Capitolo 13

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Victoria POV

Dormo profondamente nella mia parte del letto, quando sento delle dita affusolate disegnarmi il contorno delle labbra.

"Vedo con piacere che alla mattina sei bella sveglia" dico aprendo di colpo gli occhi
"Scusami i-io cr-credevi che stessi ancora dormendo e poi... non ho resistito" sorride dolcemente
"Allora come hai dormito?"
"Meravigliosamente"
"Per fortuna che oggi inizi alle dieci, così possiamo prendercela comoda... ti va di fare una doccia insieme?"
"Volentieri" mi dice dandomi un bacio a stampo

Siamo in doccia, il getto di acqua calda mi rilassa i muscoli tesi, la vedo passarsi il bagnoschiuma sul corpo.

Gira la testa e mi fissa intensamente, nei suoi occhi posso vedere l'eccitazione e le sue labbra sono impazienti di essere morse e baciate

Si avvicina a me con un passo felpato, mentre indietreggio verso il muro della cabina doccia.
Il contatto con la mia pelle calda mi fa gemere e indurire i capezzoli.
Afferra il miei seni con rudezza, gemo e mi ficca la sua lingua in bocca, iniziamo a baciarci in modo disperato, famelico, fino ad non aver più fiato

"Haley che stai facendo?"
"Voglio ricambiare il favore" dice dandomi dei baci fino ad arrivare al seno destro e prendendo il capezzolo tra i denti, mentre stuzzica quello destro.
Continua a darmi baci fino ad arrivare sul monte di venere e si ferma..

"Che fai? perché ti sei fermata?" la guardo negli occhi, forse si sente pronta...
"Girati"
"Voglio provare a fare una cosa" aggiunge
Faccio quello che dice, mi allarga leggermente le gambe e spinge il mio bacino in fuori.

"Non muoverti" dice, la vedo con la coda dell'occhio inginocchiarsi davanti al mio culo, sono così eccitata per quello che sta per fare.
Mi allarga le natiche
"Sei così bagnata" dice accarezzandomi e ci infila tra testa in mezzo, inizia a leccare di brutto la mia entrata mentre con la mano inizia e fare dei cerchi sul clitoride
"Ah Haley cazzo" sussurro spingendo il culo verso di lei
"Ti piace Vichy?" smette di leccare e infila due dita di colpo
"Mmm... sì da morire ti prego continua" gemo forte
Continua a muovere le dita velocemente e da dei piccoli morsi sulle natiche, non pensavo ma la bimba qua ci sa fare.
Forse ieri sera mi ha mentito dicendo che non aveva fatto niente e l'ha detto per non farmi incazzare, un lampo di rabbia mi attraversa, ma smetto di pensarci quando mi arriva una sonora sculacciarla e rallenta le sue dita di colpo

"Questa per avermi fatto impazzire" dice e infila lentamente dentro le dita
"E questa per farmi eccitare ogni volta che ti vedo" aggiunge dandomi un' altra sculacciata ancora più forte
"Giuro che te la farò pagare più tardi" ringhio guardandola negli occhi
"Io non credo, perché dopo che ti avrò fatto venire mi ringrazierai a dovere"
aumenta la velocità delle dita sento che sto per venire
"Oddio si Haley più veloce cazzo"
"Forza tesoro vieni per me" dice affannata, le sue parole sono la mia rovina, vengo ripetutamente nelle sue dita

Dopo la doccia e l'orgasmo sono in cucina bella vestita a preparare il caffè, Haley mi raggiunge sedendosi in tavola, la vedo stropicciarsi gli occhi è così carina, non sembro neanche io quando parlo di lei sono così mielosa

"Allora cosa vuoi per colazione?"
"Non so tu cosa mi offri?" sorride scostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio
"Alla mattina non faccio quasi mai colazione per cui ti va un po' di latte e biscotti o se no caffè"
"Certo va benissimo"
"So che non sei abituata a questo" dico prendendo la tazza da latte
"Che vorresti dire?"
"Che tua madre è uno chef e mangerai cornetti e cappuccino per colazione"
"Vedo che qualcuno ha dato un'occhiata al mio fascicolo e... comunque si ma anche io so cucinare"
"Ho semplicemente fatto quello che hai fatto tu" alle mie parole la vedo abbassare lo sguardo
"Oggi non ho lezione vuoi che ti accompagni?" chiedo per cambiare discorso
"No no prenderò un taxi, non voglio che qualcuno ci veda, sarebbero guai"
mi guarda con un sorrisetto eccitato

"Ah toglimi una curiosità... dove hai imparato a fare quello che mi hai fatto in doccia?"
La vedo alzare la testa di scatto dalla tazza e diventare rossa come un peperone
"Io... veramente ecco"
"Da su dimmelo non mi arrabbio mica" dico sarcasticamente
"Ho guardato un film porno per non arrivare così impreparata con te e non fare una brutta figura" sussurra tutto velocemente per poi coprirsi il viso dalla vergogna
"Davvero? io pensavo che ieri sera avevi mentito per non farmi arrabbiare" iniziò a riderle in faccia per il sollievo
"Smettila subito non è divertente stronza che non sei altro" urla a squarciagola per farmi smettere
"Com'è che mi hai chiamata?" chiedo con voce roca
"Stronza ti ho chiamata stronza" si alza dal tavolo e va verso la camera da letto la raggiungo, la spingo nel letto e mi metto sopra di lei

"Ripetilo ancora se ha coraggio?" Iniziò a sfregare i nostri seni e con l'attrito si induriscono e inserisco una mano dentro le sue mutande e con mio piacere, le trovo completante bagnate, inserisco le dita nelle pieghe calde della sua figa, geme forte buttando la testa indietro.
Inserisco il dito medio molto lentamente dentro e con il pollice faccio pressione sul suo clitoride gonfio e inizio ad muoverlo più velocemente.

In confronto a ieri sera è leggermente più larga ma non tanto, mi fa venire voglia di fotterla a dovere con le mie dita o con uno dei miei cazzi che ho dentro al mio armadio.
Sento che sta per venire e rallento il ritmo e inizia a gemere frustrata
"Ripetilo ancora se hai coraggio?"ordino non avendo avuto ancora una sua risposta
"I-io mmm..." cerca di parlare ma non riesce
"Vuoi che continui, sai ti ci vuole così poco per venire" dico facendo più pressione, la vedo arrossire a alzare il bacino verso di me
"Ma sfortunatamente devi andare a lezione" mi alzo da dei facendo un sorriso malefico e vado in soggiorno m
"Questa me la paghi Vicky" le sento urlare di rimando mentre mi lecco le dita sporche di lei.

Una Professoressa Per AmanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora