35 - Catrame

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Gianmarco era seduto al solito posto in camera, sulla sua comoda poltroncina davanti alla finestra, intento a leggere, ormai da un'ora piena, il libro. Giorgia era apparsa per salutarlo qualche minuti dopo il suo ritorno dalla biblioteca, avvertendolo che sarebbe stata in giardino con Agata e Shakedi. -"Le creature del sottobosco. Generalmente, ma erroneamente, imparentati con le fate (pag. 145), sono principalmente i Folletti, i Goblin e gli Gnomi, creature molto particolari. Folletti e Goblin, per lo più, malvagi, sono intenzionati esclusivamente a nutrirsi di anime umane o di oro. Gli gnomi, invece, sono alcune della creature, trovabili in questo libro, più pacifiche del mondo. Vivono la loro vita, aiutando la strega del bosco (pag. 210), loro protettrice, trovando erbe e altri ingredienti."- lesse ad alta voce Gianmarco, ormai stufo di leggere di quelle magiche creature, ora estinte in Italia, che popolavano le pianure dell'Europa Centrale, dell'America e dell'Asia. Voleva fare qualcos'altro! Nonostante fosse rimasto traumatizzato dall'ultima esperienza musical, Gianmarco fu eccessivamente tentato, prese il telefono e mise a tutto volume le sue canzoni preferite di Britney Spears. Dopo 30 secondi, Gianmarco era già partito, ballando animatamente e facendo playback su "Work Bit*h". Sentì una presenza dietro di se, come se fosse entrato qualcuno in camera. Si girò, ma non vide nessuno, era solo. Strano. Fece come niente ma subito risentì la stessa presenza. Ma nuovamente, rigiratosi, non c'era nessuno. Ma lui sentiva una presenza, sentiva di essere osservato. Spense la musica -Chi c'è?- chiese stranito. Le luci si accesero, le imposte si chiusero e le tende si tirarono. Gianmarco capì cosa stava per succedere. Il telefono gli volò in faccia. Era bollente, così caldo da scottarlo. Gianmarco si spaventò e scaraventò il telefono a terra. Tutto si tranquillizzò. Il telefono però iniziò velocemente a tremare, come posseduto, e scoppiò, o meglio dallo schermo fuoriuscì violentemente un liquido simile a catrame, inondando la stanza, come un tubo rotto. Gianmarco ne fu sommerso. Non riusciva a vedere nulla, tutto era sommerso da quel materiale puzzolente. Si gettò a terra, cercando a tentoni il telefono e quando lo trovò lo fece esplodere con una magia. Il liquido ricopriva tutta la camera, tutte le superfici ne erano rivestite. Gianmarco si alzò e andò in bagno, si tolse il liquido da sopra gli occhi e scese in sala da pranzo, dove, sotto gli occhi sconvolti di tutti, raccontò. -Uno spirito sta infestando questa casa, un Poltergeist- disse Lucrezia -Probabilmente è anche la causa delle sfortunate morti degli ultimi mesi- continuò alzandosi dalla poltrona -Come può essere entrato? Abbiamo qualsiasi tipo di protezione...- finì. Qualcuno bussò ad un finestrone. Si girarono tutti e videro Salem, che faceva gesto per intimare di uscire.

COVEN || Gianmarco Zagato (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora