Capitolo 44

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Victoria POV

Apro la porta di casa e sento delle voci provenire dalla cucina.
Mi dirigo là, ma mi fermo prima di entrare.

"Perché è la maestra di Javier, non me la ricordavo nemmeno.
Mi ha abbracciata e Victoria si è ingelosita" Haley le racconta sistemando i piatti in tavola
"Mi ricordo che ti stava sempre appiccicata da piccola, ci mancava solo che venisse in bagno con te" Maria la prende in giro
"Davvero?"
"Si si pensa, che una volta la maestra chiamò i tuoi genitori, perché vi stavate dando dei bacini sotto al tavolino del giardino" dice
"Che cosa?" chiedo entrando in cucina come un razzo impazzito e loro si girano verso di me.
"Amore stai tranquilla" mi avvicino a lei, ma si mette dall'altro capo del tavolo.
"Tranquilla... io sono incazzata come una iena" urlo, continuiamo a fare il giro tondo attorno al tavolo, come delle bambine di cinque anni.
"Non è successo niente, nemmeno mi ricordavo di lei" dice
"Ma certo, finché la fata dai capelli turchini qua, non ti ha fatto ricordare tutto" cerco di prenderla ma scappa dall'altra parte.
"Poi mi dici, oh Victoria sei gelosa" blatero imitando la sua voce
"Io non parlo assolutamente in quel modo" borbotta puntandomi il dito contro
"Non puntarmi il dito contro, se no sai dove te lo infilo"
"Oh sentiamo dove me lo infili?" chiede sfidandomi
"Te lo infilo, dove ti ho infilato le mie stamattina" sorrido.
"Basta mi state facendo girare la testa, andate di là e discutete come delle adulte, forza andare" urla più di me facendo anche i gesti.
Presa dalla mia distrazione, Haley fa una corsa fino in camera.
Le sto dietro e con uno spintone cade sopra il letto.
"Victoria sei proprio una bambina" il suo petto fa su e giù in fretta per il fiatone
"E non hai visto ancora niente" detto questo mi butto sopra di lei.
"Mio dio alzati... non respiro" si dimena sotto di me
"Sono una roccia, sono una roccia molto bella per giunta" sorrido sul suo collo
"Una roccia rompi balle per giunta" ride
"Di che ami questa roccia" ordino
"Lo dico solo, se ti alzi e mi lasci respirare" mi alzo da lei solo il quel poco, che permetterle di respirare
"Non ti sei alzata"
"In verità tu hai detto che dovevo alzarmi e lasciarti respirare, non hai specificato altro" le bacio le labbra, ma ricevo un bel morso
"Oh piccola non dovevi farlo" mi alzo completamente da sopra di lei e la giro a pancia in giù.
Le tiro su la gonna, mettendo bene in mostra il suo perizoma di pizzo azzurro
"Il tuo intimo non copre un granché" dico mordendole la natica destra
"L'ho fatto apposta... volevo una cosa facile da strappare" ansima stringendo io lenzuolo
"Allora se è così" strappo il tessuto, che si sgretola.
Piego le sue gambe e porto il culo in aria, glielo mordo per poi baciare ogni morso.
Il suo respiro si fa sempre più pesante
"Non mi stancherò mai di dirti che... amo il tuo culo" passo le dita vicino alla sua entrata, stimolo il suo clitoride gonfio.
"Vichy ti prego" geme contro il cuscino, spingendo il bacino verso le mie dita.
"No no... ti farò impazzire ancora per un po" sussurro.
Infilo un dito e lo muovo lentamente, cerca di muovere il bacino contro le mie dita, ma la fermo.
So che sta impazzendo, brama il suo orgasmo così tanto, che fa eccitare ancora di più.
Con l'altra mano scendo giù per il mio corpo, libero i miei seni dal reggiseno, che spuntano fuori pronti per essere toccati.
Scendo ancora fino alle mie mutande, le sposto leggermente e infilo due dita dentro, la mia figa le risucchia nel mio calore e le muovo allo stesso ritmo di Haley.
Aggiungo un altro dito dentro di lei e lo muovo velocemente, i suoi gemiti aumentano
"Vedo che ti piace essere fottuta da me vero Haley?" chiedo con voce roca
"S-si tan-nto" balbetta eccitata
Muovo le dita sempre più velocemente, finché non inizia a irrigidirsi, così le tolgo di colpo.
La sua bocca lascia un gemito di disappunto e si gira per guardarmi.
"Beh forza andiamo, il pranzo è quasi pronto" sorrido sistemandomi il vestito
"Ti fermi così?" chiede sconvolta
"Si certo non vorrai arrivare tardi per il pranzo, non è un comportamento da adulte" dico imitando la voce di Maria.
"Stai scherzando vero?" nego con la testa e apro la porta
"Victoria giuro, che questa volta me la paghi" sento urlare quando chiudi la porta.

Siamo fuori dall'asilo per aspettare nostro figlio, dopo un po' lo vediamo arrivare insieme a due bambini
"Ciao ometto com'è andato il primo giorno?" chiede Haley
"Benissimo mami, loro sono Lucas e Jay" ci presenta i suoi nuovi amici
"Ciao ragazzi" saluto, dopo un po' se ne vanno perché i genitori li hanno chiamati.
"Mamma mami posso andare a salutare una persona?" lo lasciamo andare e si avvicina ad una bambina con i capelli biondi e gli occhi azzurri.
Le sorride per poi darle un bacio sulla guancia e io per poco non ho un mancamento
"Mio dio ma che sta facendo?" chied sgomenta
"Guardali che carini che sono" sorride Haley
"Carini un corno, questa è una tragedia" dico passandomi una mano sul viso.

Una Professoressa Per AmanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora