Capitolo 57

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Haley POV

Victoria prende il telefono e la vedo sbiancare.

"Vichy Vichy amore che succede...?" la chiamo, ma continua a guardare lo schermo.
Le prendo la mano e mi fissa con un'espressione spaventata, si alza dalla sedia con la velocità di un filmine e inizia a prendere le nostre cose.

"Mio dio Vichy, cosa ti succede?" sono spaventata dai suoi comportamenti.

"Forza dobbiamo andare subito al distretto... dobbiamo avvisare i detective e mio padre..." dice di fretta e in men che non si dica siamo in auto.

"Dimmi quello chiesta succedendo, mi stai spaventando... ti prego dimmelo" prendo le chiavai dalla sua mano.

"Ok ieri notte mi ha chiamato un vecchio amico... ma questo ti racconterò più tardi, comunque gli ho raccontami di Elisabeth e mi ha inviato dei file di un caso analogo con la foto segnaletica di una persona..." spiega.

"Va bene, ma è grave?" chiedo.

"Molto... dammi le chiavi che andiamo" le rendo le chiavi dell'auto mette in moto.

Entrate nel distretto andiamo al piano dell'intelligence dove ci stanno aspettano i detective Ortega e King.

"Buongiorno a tutti, scusate se vi ho disturbato ma... cos'è quello schermo?"

"E' una lavagna intelligente" dico ovvia, sotto lo sguardo di tutti.

"Uhn si è arrivata oggi, purtroppo il tecnico informatico è in malattia... per caso la sai usare?" chiede il detective King.

"Certo.. ah Vichy puoi stampare i documenti e la foto... quella ci servirà" mi guarda sbalordita, ma puoi annuisce.

Io inizio a sistemare tutti i fili, l'accendo e con l'aiuto di un altro computer, inizio a caricare tutti i file sia statali che nazionali.

"Puoi smetterla di fissarmi, non sono un dipinto" sento i suoi occhi sulla mia schiena.

"Come fai a intenderti di tecnologia".

"Amore avevo una vita prima di conoscerti" sorrido.

"Passami il tuo telefono così scarico anche il file, che ti ha inviato il tuo amico" me lo passa e collego.

"Intanto che Haley sistema la lavagna, raccontaci quello che sai" dice Ortega.

Victoria comincia a raccontare omettendo la sua fonte, mentre i due detective prendono nota.
Questa notte ero così stanca, da non accorgermi nemmeno che Victoria era al telefono.
Con questo fantomatico amico... vorrei tanto sapere chi cazzo è questo.

"Ecco fatto adesso siete online, quando arriva tuo padre?" mi sistemo e mi siedo sulla sedia.

"E' qui nel parcheggio, intanto spiegaci come funziona".

"Allora questa lavagna permette di ridurre i tempi di ricerca, grazie anche alla foto segnaletiche o normali caricate.
Basta anche attaccare una foto sullo schermo e questa fa apparire tutti i file" finito di spiegare, il padre di Victoria si avvicina a noi.

"Buongiorno scusate il ritardo, tua madre mi ha fatto la predica sulla sicurezza... sai come fatta, chi ha sistemato la lavagna?" chiede mettendosi seduto.

Alzo la mano e anche lui mi guarda sorpreso.

"Vichy procedi pure" dico.

"Ok ma reggetevi alla sedia" attacca la foto e nessuno osa parlare.

"Vi presento Clarissa Harvey ossia Elisabeth Harvey" non è possibile, non puoi essere lei... è così diversa.

"Ma cosa le è successo, no sembra nemmeno lei... ma sei sicura Victoria?" passa documenti che ha fotocopiato, John si alza e inizia a a camminare attorno al tavolo nervoso.

"Più che sicura, la ragazza morta si chiama Meredith Blake aveva vent'anni ed era una studentessa di medicina alla Stanford University... nello stomaco è stato trovato un alto quantitativo di un specifico antidolorifico e un'alta concentrazione di cocaina tale da procurarle un'overdose.
Clarissa/Elisabeth si insomma, era stata accusata ma le impronte e il dna erano compromessi... così il caso venne archiviato come suicidio." racconta.

"Che tipo di farmaco era John?" chiedo.

"Allora non saprei dirtelo... non me ne intendo, però dalle analisi risulta che l'antidolorifico era già in circolo nell'organismo, prima dell'assunzione della cocaina". mi alzo e guardo la lavagna intelligente facendo scorrere i fogli.

"Però è molto strano tutto questo, perché questo tipo di antidolorifico è molto potente per un semplice strappo muscolare... e con questa concentrazione è quasi impossibile, che abbia preso successivamente delle droghe.
Non ne avrebbe avuto la forza" mostro il nome dell'antidolorifico.

"E' un farmaco per malati di cancro all'ultimo stadio?" esordisce il detective Ortega.

"Si e in questo caso è il doppio della dose consigliata, Meredith è morta circa due giorni dopo della visita medica". sorrido a Victora e lei mi fa l'occhiolino.

"Ottimo lavoro a tutti, grazie mille Victoria e anche a te Haley... adesso ci muoveremo, potete andare, se abbiamo altro sarete le prime a essere avvertite" ci salutiamo tutti con una stretta di mano e usciamo dal distretto.

Stiamo passeggiando per Central Park, l'aria fredda fa arricciare il naso a Vchy. Tra un po' diventerà la renna Rudolf di Babbo Natale.

"Ti rendi conto che tra un mese e mezzo è Natale?" dico contenta.

"Si e che ne dici se c'è ne andiamo tutti e tre in qualche posto al caldo?" propone prendendomi la mano.

"Dici dopo Natale spero?".

"In realtà volevo partire il ventiquattro... non va bene?" la guardo e inizio a ridere.

"Il Natale per le famiglie italiane è molto importante per cui aspettati le rimpatriate con i parenti... e tanto tanto buon cibo" dico con occhi sognanti.

"Oook ho capito, per cui possiamo partire il ventisette?" ci fermiamo davanti al chioscetto del caffè.

"Certo amore, dove vorresti andare?" prendiamo i caffè e ci sediamo sulla panchina vicina.

"Mmh pensavo ai caraibi, vorrei tanto vedere quelle spiagge e quel oceano cristallino, il rumore delle onde e vedere Javier che costruisce castelli di sabbia".

"Approvato, Javier sarà cosi contento" sorride dandomi un caldo bacio.

Una Professoressa Per AmanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora