1 - Sogni e libri

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Ispirato dalla terza stagione di American Horror Story

Gianmarco si alzò di colpo nella più totale oscurità, come un bambino dopo un incubo. Era sudato, sentiva caldo ed era percorso da brividi lungo tutto il corpo, come se dalle sue dita avesse potuto emanare elettricità. Accese la luce e guardò il suo orologio, poggiato sul comodino. Si era messo a letto soltanto da 15 minuti e dopo una lunga giornata di lavoro, registrazioni e montaggio video, dormire solo pochi minuti non era certamente il suo più grande desiderio. Si sedette sul bordo dal letto, provò ad alzarsi, intenzionato a calmarsi andando a bere dell'acqua, ma appena si mise in piedi si accorse che non ci riusciva, barcollava, tremava compulsivamente, si sentiva pesante, come se un macigno gli pesasse sulla schiena e sulla testa, provocandogli un forte malditesta e forti conati di vomito. Cadde svenendo sul pavimento, percorso da una specie di scossa lungo la schiena, come un insetto che gli correva lungo la spina dorsale.

NIGHTMARE #1
Gianmarco sapeva di essere lì... Si accorse però di non essere solo. Era circondato da delle figure, come riflessi di se stesso... Erano tutti vestiti uguali, un completo elegante nero e un lunghissimo velo  di pizzo, ornato di rosari. Era tutto scuro e tetro intorno a lui e a quei cloni, quelle statue di cera uguali a lui, ma non sentiva nessuna paura, ansia o agitazione, sentiva come un senso di familiarità. Un corvo infuocato si poggiò gracchiando in mezzo al cerchio. Dopo alcuni secondi tutti i cloni, volgendo il volto verso Gianmarco, iniziarono a parlare lingue sconosciute, composte da parole di sole consonanti e numeri per diversi minuti, aumentando le voci, come un coro gregoriano, al passare di ogni secondo. Gianmarco cerco di scappare, nonostante l'assenza di qualsiasi senso di paura, si sentiva comunque spaventato. Quelle voci confuse iniziarono, lentamente a tramutarsi in parole, poi in frasi e infine in una filastrocca ripetuta in un canto senza fine. "Non puoi fare questo, non puoi. Brucerai nelle fiamme, peccato e ignoranza. Non commettere errori, non puoi, tu sei ciò che Silva ti ha reso, tu sei ciò che sei. Non si scappa." La filastrocca stava diventando un suono unico, come se ogni parola si fondesse alle altre. Le figure iniziarono come a sciogliersi, plastica fusa. Gianmarco stava continuando a provare, insistentemente, a correre nella direzione opposta, ma non riusciva a muoversi. Le figure si tramutarono in delle scimmie. Erano scimmie molto strane, avevano 6 braccia, come un ragno, quattro occhi, il manto di un colore perlaceo e zanne come di un cinghiale. Erano figure grottesche, in posizioni statuarie. Gianmarco iniziò a urlare talmente forte che si svegliò...

Si alzò di colpo, come era successo alcuni minuti prima... Erano stati solo minuti? Ore? Secondi? Una luce soffusa iniziava ad entrare dalla finestra. Si guardò intorno, aspettandosi di ritrovarsi a terra, fradicio, magari in una pozza di vomito, ancora scosso da brividi, invece era steso nel suo letto, con un pigiama diverso e completamente calmo e asciutto. Accese la luce, per schiarirsi le idee, per capirci qualcosa, per non impazzire di martedì mattina. Accendendo la luce colpí qualcosa sul comodino, che cadendo produsse un tonfo cupo. Guardò a terra, vedendo un libro, un tomo, rilegato in pelle. Gianmarco era confuso. Lo prese e lo girò. La copertina era riccamente decorata, incisa con foglia d'oro. Una scritta riportava "OCCULTISMO E MAGIA NERA". Gianmarco sbiancò. Da dove era apparso quel libro? Cosa doveva significare? Prima il sogno e poi questo? Era un presagio? Un segno? Un avvertimento? Fiondò il libro a terra, più lontano possibile, ci avrebbe pensato dopo. Si rivoltò nel letto, avrebbe riposato altri cinque minuti. Chissà che non era tutto un sogno liquido, un esperienza da Orinonauta? Nella sua vita ne succedevano di tutti i tipi, documentava sempre tutto grazie al suo canale YouTube, aperto per gioco, ma ora un lavoro a tempio pieno, ma sentiva come se questa esperienza doveva rimanere una specie di segreto. Chiuse gli occhi e maledisse tutti gli incubi che aveva vissuto e che lo stavano aspettando.

NOTE AUTORE
Bene, ho iniziato questo viaggio a ritroso. Ho deciso di prendere in mano questa storia, sistemerò ogni capitolo, finirò la storia e chi si è visto si è visto. Condividete la storia con i vostri amici, parenti e animali domestici. La storia sarà sicuramente più articolata, ma anche accompagnata da immagini esplicative e chiarimenti.
Di seguito un idea generale del tomo.

Di seguito un idea generale del tomo

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COVEN || Gianmarco Zagato (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora