Victoria POV
"Cosa intendi, che hai qualcosa da dirmi?" chiedo preoccupata.
"Ehm Vichy ti ricordi di Ruby Green?" cerco di fare mente locale, quando delle immagini mi appaiono davanti agli occhi.
"Oh mio dio... non è possibile? Non può essere lei..." mi alzo dal divano e inizio a camminare per il soggiorno.
"Chi è Ruby Green?" sussurra Haley.
"Tranquilla tesoro non è una mia ex, tutt'altro credimi..." detto questo la vedo tirare un sospiro di sollievo.
"Victoria i documenti che ha sono falsi ma..."
"E allora ditemi e specialmente tu Daniel, come fai a dire che è lei.
Non le assomiglia nemmeno..." mi giro a guardarlo.
"Le impronte digitali coincidono e poi gli anni passano... è lei" ripete Daniel.
Mi passo una mano tra i capelli e faccio un respiro profondo.Inizio flashback.
Sono arrivata davanti alla stazione di New York, il freddo mi ha screpolato tutte labbra e le mani... maledetto inverno.
In lontananza la vedo arrivare, è coperta anche il naso sembra un eschimese.
"Ruby va bene che è freddo, ma tutto questo è esagerato" rido.
"Cosa vuoi che ti dica? Odio il freddo di New York" borbotta scontrosa.
Ci dirigiamo in una caffetteria, ordiniamo un caffè e una brioche calda.
"Come mai sei qui Ruby?" chiedo sperando, che accetti la proposta fatto in precedenza.
"Ho bisogno il tuo aiuto Vichy" sussurra guardando la tazza.Fine flashback.
"Vichy mi stai ascoltando?" mio padre alza la voce per farsi sentire.
"Oh perdonatemi... che dicevate?"
"Dicevamo, che se vuoi parlarle puoi farlo... quando vuoi" risponde mio padre.
Annuisco lasciando la stanza.
Entrò in camera da letto e inizio a spogliarmi, mi sento così... non lo so come mi sento a dire il vero.
"Vichy stai bene?" chiede entrando in camera.
"Non lo so... io" sospiro, sentendo una mano toccandomi la spalla.
"Ne vuoi parlare?" chiede iniziando a massaggiare le mie spalle.
"Sei disposta ad ascoltare tutta la storia?" annuisce, ci sdraiamo sul letto e inizio a raccontare.
"Ho conosciuto Ruby quando aveva solo quindici anni, l'abbiamo trovata quando abbiamo fatto una retata...
Lei era la prostituta e una alcolista... non è stato facile aiutarla, però c'è l'ha fatta.
Un giorno non è venuta al lavoro e dopo giorni di ricerche, abbiam trovato un cadavere, con in suoi documenti addosso.
Non sono uscita di casa per una settimana e successivamente facevo delle sedute dallo psicologo due volte a settimana.
Non abbiamo mai trovato l'assassino e il caso è finito in prescrizione" racconto.
Lei mi guarda con gli occhi lucidi, come se provasse pietà per me.
"Mi dispiace amore... cosa farai adesso?" chiede guardandomi.
"In questo momento vorrei solo un bicchiere di scotch" sussurro.
"Ma non la vedo giusta come idea, mai bere quando i pensieri stanno per prendere una brutta piega" sorridoIl giorno dopo Haley accompagna Javier all'asilo e io vado a casa di Daniel.
Busso alla porta e mi apre subito.
"Hey vuoi una tazza di caffè?" chiede andando in cucina.
"Una? con la notte in bianco che ho avuto, dovrei berne quattro" borbotto sedendomi.
Mi passa la tazza e inizio a berla.
"Non ho lasciato dormire nemmeno Haley, dopo un po' mi ha urlato dietro perché mi muovevo come un'anguilla" dico facendo ridere anche Daniel.
"Vuoi proprio andare?" sussurra.
"Si ho bisogno di sapere quello che le è successo e soprattutto che rapporto aveva con Elisabeth"
"Lo vorrei sapere anch'io... è tutto troppo strano" dice.
Arriviamo al distretto e ci avviamo alla stanza di interrogatori.
Entrerò solo io, mentre Daniel e mio padre ascolteranno attraverso l'interfono.
Apro la porta e quando mi vede sbianca, molto probabilmente non si aspettava di vedermi.
Mi siedo davanti a lei e continuo a fissarla.
Nessuna delle due parla, ma voglio vedere fino a che punto arriva...
"Dimmi Ruby come te la passi?" schiude la bocca e dopo la chiude subito.
"Mi sembra di averti fatto una domanda, quindi vedi di rispondere" ordino alzando la voce.
"Victoria io..."
"Tu cosa? Si può sapere che cazzo hai in quella cazzo di testa eh?"
"E poi dove cazzo eri? Ti abbiamo cercata ogni singolo giorno e poi abbiamo trovato un cadavere con i tuoi documenti..." butto fuori, come un fiume in piena.
Si mette a piangere disperata e io non so cosa fare, mi sento impotente.
"Qu-quando sono sparita, non lo fatto per mio volere ma perché mi avevano rapita...
Successivamente mi fanno fatto fare ancora la puttana, sapevano dei miei precedenti" racconta e io per poco non ho i conati di vomito.
"Un giorno venne a trovarci il fratello del mio protettore si chiama Scott, appena lo vidi il mio cuore iniziò a battere come un tamburo.
Ci siamo innamorati e sono rimasta incinta di una bambina, si chiama Alexis.
Stavamo trovando un modo per scappare e tornare qua, ma il protettore lo ha scoperto e ha preso Scott e la piccola, diceva che se non facevo questo lavoro per lui, l-li avr-avrebbe ammazzati" dice tra i singhiozzi, mi tocco il viso e mi accorgo solo ora, che sto piangendo.
"Victoria ti prego perdonami..." si copre il viso con le mani, vado vicino a lei e l'abbraccio.
"Ssh non piangere risolveremo tutto, te lo prometto" la rassicuro.
"Non ti sei lasciata con la tua compagna vero? non sopporterei anche questo" sussurra.
"No tranquilla e pensa che abbiamo anche un figlio, si chiama Javier è il figlio di Adriana lo abbiamo adottato" racconto.
"Oh mio dio davvero? sono così felice per vuoi" sorride felice.
"Eh già, ora ti portiamo al sicuro... andiamo" sorrido.
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Una Professoressa Per Amante
RomancePremetto che questa è la mia prima storia spero vi piaccia Haley: studentessa alla Columbia è solare, spensierata, forte e soprattutto lesbica Victoria: professoressa alla Columbia è cinica, stronza, riservata e soprattutto lesbica Cosa succede se...