Haley POV
Finalmente oggi ritorno a casa, non vedo l'ora.
Per carità in ospedale mi trattano bene, ma nulla rimpiazza la mia famiglia."Amore vuoi una mano a cambiarti?" chiede premurosa Victoria.
"No grazie le mani mi funzionano ancora, smettila di essere così apprensiva... mi fai sentire un'incapace" la guardo.
"Scusami..." mi bacia appena le labbra, cerco di approfondire il bacio ma si ferma.
"Perché ti sei fermata?".
"So cosa cerchi di fare... ma devi riposare" dice ferma.
"Come vuoi" ci rimango male, non ci tocchiamo da più di una settimana.
Mi manca tutto di lei, mi mancano le sue mani, il suo profumo...Sentiamo bussare alla porta, la dottoressa Snow fa il suo ingresso con dei fogli in mano.
É una donna di 30 anni con gli occhi verdi e i capelli rossi, insomma una bella donna."Buongiorno Haley ti ho portato i documenti per essere dimessa, spero che tu sia contenta così almeno finirai di brontolare" ride, povera le ho fatto passare l'inferno durante il suo turno di notte.
"Grazie dottoressa e mi scusi se sono stata intrattabile in questi giorni... sa non sono abituata a restare per molto tempo in un letto" spiego.
"Non preoccuparti posso capirti, ora devo farti l'ultima visita... per cui devo chiederle di uscire" guarda in direzione di Victoria.
"Perché dovrei uscire? Sono la sua compagna, crede che non l'abbia mai vista nuda?" borbotta.
"Non dico questo... ma Haley è una mia paziente, voglio che stia tranquilla e abbia il massimo della privacy.
Ora mi faccia il favore di uscire, se no sarò costretta a chiamare la sicurezza e farla allontanare" dice dura."Victoria ti prego esci" sussurro, mi guarda e alza le mani insegno di resa per poi uscire.
"Mi scusi per la mia compagna, siamo un po' nervose"dico rimettendomi seduta sul lettino.
"Non fa niente, non è la prima volta.
Bene adesso controlliamo i punti" scopre la parte interessata e cambia la medicazione."Allora direi è messa bene, la prossima settimana togliamo i punti.
Ricordati di disinfettarla e non stressarti" sorride."Posso farle una domanda?".
"Certo dimmi pure" si toglie i guanti.
"Posso fare sesso con la mia compagna?" chiedo diretta e lei mi fissa, di sicuro non si aspettava una domanda così.
"Ecco... be-beh si certo, magari senza strafare" balbetta arrossita.
"Bene grazie" mi sistemo.
"Come mai questa domanda?".
"Questa mattina io e Victoria ci stavamo baciando e quando ho cercato di approfondirlo, mi ha respinto dicendo che devo risposare" borbotto.
"Ho capito, forse dovreste parlarvi sinceramente" dice semplicemente, meglio così non voglio discorsi moralisti.
Arrivate a casa nostro figlio ci accoglie, vestito per andare al asilo con un disegno in mano.
"È bellissimo amore, sai cosa facciamo questo lo appendiamo sul frigo" sorride felice.
"Sono contento che tu stia bene mami, così mi potrai accompagnare tu all'asilo" mi da un bacio sulla guancia e raggiunge i miei genitori ed escono.
Senza guardare Victoria porto le mie cose in camera.
"Vuoi una mano?" chiede.
"No... ma c'è una cosa che puoi fare per me" vediamo come te la cavi.
"Certo tutto quello che vuoi" sorride.
"Puoi farmi un massaggio? Sai il letto d'ospedale mi ha distrutto" sussurro.
"Ok vai a cambiarti, mentre io prendo l'olio".
Vado in bagno, mi tolgo tutto apparte le mie misere mutande e senza guardami allo specchio, esco.
Quando mi vede deglutisce rumorosamente.
Mi avvicino al letto e piano mi stendo a pancia in giù.
Si mette sopra di me, mettendo le gambe ai lati dei miei fianchi senza toccarli.
Versa qualche goccia sulla schiena e la sensazione dell'olio freddo mi fa ansimare."Tutto ok?" sussurra.
"Si tranquilla continua" mi massaggia prima il collo e poi tutta la schiena.
"Puoi massaggiarmi anche più in basso?" dico con voce roca.
"Dove?".
"Sul sedere" mi giro per guardarla e la vedo ansimante.
"Ma se non te la sen..." non mi fa finire la frase, che senza preavviso infila due dita dentro di me.
"Si cazzo" la sensazione di pienezza mi fa impazzire.
Inizia a muoverle lentamente, stringo le lenzuola e gemo.
Si erge su di me, morde il lobo del mio orecchio."Più veloce di prego" cerco di muovere il bacino, ma sento un po' di dolore.
"Dimmi che lo hai fatto apposta".
"Cosa? Ti prego..." mi dimeno sotto di lei.
"Tutto questo... il massaggio, il fatto di trovarti in questo stato.
Ti volevi vendicare di questa mattina, non è vero?" mi da una sculacciata e urlo."Si cazzo va bene, l'ho fatto apposta ma ora scopami come si deve".
"Non così in fretta, mettiti a pancia in su" faccio come dice mentre lei si spoglia completamente.
Ritorna da me, mi apre le gambe e inizia a leccare.
Lecca e succhia, per poi infilare due dita dentro.
Le muove con maestria, toccando i punti giusti."Forza Haley vieni... vieni forte per me" quelle parole sono la mia rovina e vengo urlando nella sua bocca.
Non mi da il tempo di riprendere fiato, che si mette sopra al mio viso e mi incita a leccare la sua figa e lo faccio.
Mordo il suo clitoride e mi tira leggermente i capelli.
Con le mani le pizzico i capezzoli e infilo la lingua dentro.
Adoro il suo sapore, la stimolo per bene finché non viene."Scusami per questa mattina" dice coprendoci con la coperta.
"Non hai fatto nulla, non puoi chiedermi scusa" con il pollice le accarezzo il labbro.
"Si invece ti ho rifiutata, quando avrei solamente voluto fare l'amore con te".
"Quando sei rimasta ferita, non sai la paura che ho avuto di perderti... è stato molto stupido quello che hai fatto" mi rimprovera.
"Perdonami, ma in quel momento non ci ho pensato... pensavo solo a quelle persone.
Mi mancava stare tre le tue braccia"."A me di più, mi hanno detto che hai fatto i capricci durante le notti in ospedale" ride.
"Già povera dottoressa Snow, c'era lei durante il turno di notte" rido anch'io.
"Comunque mi sta sul cazzo quella dottoressa, ti guardava troppo" mette il broncio e io inizio a fare il solletico.
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Una Professoressa Per Amante
RomancePremetto che questa è la mia prima storia spero vi piaccia Haley: studentessa alla Columbia è solare, spensierata, forte e soprattutto lesbica Victoria: professoressa alla Columbia è cinica, stronza, riservata e soprattutto lesbica Cosa succede se...