapporto di lavoro" detto questo esco dal suo ufficio .

Arrivata a casa di Victoria mi arriva un messaggio da parte di Elisabeth che neanche apro.
Arrivata trovo Victoria fuori ad aspettarmi con Javier
"Mami finalmente" Javier mi corre incontro
"Tesoro mio dammi un bacio" Victoria si avvicina per darmelo ma il piccolo la ferma
"Mamma guarda che diceva a me non a te sai"  Javier mi prende il viso e ci diamo un bacio sotto lo sguardo arrabbiato di Vichy
"Hai preso il seggiolino?" chiedo avvicinandomi a lei
"No l'ho dovuto ordinare purtroppo non c'è l'avevano della misura giusta" così montiamo in macchina mia il seggiolino vecchio, carichiamo la borsa in macchina e faccio salire Javier.

"Domani a pranzo vengo a prenderti e lascio il piccolo da mia madre.
Ho bisogno di stare con te se no divento pazza".

Una Professoressa Per AmanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora